Al Signor Presidente della Provincia regionale di Agrigento
e.p.c Al Signor Prefetto di Agrigento
Agli organi di stampa
Egregio Signor Presidente,
lo scrivente forum provinciale acqua-beni comuni di Agrigento si rivolge alla S.V nella Sua qualità di presidente dell’ATO idrico 9, per esporre la problematica relativa alla sentenza n.335/08 della Corte Costituzionale e chiedere alla S.V interventi idonei alla tutela dei cittadini e alla salvaguardia della loro salute.Come Lei ben sa con la citata sentenza la Corte Costituzionale ha sancito il principio che il corrispettivo per la depurazione delle acque reflue, voce che incide significativamente nella bollettazione sull’acqua, è da configurare come tassa e non come imposta, pertanto il cittadino è tenuto a versarlo in cambio del servizio di depurazione delle acque reflue fornito dall’ente gestore del S.I.I.
Scaturisce da questa premessa che laddove il servizio di depurazione non viene effettuato per mancanza di impianti o perché gli impianti esistenti non funzionano il tributo imposto e preteso dagli enti gestori si appalesa come arbitrario ed iniquo.
E’ noto che alcuni comuni sono dotati di impianti, altri invece ne sono privi. Se un minimo di giustificazione può sussistere per il prelievo forzato- così come previsto dall’at.14,comma 1, della Legge 5 gennaio 1994 n° 36 (Legge Galli), parte dichiarata incostituzionale- in quei comuni sprovvisti di impianti di depurazione, basando tale prelievo sul presupposto che occorrono le risorse per la costruzione degli impianti, esso non trova alcuna giustificazione in quei comuni che sono già forniti di impianti di depurazione. Anzi, il mancato funzionamento di detti impianti non solo implica l’arbitrarietà del prelievo da parte del gestore, ma a nostro avviso comporta responsabilità civili e penali di tutti gli organismi preposti alla complessiva gestione del ciclo delle acque, laddove si verificano danni all’ambiente e alla salute dei cittadini per il mancato o inadeguato funzionamento degli impianti di depurazione. Né questa ipotesi si fonda solo sui fatti di cronaca nazionale che vedono imputati per danni ambientali pubblici amministratori e privati gestori, ma su precisi e circostanziati fatti locali che hanno visto l’ente gestore Girgenti Acque sanzionato pecuniariamente dalle competenti autorità ambientali per inefficace trattamento delle acque reflue, come avvenuto, ad esempio, per il depuratore di Raffadali e per quello di Favara.
Questo forum vuole sottolineare che il suo obiettivo prioritario è il funzionamento degli impianti di depurazione perché la salubrità dell’ambiente è una precondizione per la salute dell’uomo; tuttavia in assenza di tale funzionamento per negligenza o incapacità delle’ente gestore il cittadino contribuente ha diritto al rimborso della quota bolletta imputata alla depurazione.
Noi riteniamo che la responsabilità primaria degli uomini delle istituzioni, eletti dai cittadini, sia quella di salvaguardare la loro salute e l’ambiente in cui essi operano e vivono e che essi debbono adoperarsi perché eventuali interessi di privati soggiacciano all’imperativo inderogabile della tutela dell’interesse e del benessere delle comunità amministrate. Venir meno a questa responsabilità non significa solo abdicare ad un dovere istituzionale ma rendersi complice di interessi privati, sulla cui liceità saranno eventualmente altri organi ad intervenire e giudicare.
Noi sappiamo del Suo grande attivismo e della sua caparbietà quando si propone di raggiungere un obiettivo, come ad esempio l’aeroporto. Ci aspettiamo altrettanta determinazione e sollecito intervento nell’affrontare le questioni che ci siamo permessi di sottoporre alla Sua attenzione nella Sua qualità di presidente dell’ATO idrico 9 di Agrigento.
Per valutare assieme le questioni sollevate chiediamo che Lei fissi un incontro con una delegazione dello scrivente forum. Nell’attesa porgiamo distinti saluti.
Agrigento 20/02/2011
p/Forum ProvincialeAcqua-BeniComuni di Agrigento
Vincenzo Lombardo (portavoce nella foto)