Si è trasformato in un caso nazionale il progetto di una centrale fotovoltaica da 5 megawatt da realizzare a Cutrofiano.
Un caso nazionale quantomeno per Legambiente, viste le contestazioni al progetto che arrivano non soltanto dai comitati spontanei, ma anche da altre associazioni e dagli stessi circoli di Legambiente.
Con un comunicato congiunto, Italia Nostra, Forum Amici del Territorio e Forum Ambiente e Salute avevano denunciato il coinvolgimento di Legambiente nel business del fotovoltaico che sta devastando il Salento. Ulteriori critiche erano state sollevate da parte di soci e Circoli di Legambiente, come quello di Milano Ovest e quello di Manciano.
“Il coinvolgimento diretto di Legambiente attraverso la sua ‘Esco Azzero CO2 in questa operazione industriale e affaristica sconcerta – scrivevano le associazioni che contestavano il progetto -, ancora di più, per il suo forte carico di contraddittorietà con le dichiarazioni rilasciate anche alla rete televisiva nazionale (precisamente al programma Ambiente Italia in onda su Rai Tre), alcune settimane or sono, dai suoi referenti locali, e ribadite nelle ultime linee guida dell’associazione in merito all’ubicazione virtuosa dei pannelli fotovoltaici sui tetti di strutture recenti e non più a terra, a salvaguardia dell’agricoltura, della biodiversità selvatica, e non ultimo del paesaggio.”
A tornare sull’argomento questa volta è il presidente del gruppo Udc alla Regione Puglia, Salvatore Negro, che dichiara a proposito della centrale fotovoltaica che la società AzzeroCo2 vorrebbe realizzare: “Impiantare una centrale fotovoltaica da 5 Megawatt sul territorio di Cutrofiano non è uno scempio. È qualcosa di più. È un colpo mortale al Salento e alla Puglia che negli ultimi decenni hanno fatto del proprio paesaggio e delle bellezze naturali ed architettoniche la prima meta turistica italiana e una fonte di ricchezza reale per il territorio”.
Negro stigmatizza il fatto che la superficie dell‘abitato di Cutrofiano è di gran lunga inferiore ai 26 ettari che verrebbero interessati dal progetto del parco fotovoltaico, chiedendo nel contempo che la regione Puglia detti regole più chiare impedendo ulteriori scempi o progetti che porterebbero i nostri centri storici a trasformarsi in una distesa di pannelli al silicio, alterando il paesaggio architettonico e favorendo possibili abusi edilizi coperti dai pannelli solari.
Cosa farà adesso Legambiente?
“Dopo una lunga ed accurata ricerca su internet – scrivevano gli ambientalisti che avevano contestato il progetto- scaturisce che esiste in Italia un gruppo di dirigenti ed ex dirigenti di Legambiente che hanno messo in atto un sistema in grado di condizionare non solo la politica ma anche l’economia italiana nel settore delle energie alternative. Elemento di primo piano, pare sia Ermete Realacci. Deputato PD, fondatore degli Ecodem, fondatore della fondazione Symbola, Presidente onorario di Legambiente ecc.
Subito dopo Realacci vi sono i senatori PD (Ecodem) Roberto della Seta e Francesco Ferrante.
Andiamo con ordine per arrivare a………. Cutrufiano.
Realacci e colleghi negli ultimi dieci anni hanno creato un sistema di società che penetrano nel mondo industriale e ministeriale, utilizzando la forza mediatica e culturale dell’associazione Legambiente.
Le società sono:
Symbola- fondazione per le qualità Italiane
Ambiente Italia
Kyoto Club
Azzero CO2
Exalto… ultima arrivata.
Possiamo sintetizzare:
Ermete Realacci. Deputato PD . Ecodem, Presidente onorario Legambiente, Presidente Symbola già vicepresidente Kyoto club, Già comproprietario Ambiente Italia.
Francesco Ferrante. Senatore PD. Ecodem, Vicepresidente Kyoto Club, Segreteria nazionale Legambiente
Roberto Della Seta. Senatore PD . Ecodem, segreteria nazionale Legambiente
Andrea Poggio. Vice segretario nazionale Legambiente, consigliere Azzero CO2
Duccio Bianchi. Segreteria nazionale legambiente, Comproprietario Ambiente Italia
Edoardo Zanchini. Consigliere Azzero Co2, segreteria nazionale Legambiente
Annunziato Cirino Groccia- Amministratore Legambiente, consigliere Azzero CO2
Maria Berrini. Comproprietaria e Presidente Ambiente Italia, consigliere Azzero CO2
Mario Gamberale – amministratore delegato azzeroCO2 e amministratore senior di EXALTO
Gianni Silvestrini- Presidente comitato scientifico Legambiente, Direttore Scientifico Kyoto Club
Comitato scientifico Symbola, Presidente EXALTO e….proprietario Exalto (REA PA 273271).
A Lecce il progetto di Cutrufiano è stato presentato da:
Mario Gamberale,Amministratore Delegato AzzeroCo2, Edoardo Zanchini, Responsabile nazionale Energia di Legambiente e Francesco Tarantini, Presidente Legambiente Puglia,: Aldo Tarantini, Sindaco di Cutrofiano, Antonio Gabellone, Presidente della Provincia di Lecce, Andrea Ferrante, Presidente Nazionale AIAB, Loredana Capone, Vice Presidente della Regione Puglia e Cosimo Durante, Vice Presidente vicario dell’ANCI Puglia.
Andrea Ferrante è Il fratello del senatore PD Francesco Ferrante.
Cosimo Durante? Un grande amico di Legambiente , la centralissima e bellissima sede regionale Legambiente di Bari e presso l’Anci Puglia ! gratis….e i comuni pagano.
La dinamica di quanto avviene a Cutrufiano – concludevano le associazioni – sembra chiarissima. Si prepara un progetto multimilionario lo si riempie di “vecchie” innovazioni ed agricoltura sperimentale, si usa prima il PD (la Puglia ha una giunta di centrosinistra) per spianare la strada della “politica” poi si usa Legambiente per garantire la qualità del progetto e tenere a bada il territorio ed infine tramite azzero CO2 e EXALTO si fanno i quattrini della progettazione, dei favolosi incentivi; e sempre tramite Azzero CO2 si venderanno alla grande magari con iniziative targate Legambiente (vedi Parchi per Kyoto) i certificati verdi?”
Sarà possibile conciliare gli aspetti economici che vedono interessati alcuni esponenti dell’associazione ambientalista, con l’interesse per la tutela dell’ambiente, o dovremo assistere ad ulteriori scioglimenti dei circoli di Legambiente o defenestrazioni di quanti non condividono l’operato di un gruppo dirigente che sempre meno consensi trova dalla base?
Gian J. Morici
Dopo appena 24 ore da questo art.
” le DIMISSIONI E SCIOGLIMENTO DI CIRCOLI DI LEGAMBIENTE “..il timore che l’associazione ambientalista stia rischiando di trasformarsi in una holding che opera in diversi settori e in particolar modo nel campo dell’energia, unitamente alla mancanza di democrazia e di dialettica all’interno di Legambiente, sta costringendo i soci di alcuni circoli a rassegnare le proprie dimissioni..
Contatterò personalmente il Direttivo, ringraziandoli per la “pulizia” intellettuale dimostrata.
Lettera di “scioglimento” che si concentra sul “fotovoltaico”, ma siamo tutti consapevoli che questa lettera di dimissioni è ben più profonda e motivata.
Nasce dalla consapevolezza che i “FATTI” smentiscono le pur belle eco-chiacchiere dei siti denuclearizzati.
Tutti ricordano le recenti manette a Franco Bonanini, Truffa aggravata in danno dello Stato.. falso ideologico e materiale, corruzione, tentata concussione, violenza privata, calunnia e associazione a delinquere, abuso d’ufficio, favoreggiamento, omissione di denuncia e abuso edilizio.
BONANINI ovvio È anche membro della giunta esecutiva di (Federparchi) e del Direttivo Nazionale di LEGAMBIENTE. Fondatore di Symbolae
Che in Puglia Legambiente specula e devasta col fotovoltaico nei campi è solo un anello di una interminabile catena di eventi che si susseguono da anni.
Gianni Silvestrini e Mario Gamberale, due vertici di Legambiente, oltre € 400.000 l’anno per 20 anni..questa era forse la causa perorata a Cutrofiiano?
Articoli si susseguono ma il “cardine” è peraltro giustamente ripetuto in questo articolo:
.. un gruppo di dirigenti ed ex dirigenti di Legambiente che hanno messo in atto un SISTEMA in grado di condizionare non solo la politica ma anche l’economia italiana nel settore delle energie alternative.
Elemento di primo piano, pare sia Ermete Realacci. Deputato PD, fondatore degli Ecodem, fondatore della fondazione Symbola, Presidente onorario di Legambiente ecc..Subito dopo Realacci vi sono i senatori PD (Ecodem) Roberto della Seta e Francesco Ferrante.
Ermete Realacci è a capo di una piccola fondazione di cui, in un modo o in un altro, fanno parte anche Diego Della Valle, Carlo De Benedetti e Alessandro Profumo.
Sono i troppi Antonio Ferro, sempre LEGAMBIENTE fautore di “INCENERITORI”..
I Matteo Fusilli implicato con Scaramella in appalti deliranti.
L’eolico incentivato in maniera parossistica che fà pensare, i tanti articoli di altre associazioni che si dissociano e condannano.
Ma c’è una cosa di cui nessuno parla, al cui confronto il fotovoltaico di Cutrofiano son caramelle.
Interessi di centinaia di milioni di euro nei carbon credit, società in cascata che li vendono, consulenze, banche aziende, un turbinio di soldi sponsor boe sperimentali sovvenzionate dal ministero dell’Ambiente.
Federparchi ed i parchi rappresentano per Legambiente e per i suoi dirigenti la più grande fonte di guadagno( ANCHE P.E.R.S.O.N.A.L.E) dei prossimi decenni. Centinaia di milioni di euro.
La parola magica è C.A.R.B.O.N – C.R.E.D.I.T.
I certificati di credito di emissione di CO2 un patrimonio enorme che i parchi possono vendere dopo averli acquisiti come conseguenza della piantumazione di alberi.
Personaggi ed interpreti di questo grande affare:
• La CIR di Carlo De Benedetti insieme a Tubini a fondato “Giga” una società che acquista e vende Carbon Credit Internazionali . ( già acquistati per 60 milioni di euro da varie nazioni)
• Legambiente è propietaria del 10% delle azioni di Sorgenia (Presidente onorario di legambiente Ermete Realacci , Alcuni membri della segreteria nazionale .Duccio Bianchi, Edoardo Zanchini, Nunzio Cirino Groggia, Andrea Poggio
• Legambiente e Sorgenia insieme a tutte le industrie del settore energetico alternativo( e non)sono riunite in una “non profit” che si chiama Kyoto Club. (presidente Massimo Orlandi – Vicepresidente Ermete Realacci, Direttore Kyoto club service Mario Gamberale )
• Ermete Realacci e Duccio Bianchi posseggono il 25% della società s.r.l. Ambiente Italia Ricerche e servizi in Campo Energetico. (CCIAA Milano –REA 145656)
• Legambiente , Legambiente Lombardia, Kyoto Club e Ambiente Italia sono comproprietari della società s,.r .l. Azzero CO2 (CCIAA Roma REA 1137033) specializzata in compravendita di Carbon Credit.( Amministratore delegato Mario Gamberale Vicepresidente Antonio Ferro, consiglieri Duccio bianchi; Andrea Poggio, Edoardo Zanchini,)
• Kyoto club e Federparchi fondano la onlus Parchi per Kyoto con il supporto tecnico di Azzero Co2. (Presidente Matteo Fusilli, Vice Presidente Massimo Orlandi, Consigliere Mario Gamberale, direttore comunicazione Antonio ferro)
L’attenta lettura di quanto esposto porta a tre considerazioni:
• Il controllo di Federparchi garantisce la prosecuzione e la gestione negli anni di progetti di piantumazione in tutti i parchi e le aree protette Italiane.
• Ermete Realacci, Ministro ombra del PD , Componente della Commissione Parlamentare Ambiente , Presidente Onorario di Legambiente, Presidente di Symbola, Vicepresidente di Kyoto Club, comproprietario di ambiente Italia e Azzero Co2 è titolare di un enorme e vergognoso conflitto di interessi.
• Legambiente non può più definirsi una associazione ambientalista.
Ecco Legambiente, in Parlamento firme per proposta di legge a salvaguardia del clima -21/12/2010
EOLICO, “MAIONESI IMPAZZITE” E GLI AFFARI DI LEGAMBIENTE. MA C’E’ ANCHE CHI NON CI STA
Titola un art.esattamente un anno fà tanto che simpaticamente così concludeva:
Parleremo anche dell’iniziativa “regala un albero di Natale, di chi prende i soldi e del perché a Natale un albero costa 40 euro, mentre sul sito parchi per kyoto. lo stesso albero vale 20 euro.
Tutte “maionesi impazzite” come quelle che riguardano l’eolico?
Ma alcune lettere denunciano cose ben più gravi che un “alberello” speculativo:
Si parla a chiare lettere di QUOTE azionarie di SORGENIA, turbogas e centrali a CARBONE RADIOATTIVO.
Qui il discorso cambia, ci troviamo al paradosso assoluto in cui ambientalismo è una parola fuori posto.
Ecco (SORGENIA Turbogas di Aprilia: farà più morti che posti di lavoro) ..Sarà un’enorme danno all’economia locale per il solo profitto privato della famiglia De Benedetti e degli azionisti”..17/12/2010
E..
Non si trovano più in tribunale i procedimenti aperti contro Sorgenia.
Qui un passaggio importante al riguardo:
. turbogas di Aprilia… L’avallo è stato dato dall’Arpa Lazio, il cui commissario è l’ Avv. Corrado Carrubba, che è consulente di Lega Ambiente
Corrado Carrubba dell’Arpa Lazio, non sembrerebbe super partes poiché SORGENIA e LEGAMBIENTE sono comunque collegate.
Così come leggo nello STATUTO DI LEGAMBIENTE:
E’ inoltre stabilita l’incompatibilità tra cariche esecutive territoriali di Legambiente e cariche amministrative esecutive di amministrazioni locali e di enti di gestione territoriale.
Avallo strano, visto che LEGAMBIENTE in più art. si dichiara contraria alle TURBOGAS.
E varie art. parlano chiaro: “Sorgenia e Legambiente uniti nel business ..”
Mario Di Carlo, parlava di “CODA ALLA VACCINARA” con Cerroni.
Ex vertice LEGAMBENTE il Mario Di Carlo.
Inizia a farmi tenerezza Maurizio Trupiano, preso con una busta e diecimila euro mentre usciva di notte dalla casa di un imprenditore, che lo denunciava per estorsione.
Il giudice giustamente ha creduto che non sapesse cosa conteneva la busta.
Dunque Cutrofiano è salva, questo è l’importante.
Ma ci sono migliaia di Cutrofiano, ci sono i pannelli al “CADMIO e INDIO” ci sono incentivi al fotooltaico, semplicemente demenziali che non ho difficoltà a chiamare criminali.
Il motivo di questa speculazione risiede in questo pragmatico aspetto.
Si paga un kW di fotovoltaico 48 cent, a fronte di 6 valore corrente.
NON BASTA! Si devono aggiungere i cert. verdi in questi giorni in procura per 500 milioni di euro frodate sull’IVA. Si arriva a pagare fino a QUINDICI VOLTE IL VALORE L’ENERGIA! Ecco di cosa parliamo! MILIARDI di euro, banche e accordiper propinarci un “VERDE” che sà di miseria e morte..
Energie che nulla danno, se non “danno” sia ambientale che economico e quindi SOCIALE per la delocalizzazione delle imprese, per la disoccupazione che necessariamente ne deriverà.
Bastano i titoli per comprendere:“SPAGNA, L’ECONOMIA “VERDE” DISTRUGGE L’OCCUPAZIONE“
…Per ogni “posto di lavoro verde” creato in Spagna negli ultimi 8 anni grazie al finanziamento pubblico, sono stati distrutti 2,2 posti di lavoro in altri settori.
E soltanto 1 su 10 dei nuovi posti di lavoro creati è diventato un lavoro permanente. ..L’economia verde non solo non aiuta a uscire dalla recessione, ma ne è un fattore di aggravamento. E la tanto sbandierata creazione di nuovi posti di lavoro è un miraggio. .Inoltre ognuno di questi posti di lavoro “verde” è costato qualcosa come 571.138 euro, cifra che sale addirittura a oltre un milione di euro nell’industria eolica.
Con.. sussidi che sfiorano i 30 miliardi di euro…lo studio calcola in 113mila i posti di lavoro distrutti ..distrutto 2,2 posti di lavoro per ogni posto creato nell’industria “verde”..aumento del costo dell’energia..la bolletta dovrebbe essere aumentata del 31%. .. fuga di grosse industrie..
I massicci sussidi statali hanno reso infatti convenienti gli investimenti dei privati nelle energie rinnovabili..Ma in un periodo di crisi.., le compagnie create ..sono destinate al collasso.. 24-6-2009 ..
Quindi vengono in ITALIA ..(22/11/2009)La Spagna muove alla conquista del fotovoltaico in Puglia
Ma anche la Germania ringrazia: Nicki Vendola, premiato a Berlino per gli immensi favori fatti all’economia tedesca a spese dei consumatori e del paesaggio italiano con la diffusione di eolico e solare in Puglia
L’altra faccia della Germania non la vede nessuno?
Quarta proroga dei sussidi comunitari al carbone (FINO AL 2018) Centrali nucleari fino al 2040.
Arriviamo ai giorni nostri:13/4/10 Business fotovoltaico a rischio Eco-investimenti per 6,5 mld
..Mentre si parla di un “rischio bolla” per il peso che la corsa agli incentivi all’ecoenergia avrà sulla bolletta elettrica di tutti i consumatori, gli investitori frenano dopo le tre sentenze della Corte costituzionale
..nelle quali sono state dichiarate incostituzionali le leggi regionali con cui Puglia e Calabria facilitavano le autorizzazioni..
«Questi investimenti, indotti dagli incentivi più appetitosi al mondo (dopo che Spagna e Germania li hanno ridotti), hanno posto l’Italia in testa per attrattività e come tasso di crescita nel segmento dell’energia pulita – osserva Alessandro Marangoni, docente alla Bocconi e coordinatore del gruppo di ricerca dell’Althesys – con impegni per 6,5 miliardi di euro che hanno portato 4.127 megawatt di nuovi impianti»…per Arrigo Burello, vicepresidente dell’Assolterm e presidente del Cisert, i sussidi sono sbilanciati a favore del fotovoltaico quando si potrebbe aiutare un maggiore ricorso all’energia pulita ricavata dai pannelli solari termici (quelli che producono acqua calda e non elettricità), con un risparmio notevole sulle bollette degli italiani.
Dunque dalla Spagna come avete visto, son venuti in Italia a prelevare le nostre “TASSE”, qualora qualcuno volesse “IMMOLARSI” al green c’è ora una opportunità magnifica.
USA Circa 90 miliardi di dollari finalizzati a stimolare la generazione di posti di lavoro, solare e eolico, 224.500 posti di lavoro (in due anni) contro i 5 milioni PREVISTI nel medio termine. 16/12/2010
Quindi invitano ad “INVESTIRE”: «Le imprese italiane puntino in America sulla green economy»
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Sinteticamente e correttamente: Rinnovabili. Brunetta: Sono ‘pippe’ a costi inaccettabili
Il fotovoltaico:La più inutile e fraudolenta tecnologia che ingegno umano abbia mai partorito.
12. 12.2010 – The Financial Times: Grave crisi delle industrie americane delle “energie rinnovabili”
Cutrofiano? A breve avremo altro a cui pensare, grazie ai Realacci, a queste similari verdissime menti.
1”–”La nuova bolla spagnola? Il fotovoltaico“..La corsa della Spagna alle fonti rinnovabili, a causa dei generosi incentivi, è stata troppo veloce e, soprattutto, troppo sostenuta artificiosamente..
2”– (“Energia pulita, quanto ci costi”: Der Spiegel e le fonti rinnovabili “a caro prezzo”)Germania: “..il prezzo dell’energia elettrica nei prossimi 25 anni risulterà quasi quadruplicato, poiché “alla produzione un Kwh verrà a costare 23,5 centesimi, mentre il prezzo attuale è di 6,5 centesimi”.. conseguenze ancora più DRAMMATICHE per l’OCCUPAZIONE, .. delocalizzare gli impianti dove l’energia è più a buon mercato.. NOI LA PAGHIAMO OLTRE 15 VOLTE TANTO!
3”( Germania, i costi delle energie rinnovabili fanno fuggire le imprese )
4” ( Industrie in fuga dalla Germania per il caro bolletta ) Ma noi stiamo peggio.. considerando una recente analisi dell’Autorità per l’energia, le piccole imprese italiane pagano una bolletta più cara delle Pmi tedesche: il costo in Italia di ogni singolo chilowattora (per questa classe di consumatori industriali) è di 28,16 centesimi di euro, contro i 23,47 della Germania e una media europea ancora più bassa, di 19,40 centesimi di euro.
5”Sottostimati i costi delle energie verdi in UK Secondo il Daily Mail,,. I costi reali sarebbero il doppio di quanto stimato in precedenza e a farne le spese sarebbero principalmente i consumatori e le grandi imprese energivore costrette a chiudere..
6”Il Sole 24 Ore: da sole e vento lavoro a caro prezzo..i posti di lavoro creati dall’energia rinnovabile, ci costerà davvero cara. Sette volte più cara di quello che i sussidi pubblici possono produrre nel resto dell’industria, cinque volte di più per un nuovo posto nell’economia in generale.
7”-“IL GRANDE FLOP DEL FOTOVOLTAICO” La produzione elettrica tedesca è per il 55% da carbone e per il 30% da nucleare, per cui ce ne sarebbe di strada da fare prima di pretendere di imitare la Germania, proprio il fotovoltaico tedesco è la prova provata – se mai ci fosse stato bisogno di tale prova – del fallimento di questa tecnologia. Pensate, la metà della potenza fotovoltaica mondiale è installata in Germania, ma dal fotovoltaico quel Paese ci ricava meno dello 0.5% dell’energia elettrica che consuma. Molti miliardi per nulla è il titolo di un recente articolo ove il quotidiano Die Zeit, riportando la notizia di uno studio del Rhineland-Westphalia Institute for Economic Research di Essen, così scrive: «Le installazioni di nuovi moduli fotovoltaici nel solo anno 2009 sono costati ai consumatori oltre 10 miliardi di euro. E questo per immettere sulla rete elettrica all’incirca lo 0.3% della domanda nazionale, praticamente nulla». ecc.ecc.
8”– Rinnovabili: Ortis, Senza Riforma Peseranno 20% Su Bollette ..arrivano soldi dall’Unione Europea e dal governo” ma ”il grosso sono soldi dei nostri concittadini che arrivano ogni bimestre dalle bollette”. ..Stiamo caricando le bollette con qualcosa come l’8% e se non si aggiusta il meccanismo rischiamo di arrivare al 2020 al 20%”.
Non di meno basta leggersi cosa dichiara la “CGIL“.. non credo di “PARTE”..“Va, inoltre, accolta – conclude Solari – la sollecitazione del presidente Ortis a rivedere il livello degli incentivi delle fonti rinnovabili a favore delle imprese, per diminuire la rendita oggi implicita, nel meccanismo del conto energia, che rischia di scaricarsi solo su famiglie e piccole e medie imprese”.
La “politica” lontana dalla gente quanto vicina alla mera finanza rapace, ci stà trascinando nel baratro.
Cutrofiano mi auguro possa divenire un punto di partenza per una più oculata politica energetica su bbasi scientifiche e meno ideologiche.
Qui i link per quanto sopra: http://www.pieroiannelli.com/?p=8
Cordialmente.
PIERO IANNELLI
pieroiannelli@gmail.com N.Cell:3398513962
Caro Piero, leggo la tua rassegna stampa in merito a Legambiente, fotovoltaico e rinnovabili e sono enormemente confusa.
Primo: sono, anzi ero socia del circolo Legambiente MI Ovest che si è sciolto, in seguito a violente polemiche con gli organismi regionali e nazionali
Secondo: sto per decidere se passare al fotovoltaico nella mia casa in campagna, ho già preso contatti etc. ma ora non so più che fare
Terzo: mi crolla il mito delle energie rinnovabili,che pensavo essere una valida alternativa al nucleare e all’idroelettrico, dall’impatto devastante sull’ambiente.
Mi saprai dare qualche lume?
Scusa il disturbo e buon anno
maria castiglioni