“I fatti di guerriglia urbana accaduti fuori e dentro lo stadio di Genova in occasione di Italia – Serbia pongono alcuni interrogativi in una serata da incubo che poco o nulla ha avuto a che fare con il calcio. La commistione tra politica e ultranazionalismo dei tifosi serbi ha mortificato le ragioni e i valori dello sport mettendo a rischio il sistema sicurezza. Ciò che è accaduto a Genova sarebbe potuto accadere in qualsiasi altro stadio italiano o europeo ed è per questo che va decisamente sanzionato”.
E’quanto afferma l’europarlamentare Salvatore Iacolino, a proposito degli scontri di ieri a Genova in occasione della partita di calcio Italia – Serbia, il quale ha presentato apposita interrogazione al Parlamento europeo sulla violenza, spinta da motivazioni politiche, nelle competizioni sportive.
“Fermo restando il sacrosanto diritto alla libera circolazione dei tifosi appare doveroso individuare ed applicare – con il concorso della Uefa, della Fifa e delle Federazioni nazionali – criteri che permettano di escludere tifosi o gruppi di tifosi in presenza di ragionevoli elementi che ne facciano ritenere la pericolosità. Ciò garantirebbe l’aumento degli standard di sicurezza del pubblico e degli stessi atleti, escludendo dalle manifestazioni sportive miserabili delinquenti che con lo sport non c’entrano nulla”, continua l’On Salvatore Iacolino.
“Appare quindi indispensabile – conclude l’europarlamentare siciliano – una maggiore cooperazione fra gli organismi richiamati ed i servizi degli Stati membri per prevenire il rischio concreto di trasformare una competizione sportiva in un evento surreale come quello di Genova. La violenza nello sport va contrastata con regole chiare e condivise sulle quali è opportuno attendersi un atto di indirizzo europeo”.