2 milioni e 700 mila euro per soddisfare le spese correnti per il 2011.
Questo è quanto richiesto dal comune marinaro al Banco di Sicilia per l’anticipo di cassa necessario per far quadrare il Bilancio.
Soldi che – seppure si dichiara non si tratti di un campanello d’allarme per le casse comunali – servono a pagare stipendi dei dipendenti del Comune e a saldare debiti.
Orbene, considerato che nelle casse comunali dovrebbero trovarsi 6milioni di euro versati dalla società Nuove Energie a titolo di compensazione per la realizzazione del rigassificatore, che detta somma era inserita nello schema di Bilancio di previsione 2010, approvato dalla Giunta con deliberazione n. 6 del 15/01/ 2010 – così come riportato dall’articolo dell’Avv. Aiello, pubblicato su questo sito nella rubrica dell’Avvocato – e che “sulla base di questo importo che è stato redatto e votato il bilancio di previsione 2010”, cosa accadrebbe se dopo la sentenza del TAR Lazio che ha sconvolto tutti i programmi sia di Nuove Energie sia del Comune di Porto Empedocle, Nuove Energie chiedesse indietro le somme precedentemente versate?
Una domanda che potrebbe trovare risposta in tempi meno lontani di quanto non si possa immaginare.
Gian J. Morici
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2 thoughts on “Il Comune di Porto Empedocle chiede 2 milioni e 700 mila euro al Banco di Sicilia”
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Plovelbio cinese: ” Mai vendele la pelle dell’ Olso se plima non l’hai ucciso!! “
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proprio un bel plovelbio