Dopo la sua approvazione, lo scorso 28 settembre, da parte del Consiglio comunale, il regolamento per gli acquisti verdi è stato pubblicato sul sito ufficiale del comune di Agrigento, il cui indirizzo è www.comune.agrigento.it, al collegamento della pagina iniziale denominato “GPPNET rete informativa sugli acquisti verdi”.
Detto provvedimento, formato da otto articoli, stabilisce la possibilità di “subordinare il principio di economicità a criteri ispirati a esigenze sociali, alla tutela dell’ambiente e della salute e alla promozione dello sviluppo sostenibile con l’obbligo, ogni qualvolta sia possibile, che gli uffici coprano il fabbisogno annuale di manufatti e beni con una quota di prodotti ottenuti da materiale riciclato nella misura non inferiore al 30% del fabbisogno”.
L’individuazione dei criteri ecologici, coma stabilito dal regolamento, dovrà guardare alle caratteristiche del prodotto/servizio lungo tutto il suo ciclo di vita. Per essere ritenuto ad impatto ambientale ridotto, un prodotto/servizio deve possedere almeno uno dei seguenti requisiti: ridurre l’utilizzo delle risorse naturali, ridurre le emissioni inquinanti in aria, acqua e suolo, ridurre i rischi per l’ambiente e per la salute umana, ridurre la produzione di rifiuti, avere una durata di vita più estesa rispetto alla media dei prodotti analoghi non certificati e potere essere riutilizzato in una o in più delle sue parti.
Tale nuovo regolamento comunale è stato adottato quasi in coincidenza con la “giornata nazionale degli acquisti verdi” (GPP Green Public Procurement) che si celebra l’8 ottobre e che a Cremona, presso la locale sede della Fiera, vede lo svolgimento di un forum internazionale degli acquisti verdi, al quale partecipa anche un rappresentante del Comune di Agrigento.
La rete informativa sugli acquisti pubblici verdi è un progetto finanziato dalla Commissione europea per favorire l’adozione di criteri ambientali nelle procedure d’acquisto della pubblica amministrazione con l’obiettivo di ridurre gli impatti ambientali delle attività della pubblica amministrazione stessa e promuovere le tecnologie ambientali.
7 ottobre 2010