Si è concluso ieri a tarda sera il Consiglio provinciale straordinario convocato dal Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi su richiesta di un gruppo di consiglieri. Unico punto all’ordine del giorno la situazione politica in seguito alla nomina della nuova Giunta Provinciale. Sono intervenuti esponenti di tutti i gruppi consiliari, e il dibattito ha assunto toni serrati, a volte anche molto duri, come quelli degli esponenti del PdL, escluso dalla Giunta. Mario Lazzano ha ribadito il rispetto per D’Orsi come uomo, ma ha aggiunto che “sono stati traditi gli elettori che nel 2008 hanno scelto una maggioranza e un Presidente. Ci troviamo all’opposizione senza una scusa plausibile, e questo mentre D’Orsi ammette che anche questi assessori sono da considerarsi provvisori. Lombardo fa il ribaltone a Palermo e D’Orsi lo segue: e ancora, Forza del Sud a Roma sta con Berlusconi, a Palermo contro Lombardo e qui invece sostiene D’orsi: che senso ha? D’Orsi vanta i suoi successi, ma ricordi che il taglio delle spese, dei debiti, degli enti inutili, il rilancio del CUPA e del Toscanini, lo stesso progetto aeroporto, sono frutto di un lavoro comune in cui il PdL ha giocato un ruolo decisivo. E’ un ribaltone senza precedenti in questa provincia, in cui si allarga la base dell’opposizione, di partiti perennemente sconfitti”. Sulla stessa scia Ivan Paci: “Pensavo che le logiche della peggior politica non toccassero la Provincia, che D’Orsi mantenesse la sua autonomia, ma mi sbagliavo. Dov’è la coerenza? Dice che non farà mai entrare in giunta il PD, poi ne incassa il sostegno. Definisce tecnica una giunta che in realtà è politica, visto che tutti gli attuali assessori hanno precisi referenti politici. Siamo delusi e confermiamo il nostro aperto dissenso”. Angelo Bennici ha aggiunto che “dal 1994 ad oggi non ho mai visto cose del genere: D’Orsi accoglie partiti che non lo hanno votato, e voglio ricordargli che nel ’96 il Presidente Vivacqua entrò in conflitto con la sinistra che lo aveva eletto, e fu l’inizio del suo tramonto”. Nicola Testone non si è stupito della nuova Giunta: “D’Orsi si è allineato a Lombardo, ovviamente non condivido questa scelta, né i suoi argomenti, ricordando che i deputati del PdL sono riusciti a portare risorse non trascurabili con alcuni emendamenti a leggi approvate, e che il risanamento dell’Ente non deve far dimenticare che i mutui sono stati contratti a suo tempo con precise finalità di sviluppo, non per finanziare spese allegre. Le difficoltà che D’Orsi incontra per l’aeroporto sono le stesse delle precedenti giunte. Suggerisco di fermarsi alla nomina di 8 assessori, senza appesantire ulteriormente il bilancio”.
Il Patto per il Territorio ha invece espresso perplessità sul nuovo assetto. Ezio Di Prima ha ricordato che la crisi alla Regione e a Roma ha mutato un po’ ovunque gli scenari: “D’Orsi abbia vissuto con disagio certe pressioni, però alla fine ha fatto l’opposto di quel che da mesi dichiarava, senza rispetto per il voto degli elettori. E’ mancata chiarezza, per esempio perché assegnare da subito le deleghe se ancora devono essere nominati altri assessori? Insomma, vedo molta confusione”. Perplesso anche Matteo Ruvolo che ha aggiunto: “Mi aspettavo che D’Orsi giustificasse il suo operato con la mancata collaborazione di alcune delle forze che lo hanno fatto eleggere, ma così non è stato, semplicemente perchè non è mai stato ostacolato. A titolo personale apprezzo la nomina del dr. Pasciuta che conosco bene. La nostra sarà un’opposizione rigorosa ma non pregiudiziale, su fatti concreti”.
Salvatore Montaperto (UDC) ha espresso il suo disagio politico, avendo contribuito attivamente all’elezione di D’Orsi: “A chi parla di ribaltone voglio ricordare che il primo fattore destabilizzante alla Regione è stato la scissione del PdL. D’Orsi sta pagando un prezzo alto in termini di tranquillità familiare per la politica di risanamento e di sviluppo, argomenti su cui ci deve essere convergenza di opinioni e di azioni”.
Arturo Ripepe (PID) ha evidenziato come queste nomine alimentino ulteriormente confusione. “Io credo che ormai la Giunta D’Orsi sia fatta, mi aspetto di sentire da PD e finiani argomenti validi per un eventuale supporto”. Per il Gruppo Sicilia, che in Consiglio si rifà alle posizione degli Onorevoli Miccichè e Cimino, Carmelo D’Angelo ha confermato i suoi dubbi sulla nomina di tecnici. “Questa è la mortificazione della politica. Dobbiamo guardare avanti, alla gravissima crisi che attanaglia la nostra provincia, dovuta ad anni di cattiva politica a livello nazionale e non certo addebitabile a D’Orsi, che nel 2008 era espressione di un progetto politico, non di Lombardo o Di Mauro”. Orazio Guarraci ha invece detto di essere stato a volte severo nei giudizi sull’amministrazione, ma in termini propositivi: “Io porto rispetto a questa nuova Giunta. Il vero tradimento si attua quando i consiglieri non si attivano per il bene della nostra provincia, senza proporre, stimolare o anche criticare. Non possiamo solo ubbidire ciecamente al Partito. Continuerò sostenere D’Orsi, che a sua volta dovrà dialogare con i partiti, che non devono indignarsi per qualche poltrona persa, bensì per fatti concreti”. Anche Leo Vinci è tornato su questi temi: “Chi ha tradito non è D’Orsi, ma coloro che a Roma sono proni alla Lega e non guardano agli interessi della nostra terra. D’Orsi ha tenuto fuori dal palazzo gli affaristi, a costo di mettere in pericolo sé stesso e la sua famiglia, e merita sostegno”.
Luigi Sutera Sardo (FLI) ha inviato tutti ad abbassare i toni, tornando alla vera politica: “Nei precedenti rimpasti i toni erano più morbidi, non è il caso di esasperare gli animi. Ricordiamoci invece degli impegni assunti con gli elettori. Io continuerò a sostenere D’Orsi a prescindere dalle scelte del mio partito”.
Pellegrino Quartararo (MPA) ha detto che la nuova giunta è composta da tecnici validi che lavoreranno per l’esclusivo bene del nostro territorio “in linea con tutte le azioni del Presidente D’Orsi, sostenute anche da forti azioni di protesta che tutti abbiamo condiviso”. Per Salvatore Scozzari (MPA) “non è il caso di offendere i nuovi assessori con certi termini, dimenticando l’abbandono in cui versa la Sicilia, priva di infrastrutture, senza investimenti e risorse. I nostri deputati a Roma girano la testa dall’altra parte per paura di non essere ricandidati, e alzano la voce solo in casi come questi. Ci sono stati ribaltoni ovunque, con l’MPA estromesso regolarmente dalle Giunte: sarebbe quella la coerenza politica di chi attacca D’Orsi? Suggerirei cautela, la gente ci osserva e ci giudica”. Anche Davide Gentile (MPA) ha evidenziato che in fondo la coalizione non è cambiata molto. “Tutti noi rispondiamo a logiche di partito, inutile nasconderlo – ha detto – per cui accusare D’Orsi non ha senso. Nessun deputato siciliano ha mai alzato la voce sugli scippi della Lega”.
La Federazione della Sinistra con Carmelo Avarello ha confermato il ruolo di opposizione: “Per me e Spoto non cambia nulla, sosterremo gli atti utili alla nostra gente, opponendoci ad altre scelte, tuttavia pensiamo che questi cambiamenti non aiutino la gente a capire”.
Anche Roberto Gallo (Destra) si è confermato all’opposizione: “E’ stato violato il voto popolare, inoltre ogni 7-8 mesi D’Orsi propone una nuova Giunta, rendendo impossibile una seria programmazione. Ci sono importanti priorità, per esempio la lotta all’inquinamento, l’università, e ancora dirigenti ai quali vengono affidati troppi incarichi senza che riescano a portarli avanti. Io sono per il merito, ma contro i privilegi. Anche il progetto aeroporto, a mio parere, segna il passo”.
Per il Partito Democratico ha invece parlato Daniele Camilleri: “E’ una Giunta che rispecchia i nuovi equilibri politici e conferma il fallimento politico del PdL, che si innervosisce e non parla dei veri bisogni della gente, si indigna qui ma non a Roma per i tagli ai fondi FAS ed ex Ponte a vantaggio degli allevatori del Nord. La politica diventa lo specchio della nostra società. Il nostro giudizio su questa Giunta è positivo, saremo al fianco di D’Orsi su alcuni punti programmatici: del resto in passato abbiamo sostenuto alcune azioni, per esempio il risanamento, capaci di portare benefici reali alla collettività”.