Aragona – Sono pervenute presso la nostra redazione, segnalazioni da parte di cittadini di Aragona, che lamentano, relativamente alle rettifiche TARSU fatte per gli anni che vanno dal 2006 al 2008, una sanzione amministrativa eccessivamente alta per coloro che richiedono un dilazionamento del totale da pagare. Molti di coloro che ci hanno contattato ravvedono nella reale impossibilità a ricorrere a una rateizzazione, un’insensata ingiustizia sociale.
L’ente gestore del servizio è la GE.S.A AG 2 che di fatto sta effettuato, tramite la “Engineering”, le rettifiche e la riscossione, per gli anni sopraccitati, per conto del comune di Aragona. Nella gara d’appalto, tra la GE.S.A AG 2 e il comune di Aragona, non era stato previsto il dilazionamento che in seguito è stato autorizzato dal comune con apposito provvedimento. La rateizzazione è possibile per importi superiori ai 300€. con tre rate mensili di cui la prima va pagata immediatamente. La realtà è invece ben diversa, poiché nessun utente, per quanto versi nel bisogno e nelle difficoltà economiche, ha potuto far ricorso alla rateizzazione, poichè anziché venire incontro alle difficoltà del cittadino, lo costringe a optare per l’immediato pagamento delle somme dovute ricorrendo, verosimilmente, a prestiti e aiuti economici nella ristretta cerchia della famiglia e degli amici più fidati.
Infatti, nel caso in cui il contribuente a seguito di rettifiche e relative notifiche paghi entro sessanta giorni la cifra contestata come evasa, per gli anni 2006, 2007 e 2008, le relative sanzioni amministrative vengono ridotte del 75%. Viceversa a seguito di rateizzazione – tre rate mensili consecutive di cui la prima da pagare subito-, il contribuente non usufruisce di alcuna riduzione e dovrebbe dunque pagare per intero le sanzioni amministrative.
Un’opportunità di dilazionamento, che a parere di molti è da considerare fittizia e immorale, visto che copre un arco temporale breve (sessanta giorni) e non consente di fruire della riduzione del 75% delle sanzioni amministrative.
Se a seguito dei dovuti accertamenti, al signor Mario Rossi toccasse pagare la cifra di 3.438,00€, comprensiva di sanzioni per 998,69€, qualora egli accettasse di pagare entro sessanta giorni dalla notifica andrebbe a versare 2.689,00€, fruendo della riduzione del 75% sulle sanzioni amministrative. Nel caso in cui malauguratamente il signor Rossi ricorresse ad una rateizzazione, dovrebbe pagare tre rate mensili dell’importo di 1146€ ciascuna, di cui la prima immediatamente, senza beneficiare di alcuna riduzione.
Supponendo che chiunque chieda un dilazionamento lo faccia perché non è nelle condizioni economiche di affrontare il pagamento dell’intero importo, c’è da chiedersi secondo quale criterio lo stesso soggetto in difficoltà potrebbe optare per il pagamento della sanzione per intero. In un particolare momento di crisi economica, lavorativa e sociale, come quello che l’Italia sta attraversando, anche norme e regolamenti dovrebbero essere umanizzati e resi più confacenti alle necessità dei cittadini.
Chiedere, all’utente che opta per una rateizzazione di pagare l’intera sanzione amministrativa senza fruire di nessuna riduzione, appare agli occhi dei cittadini, non soltanto un’esagerazione, ma un vero e proprio atto di tracotanza.
Che schifo! Anziché aiutare un cittadino, che tuttavia dobbiamo riconoscere aver evaso le tasse, per fargli rettificare la sua posizione lo affossano sempre di più. Questo perché evidentemente hanno bisogno sempre più liquidità, danaro sonante e SUBITO.
QUINDI CHI PAGA SUBITO PAGA MENO MENTRE CHI RATEIZZA PERCHE’ POSSIBILMENTE NON PUO’ permetterselo, di pagare subito paga di più ma molto di più.
Ma si son chiesti i cervelloni giunti a questa soluzione (sicuramente legale e legittima) se, magari, qualcuno colto dalla disperazione si sia rivolto agli strozzini o lo potrebbe fare in futuro? E se cose del genere abbiano a succedere di chi le responsabilità morali?
E’ giusto tutto questo?