ARAGONA – A parlare del canile di c/da Tuberio, questa volta è il consigliere comunale Raimondo Cipolla, primo firmatario di due interpellanze.
Raimondo Cipolla – a conoscenza delle ragioni dei Germani-Cipolla, le famiglie comproprietarie dell‘area – spiega il “disastro Tuberio” che passa attraverso il disinteresse delle amministrazioni che da 9 anni si sono succedute alla guida del Comune di Aragona.
La prima nota informativa in merito a quanto accadeva nelle loro comproprietà, i Germani-Cipolla la inviarono all’amministrazione comunale nel luglio del 2002.
Un caso di randagismo, ma sullo sfondo i contrasti tra i comproprietari delle strutture e dei terreni dove sorge quello che “viene chiamato impropriamente canile”, e la loro matrigna, ossia, la Gueli Ninfa ,comproprietaria anch’essa.
“Abbiamo il sospetto che qualcuno – dichiara Raimondo Cipolla – acconsentisse a questo sistema e che, addirittura, da altri comuni si portassero in loco questi cani randagi”.
La Gueli Ninfa, signora anziana, non autosufficiente e neppure automunita, verosimilmente, non può aver raccolto e dato ricovero a tutte quelle bestiole da sola.
“So per certo che – continua il consigliere Cipolla – qualcuno glieli faceva pervenire”.
Nel 2008, a seguito di un sopralluogo, si arrivò al sequestro della struttura.
Fu allora che scoppiò e divenne di dominio pubblico la vergogna Tuberio.
In quella circostanza vennero trovati alcuni animali morti. Altri ancora, malati e feriti.
Le povere bestie piene di pulci e zecche, vivevano in un mare di fango ed escrementi.
Un vero e proprio inferno. Ben due camion di medie dimensioni, ricorda l’avv. Cipolla, carichi di escrementi e resti vari, furono portati via in quell’occasione
L’autorità penale, si espresse con un provvedimento di sgombero, ordinando al Comune di Aragona sia la liberazione dell’area che il ricovero degli animali in struttura idonea; al provvedimento seguirono varie note dell’ASP, all’attuale amministrazione, che invitavano a rendere esecutivo il provvedimento.
Gli stessi Germani-Cipolla, dovettero abbandonare la propria abitazione a causa di odori, rumori, carcasse di cani nelle adiacenze del loro cancello d’ingresso, che avevano reso invivibile la situazione.
“Dal novembre 2009, dall’attuale amministrazione, – sottolinea il consigliere – non è stato fatto alcunché di risolutivo. Non si può giustificare ogni volta il proprio operato dicendo non abbiamo i soldi. Peraltro, le vigenti norme sul randagismo consentirebbero di accedere a finanziamenti speciali per la realizzazione di strutture idonee a contrastarlo”.
Nell’inverno 2010, i comproprietari (Germani-Cipolla) esasperati, stante l’inottemperanza di un provvedimento dell’autorità penale, decidono di adire l’autorità giudiziaria civile per chiedere un provvedimento di immediato sgombero dell’area.
Di fatto il provvedimento di sgombero disponeva la custodia giudiziale al sindaco pro tempore che aveva l’obbligo di sterilizzare, microchippare ed adottare tutti quegli accorgimenti idonei ad evitare che gli animali morissero.
“Cosa era successo? La solita politica, quella della chiacchiera – continua Raimondo Cipolla nella sua ricostruzione dei fatti – senza atti consequenziali”.
Con ben 2 interpellanze, in seno al Consiglio comunale, era stato affrontato il problema Tuberio; erano seguite le vane promesse dell’amministrazione, l’impegno ad adottare un provvedimento “che già lì doveva essere stato firmato”. Si parlò allora di una determina sindacale, adottata dall’amministrazione comunale, per lo sgombero dell’area e individuazione di altro posto. “Non risulta agli atti alcun provvedimento firmato”.
Il giudice, confermò il provvedimento dell’autorità penale, condannando il Comune alle spese di lite.
“L’amministrazione, da parte sua, nel costituirsi in quel processo chiedeva il risarcimento per danno all’immagine agli stessi Germani-Cipolla, nonostante la stessa non avesse adottato alcun provvedimento e nonostante avesse occupato arbitrariamente un’area che non gli apparteneva.
A seguito di quelle interpellanze consiliari – precisa il consigliere Cipolla – a uno degli interessati (comproprietari) venne detto che non aveva senso seguire la seduta consiliare, poiché il Consiglio comunale non serve a nulla, non ha alcun potere in questione, “siamo noi a decidere”.
Di fatto, anziché impegnarsi a risolvere un problema igienico, sanitario e sociale, impegnando le somme dal bilancio comunale che nel 2009 presentava un attivo di circa 300.000€, per un intervento risolutivo, ci si è trascinati dietro il problema.
Giugno 2010, il Comune risulta essere inottemperante. Raimondo Cipolla premettendo che parla per il sentito dire, per i fatti che seguono, poiché ne lui, in qualità di consigliere comunale ne, tantomeno, il difensore dei Germani-Cipolla sono mai stati contattati personalmente dichiara: “a questo punto entra in gioco il sottosegretario del Ministero della Salute, la dott.ssa Rosalba Matassa, che contattando i comproprietari avrebbe chiesto loro di sospendere i provvedimenti adottati dall’autorità giudiziaria, quindi, si sarebbe scavalcato di fatto sia una legge regionale che un provvedimento dell’autorità giudiziaria. Violando quello che è un principio sacrosanto della divisione dei poteri, si sarebbe impedito che l’amministrazione comunale potesse trasferire gli animali in altro canile, individuato in Calabria, in attuazione del provvedimento cautelare”.
Ad oggi gli animali vivono nelle stessa condizione di degrado. Quotidiani nazionali, tra cui anche la “Padania” avevano trattato il problema canile di Aragona (vedi http://www.amicicani.com/index.php?oper=newsleggi&id=518 ) – beffeggiando quello che è stato lo slogan adottato da questa amministrazione, cioè, “Aragona Paese Normale”.
“Io credo che un paese normale – continua Raimondo Cipolla – debba essere prima di tutto un paese legale, e ci sono state per questa vicenda sempre delle illegalità perché non c’è stato mai rispetto della normativa in materia”.
Raimondo Cipolla, afferma che l’avvocato dei Germani-Cipolla gli ha comunicato l’adozione, proprio alcuni giorni addietro, del provvedimento che incarica l’ufficiale giudiziario di sgomberare l’area “canile Tuberio” per altro sito ritenuto idoneo.
“In questa strana vicenda, si sono portati avanti due aspetti, di cui uno di natura politica – afferma il consigliere – che a me non è dato sapere poiché, l’amministrazione agendo sempre all’ombra non ha ritenuto doveroso dare una risposta neppure a seguito delle interrogazioni consiliari da me presentate.
Ci sono stati poi vari incontri, qui ad Aragona, tra cui quelli con i rappresentanti sia del Ministero della Salute che dell’Assessorato regionale, ma, ad oggi (20 dic. 2010), non mi risulta siano state date tutte le autorizzazioni necessarie per costruire questa struttura provvisoria ove ricoverare questi cani”.
Per correttezza d’informazione precisiamo che in data 23 dic. 2010 il Comune di Aragona informava, a mezzo comunicato stampa, che il sindaco Alfonso Tedesco aveva firmato l’ordinanza che dava l’avvio ai lavori per la costruzione della struttura provvisoria leggera che dovrà ospitare i circa 120 cani di contrada Tuberio.
Occorre considerare che il provvedimento del tribunale di Agrigento risale al novembre del 2008, mentre oggi, a seguito di provvedimenti dell’autorità giudiziaria, si è ottenuta la nomina dell’ufficiale giudiziario con costi che, sicuramente, saranno non indifferenti per l’amministrazione e quindi per gli aragonesi.
Sarebbe stato opportuno che il Comune avesse provveduto di concerto con i Germani-Cipolla a trovare una soluzione che potesse far temporeggiare sul provvedimento di sgombero anziché, “seguire la strada maestra di contestare tutto e tutti.
Dinanzi una costituzione in giudizio del difensore del Comune di Aragona – sottolinea l’avvocato Cipolla – che ritiene ci sia un danno all’immagine allo stesso Comune, causato dai comproprietari che nel 2002 hanno denunciato la presenza di un canile abusivo, c’è veramente del pretestuoso, ridicolo e irrituale processualmente.
I Germani-Cipolla in questa vicenda si sono limitati, unicamente, a richiedere la restituzione dell’area privata, benché avrebbero potuto pretendere un eventuale risarcimento danni visto che il Comune, dal 2002 al 2010, non ha fatto nulla di risolutivo”.
Domanda: E’ stato richiesto un risarcimento danni dai comproprietari?
Risposta: “C’è una denuncia nei confronti dell’amministrazione comunale per inottemperanza di provvedimento dell’autorità giudiziaria ma, soprattutto, per quella presa in giro di cui ho accennato poc’anzi. Questa brutta vicenda, che era stata passata prima per il Consiglio comunale, voleva avere una risposta politica e, non una risposta giudiziale“.
Considerando gli 8 anni trascorsi dalla semplice denuncia informativa, che i Germani-Cipolla hanno indirizzato al Comune, se si fosse intervenuti allora la situazione, quasi sicuramente, non sarebbe precipitata.
Questi cittadini da un lato non possono godere appieno delle loro proprie abitazioni/proprietà e, al contempo, viene loro richiesto dal Comune un risarcimento per danno all’immagine.
Inoltre, verosimilmente ed erroneamente, si voleva far credere ai comproprietari che essendo passati tanti anni, loro non potevano più procedere in via cautelare davanti al tribunale di Agrigento.
“E no! Perché il danno temuto – spiega l’avv. Cipolla – è attuale ed imminente poiché, quella è una zona contaminata da pulci, zecche e pericoli vari per la salute; e il giudice ragionevolmente ha accolto subito questa tesi”.
Gravissimo, secondo Raimondo Cipolla, lo svuotamento del ruolo del Consiglio Comunale, se rispondesse a verità quanto riferito ai Germani-Cipolla in merito al fatto che il Consiglio non aveva nessuna voce in capitolo sulla questione e che quindi era inutile seguire la seduta consiliare che trattava del problema.
Domanda: nell’incontro del novembre 2009, voluto dal sindaco di Aragona presso l’aula consiliare, al quale erano invitati rappresentanti del Ministero, dell’assessorato regionale e altre autorità competenti in materia di randagismo, non fu permesso alla stampa di seguire i lavori. Cosa ne pensa?
Risposta: “Il diritto di cronaca viene sempre e puntualmente calpestato da quelli che sono i meccanismi della politica tipicamente machiavellica. A me non piace questo modo di operare e ho già detto che non mi è dato sapere quelle che sono state le decisione dell’amministrazione per questa vicenda”.
Un provvedimento attuativo dell’ufficiale giudiziario ha disposto di sgomberare l’area immediatamente trasferendo gli animali in idonea struttura provvisoria. Uno sgombero coattivo con costi, non indifferenti, di una procedura esecutiva forse a carico dell’amministrazione. Amministrazione che avrebbe dovuto lavorare, a pieno regime, nei mesi estivi per attuare quelle che sono le direttive del Ministero della Salute e, cioè, la costruzione di questa struttura provvisoria.
“So e l’ho potuto vedere che per questa struttura temporanea c’è un contratto di comodato d’uso, secondo me assurdo – sostiene Raimondo Cipolla – , poiché, è la prima volta che mi capita di leggere un contratto di comodato d’uso della durata di 1 anno con una penale di 10 € al giorno, per ogni giorno in più di utilizzo del canile stesso. Credo e mi sembra che si stia parlando di astrologia”
“A parte i soldi, mi sembra che i contratti di comodato d’uso – osserva l’avv. Cipolla – siano quei contratti precari, in base ai quali, in un qualsiasi momento l’area potrebbe essere restituita al proprietario, oppure si può stabilire un termine; non mi è mai capitato di verificare che ci fosse una penale per ugni giorno di ritardo”.
Giunti a questo punto, l’auspicio è che si possa definitivamente risolvere, al più presto, questo annoso problema sociale, igienico, sanitario, politico e umano, assicurando ai proprietari i loro diritti e risparmiando agli animali delle altre inutili ed atroci sofferenze.
Gian J. Morici
brutta gatta da pelare per il comune.
Qualcosa si inventeranno. Avranno sicuramente 1000 giustificazioni – alla fine a pagare saranno solamente quei poveri animali. Persino la “Padania” si è occupata di noi ed io che pensavo ad Aragona come un paese importante per me poiché ci vivo ma insignificante per padani e “la Padania”. Invece, i nostri politici hanno avuto le capacità di portarlo alla ribalta della cronaca – messi in bocca alla “Padania”.
Bravi!
ke la “padania “si sia occupata di “noi” e meglio stendere un velo pietoso!!!……ma intutto quello ke ho letto…..vedo solo …..e sempre kiakkiere…..intanto quei poveri cani muoiono…..possibile ke x la vita o morte deve centrarci sempre questa vergognosa politica?????possibile ke le risposte ke danno ….ke daranno….sono e saranno sempre delle enormi bugie x salvarsi il…..dalle loro poltrone??????????ke squallore!!!!!!!credevo di essere arrivata in un paese meraviglioso “pulito”..normale…..ma adesso …quante domande senza risposte!!!!!!!
Non entro nel merito delle diatribe tra parenti relative al sito dove sono i poveri cani in contrada Tuberio, ma credo che una GRANDE RESPONSABILITA’ per ciò che sta accadendo e per ciò che è accaduto in passato a quelle creature PROTETTE DALLA LEGGE 281 DEL 1991 ,sia della politica, quindi dell’ amministrazione comunale, delle scelte di affidare a persone non competenti il problema non facile di arginare il randagismo, dell’asl competente che quando ha potuto se ne è lavata volentieri le mani e dei cittadini che continuano ad abbandonare i cani in contrada Tuberio anche perchè li continuano a possedere e poi ad abbandonare certi che non saranno mai puniti perchè nessuno ha avviato seriamente l’anagrafe canina ad Aragona ed anche in tantissime altre città e paesi del meridione.
L’incontro al comune di aragona del 2010 chiuso alla stampa è stato un incontro per fortuna risultato anche più incisivo perchè il Ministero attraverso suo rappresentante ha un pò messo alla corda il Sindaco tedesco ed il responsabile al randagismo che continuavano a “cincischiare” a spese dei cani e di due giovani che allo stato attuali li continuano a curare ed accudire GRATUITAMENTE nonostante le mancate promesse dell’amministrazione di dare aiuti concreti per carburante e medicinali per curare i cani e non abbia mai fatto alcuna convenzione con un veterinario privato.
Aragona è diventato per tutti il caso emblematico ma solo perchè è finito sulla stampa locale e nazionale ma non dobbiamo meravigliarci perchè casi come questo sono molto comuni nel meridione e spesso sono solo il friutto dell’incaoacità amministrativa dei sindaci e delle loro giunte che pensano di ottenere contributi regionali e statali come la manna ed invece devono capire 8sarebbe ora di farlo) che i contributi ed i finanziamenti arrivano solo a seguito di una programmazione seria e di progetti concreti e non campati in area ed esosi. proprio il sindaco di aragona ha chiesto 350.000 euro per il canile comunale di aragona, neanche volesse costruirlo per mezza Sicilia, quando a Corleone lo stanno costruendo comprensoriale(servirà quindi più comuni) con regolare gara d’appalto per 54.000 euro. Questo articolo del direttore Morici merita una seconda ed attenta lettura e sopratutto spero possa dare il via ad un dibattito costruttivo per ottenere risultati positivi per il benessere di quei cani ed evitare spreco di denaro pubblico in un momento di congiuntura economica molto difficile per tutti.
cara Maria Elena nn credo ke ci sarà dibattito costruttivo…..se mai qualcuno risponderà sarà solo x difendere il proprio operato alla luce del giorno….sinceramente nn credo ke ad Aragona sia veramente sentito questo problema di contrada tuberio…in giro si parla di tanto altro ma nn di cani….vedi c’è tanta gente ke il banale perbenismo lo “usa” x altro….le scaramucce tra politici e poltrone sono oramai all’ordine del giorno…ogni tanto qualcuno decide di dire la sua verità ma nulla di piu'(lo stato centrale insegna)….. kiedere 350.000£ x un canile mi sembra eccessivo…e al quanto poco opportuno….ma sai quando i fondi vengono dalla regione o dallo stato ……(tutto fa brodo)!!!!
La storia infinita continua……..
Sono già iniziati i lavori per questa struttura temporanea?
La struttura doveva essere consegnata prima di Natale……..ma ormai siamo abbituati a questo……comunque da un paio di giorni e precisamente mercoledi si e iniziato lo sbancamento che a dire del direettore dei lavori durera 15 giorni e poi si iniziare la carpenteria metallica.
Grazie dell’interessamento
@ LUDOVICO
PARE PROPRIO DI NO!!
AD ARAGONA I CANI SI STANNO SBRANANDO TRA LORO, NEL LINK CHE COPIO QUI DI SEGUITO C’E’ LA PROVA DI CIO’ CHE STA ACCADENDO E DELL’INDIFFERENZA E LA PERDITA DI TEMPO DEL PRIMO CITTADINO!!
http://www.facebook.com/home.php#!/notes/mery-e-pie-severino/ennesima-lite-tra-cani/184108321610591
La situazione “cani e Contrada Tuberio” continua ad essere una situazione alla “Totò”…dove chi ci rimette sono sempre e solo i cani ed i volontari…
Le medicine che “pare” siano state “ordinate” dal Comune a dicembre ancora non sono arrivate…le stanno creando in laboratorio???
Una convenzione comunale con un medico veterinario ancora non c’è..e se ne parla con varie promesse da mesi e mesi…ma tanto ci sono sempre le tasche degli animalisti da sfruttare no?
E chi se ne frega se la legge italiana obbliga l’autorità comunale e sanitaria a contrastare le zoonosi ed a occuparsi degli animali vaganti….
eppure soldi per feste e alberelli di Natale spuntano sempre tranquillamente…
E come commentare che la struttura leggera essendo provvisoria e con la possibilità di essere utilizzata per un anno, doveva nascere in fretta e furia prima di Natale (quindi attiva almeno per 12 mesi da gennaio a dicembre 2011) e invece con questi tempi potrebbe essere attiva poco prima dello sgombero???
Eppure pare che altre infrastrutture nella stessa cittadina siano state costruite in tempi record…
Certo è che tante persone, sia illustri che non, sia di Aragona che non, si sentono prese per il naso….fortuna che adesso c’è il Ministero di mezzo che aumenta la lista dei nomi a cui il Comune dovrà rendere conto….
Dulcis in fundo…Contrada Tuberio non insegna nulla a nessuno!
Indovinate quanti controlli a cani privati per la verifica del chip ci sono stati? ZERO! e quante sanzioni per mancato microchip o abbandono di animale? ZERO! e quante catture e sterilizzazioni dei cani vaganti per le strade di Aragona? ZERO….
Se il senso di legalità in questo ambito non aumenterà si rischieranno tante situazioni “Contrada Tuberio”…
… poltrona avvisata mezza salvata!….visto che secondo la legge italiana di settore, qualora un Sindaco non rispetti i propri doveri e obblighi,può essere commissariato e addirittura pagare di tasca propria i problemi fatti avere alla propria comunità…
Che schifo!!!! A tempi di elezioni tutti ti vengono a leccare il c…. che se gli dai il voto tutto cambiera’, quello che e’ cambiato lo sto ancora aspettando… mi vergognio di me stessa ad aver dato il mio voto a persone che tutto fanno tranne che fare il proprio dovere… e nel frattempo il paese cade a rotoli, i cani muoino e….. a fine mese lo stipendio in tasca. e se vai al comune per un problema ti fanni girare tutti gli uffici e giocano a scarica barile e il problema e’ sempre li. I miei illustri complimenti.