“L’affermazione di Francesco Alfano quale candidato vincente alla presidenza del Consiglio Comunale di Agrigento suggella il coronamento di una carriera professionale e politica di uomo integro”. E’quanto ha affermato il Vicepresidente della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento europeo, Salvatore Iacolino a margine dell’elezione di Francesco Alfano alla presidenza del Consiglio Comunale di Agrigento. “A nulla sono servite le scorribande istituzionali del sindaco Zambuto che ha martellato i consiglieri comunali per proporre ad Agrigento, con l’ausilio del consigliere Arnone, lo schema politico che in Regione momentaneamente governa e che già tanto danno ha provocato alla Sicilia e ai siciliani.”
Per Vincenzo Fontana, parlamentare Pdl, l’elezione di Francesco Alfano, rappresenta la sconfitta dell´asse Arnone – Di Mauro – Zambuto. “Di Mauro ed Arnone escono dunque sconfitti dall´aula consiliare nonostante l´inedita ed non commentabile interferenza del sindaco Zambuto che si è personalmente mosso in favore del candidato Marchetta. Zambuto, Arnone e Di Mauro non sono in condizione di dare un Governo alla città e sono in minoranza all´interno del civico consesso.
Elisa Virone, capogruppo Pid, esprime il proprio compiacimento per l’elezione di Francesco Alfano a nuovo presidente del Consiglio comunale di Agrigento. Dichiarando inoltre che oggi si è chiaramente delineata la vera maggioranza del consiglio comunale, una maggioranza di centro destra che vede protagonisti il partito dei Popolari di Italia Domani e del Popolo delle Libertà.
Giuseppe Salsedo (Pid): “L’elezione di Francesco Alfano a Presidente del Consiglio Comunale è il frutto di un accordo politico leale, corretto e limpido tra il senatore Cuffaro e il ministro Alfano. Questo dimostra chiaramente che Agrigento si propone laboratorio politico di una nuova alleanza che ormai si va delineando a livello nazionale e regionale.”
Al vetriolo le dichiarazioni del neo coordinatore cittadino del PDL Giovanni Barbera, il quale afferma che “pur di contrapporsi al PDL e sottrarre a questo partito la presidenza del Consiglio Comunale che già aveva meritato, si sono uniti Arnone, Di Mauro, Scalia, Cimino, Capodicasa: una vera armata brancaleone! Risultato Sconfitti!!!”
A completare il quadro, le dichiarazioni del gruppo consiliare del Pdl, che tramite il vice capogruppo Roberto Calì, esprime “grave preoccupazione istituzionale e profondo turbamento politico per la gravissima interferenza del sindaco di Agrigento, nella delicata vicenda dell’elezione del Presidenza del Consiglio Comunale di Agrigento.”
Non manca Calì di evidenziare l’ingerenza del sindaco, del quale dice che nonostante si trovi in vacanza con la sua signora, avrebbe impiegato gran parte del tempo facendo telefonate talvolta dai toni poco opportuni, ai consiglieri comunali e facendo intervenire il suocero On. Angelo La Russa in numerosi e delicati passaggi di questa vicenda.
Sconfitta l’armata Brancaleone di Arnone, Di Mauro, Scalia, Cimino, Capodicasa, così come definita da Giovanni Barbera, una considerazione quantomeno va fatta: come mai a cinque minuti dalla prima votazione che vedeva Marchetta prendere 15 voti, contro i 12 di Alfano, il risultato si è capovolto con Alfano a 16 voti e Marchetta 13?
Cosa ha spinto i consiglieri a cambiare opinione alla velocità della luce?
Certamente nessuno mai ammetterà il susseguirsi di telefonate, messaggi, consigli etc, di cui si parlava nei corridoi, ma in molti dovrebbero quantomeno iniziare a porsi le domande.
Misteri della politica. Quella politica con la ‘p’ minuscola che alloggia ormai in tutte le stanze del potere agrigentino.
G. J. Morici
1 thought on “Elezione Alfano:le reazioni”
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sembra un pò gonfiato.