In un comunicato stampa, del Segretario di Sinistra Ecologia Liberta Angelo Renda, viene ribadito, ancora una volta, che la costruenda Centrale a Biomassa di Contrada Castellana nel territorio di Ribera non avrà vita facile. Infatti, mentre ieri la relazione tecnica redatta dall’equipe della prof.ssa Ing. Patrizia Livreri del Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Elettronica e delle Telecomunicazioni dell’Università degli Studi di Palermo aveva assestato una severa “bastonata”, mettendo in luce notevoli “carenze ed incongruenze” anche sotto l’aspetto di legittimità nonché gravi lacune procedimentali ed istruttorie rilevate nel Decreto Regione Sicilia n° 106 del 31.03.2010 avente ad oggetto,appunto, l’autorizzazione unica per la realizzazione e l’esercizio di un impianto per la produzione di energia elettrica alimentato a biomasse (olio vegetale) da realizzare nello stabilimento sito in C.da Castellana nel territorio crispino. Oggi è stata data un’altra poderosa “legnata” alla luce della relazione sanitaria, dei Professori del Consiglio Nazionale delle Ricerche- Istituto di Biomedica ed Immunologia Molecolare “Alberto Monroy” di Palermo, espressa al Palazzo di Città e facente riferimento alla valutazione dei potenziali rischi sanitari conseguenti alla istallazione di un impianto di cogenerazione basato, appunto, sull’impiego di un motore turbodiesel stazionario da alimentare con biomassa liquida vegetale. Nel comunicato del dirigente di SEL, viene riportato che “La qualità dell’aria è di fondamentale importanza per la salute dei cittadini di Ribera e dall’ambiente in generale”. Egli concorda che studi ed evidenze crescenti hanno mostrato che quote non trascurabili della morbosità e mortalità per neoplasie, malattie cardiovascolari e respiratorie possono essere attribuite all’esposizione ad inquinanti presenti nell’ambiente di vita. In particolar modo al particolato atmosferico non trattenuto e immesso nell’aria da parte di esperienze di Centrale a biomassa come quella progettata di Contrada Castellana a Ribera. La relazione del C.N.R. sullo strumento di una Centrale a biomassa, osserva il dirigente politico di SEL, è fortemente impietosa quando essa riporta indagini epidemiologiche sugli effetti a breve e lungo termine nei giovani e adulti per mortalità e morbosità. Appare, altresì, intensamente crudele quando cita una vasta e ricca disamina bibliografica di 54 richiami di esperienze consolidate da ricerche scientifiche di danno alla salute provocate da impianti a biomasse che bruciano oli vegetali. I risultati di ricerca riportati nell’accurata relazione, continua Angelo Renda, rendono evidente la necessità impellente di attuare politiche di prevenzione per la tutela della salute pubblica. Per quando concerne una Centrale a biomassa, simile a quella da installare a Ribera, viene sottolineato che non sembra che ci sia dimostrazione del fatto che un motore diesel, se alimentato con combustibili di provenienza vegetale , sia meno “inquinante” di un motore alimentato con un comune carburante diesel a basso tenore di zolfo. La corposa e consistente relazione dell’equipe del Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Biomedicina ed Immunologia Molecolare “Alberto Monroy” di Palermo si chiude, conclude il dirigente politico Angelo Renda, con un messaggio netto e crudo rivolto alla popolazione riberese e che impone una seria e decisa presa di posizione per dire no all’installazione di una Centrale a biomassa in Contrada Castellana a Ribera: “è possibile ritenere che la popolazione residente nelle aree limitrofe al sito di installazione della Centrale a biomassa potrebbe essere esposta ad un incremento della sostanze inquinanti con conseguenti possibili effetti nocivi per la salute che sono definitivamente accertate dalla letteratura scientifica. Infatti, il particolato di sottilissime nanoparticelle può permanere nell’atmosfera per giorni o settimane ed essere trasportato per distanze molto grandi, mentre la frazione cosiddetta “coarse”, il particolato meno sottile, si deposita più facilmente e si ritiene si sposti entro un raggio di 10 Km dal luogo in cui viene generata.
Segreteria Sinistra Ecologia Libertà – Ribera
1 thought on “RIBERA – La Centrale a biomassa sotto i riflettori del C.N.R.”
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La questione delle centrali a biomasse è un ormai un problema di scala nazionale. Poter accedere alla relazione del CNR sarebbe di grande utilità per illuminare i nostri amministratori e magari risvegliare anche i cittadini meno attenti a quanto accade nel loro territorio. Ne esiste una copia di pubblico accesso? Se si vi prego di pubblicare il link da cui eseguire un download. Grazie