Una vera rivolta quella del presidente della Provincia di Agrigento Eugenio D’Orsi, che grazie a un video clip messo in rete sui giornali online, ci mostra l’inconcludenza e l’incoerenza di molti esponenti politici in merito alla vicenda dell’aeroporto di Agrigento. Basta un video clip a dare la patente di eroe solitario, attento politico e uomo di grande coerenza e di sani principi? Leggendo quanto pubblicato su alcuni siti, sembrerebbe di sì. Forti critiche a colleghi giornalisti – dal direttore di quel giornale – che hanno avuto l’ardire di pubblicare come sia stata pagata una parcella di 30 mila euro ad un tecnico di alto spessore per uno studio accademico che dovrà effettuare e suggerimenti al “solerte collega” ad offrire gratuitamente la propria esperienza per realizzare lo studio in questione, così almeno la Provincia regionale risparmierebbe questo bel gruzzolo di euro o, ancora, lo stesso collega suggerisca al presidente una soluzione alternativa a costo zero così non si scandalizza più. Peccato che il video clip di cui sopra, venga messo in rete soltanto dopo l’invito da parte del presidente affinchè gli editori presentassero i preventivi indicando il costo dell’ “operazione video clip”. Ma come, mentre chi critica dovrebbe mettere a servizio la propria esperienza a titolo gratuito o proporre alternative a costo zero, chi difende dai “nemici della città” il presidente, si fa pagare? Ad avvalorare la teoria che coloro che criticano D’Orsi siano i “cattivi”, la “notizia” che “non ci sono soltanto dolcissimi cantalupi nel territorio dove dovrebbe sorgere la struttura; è stata anche scoperta qualche piantagione di marijuana e quindi, sarebbe un vero “peccato” se gli artigli di un trattore dovessero spazzare via questo ben di Dio da “sballo” per realizzare una volgarissima pista di atterraggio e di decollo“. benissimo, adesso abbiamo la certezza che chi non vuole o non s’impegna per la realizzazione dell’aeroporto lo fa sol perché appartiene a un importante cartello di narcotrafficanti che possiede le piantagioni della Colombia, Messico, e quellr di Licata… Beh, cosa si aspetta ad arrestare tutti? Il noto giornalista, si guarda bene dal parlare della coerenza di D’Orsi, né tantomeno lo fa lo stesso presidente della Provincia, che dopo essersi dichiarato contro la realizzazione del rigassificatore, è stato protagonista di una clamorosa retromarcia sottoposta al vaglio degli inquirenti. Né si può sorvolare sulle precedenti dimostrazioni di “grande coerenza” del presidente, allorquando sospendeva il monitoraggio della qualità dell’aria – proprio quando le centraline evidenziavano pericolosi sforamenti del PM10 -, per non sforare il patto di stabilità, ma in compenso procedeva ad assunzioni di personale esterno, concedeva incarichi e acquistava servizi. Tutti fatti, che hanno portato la Guardia di Finanza ad acquisire gli atti. “Che Dio benedica tutti, tranne D’Orsi, unico folle a volere l’aeroporto ad Agrigento”, conclude l’articolo del giornalista. Che Dio benedica tutti compreso D’Orsi, tranne chi – nonostante invitato a farlo – non ha presentato il preventivo per mettere in rete il video clip della Provincia, ma continua – a titolo gratuito – a mantenere sul proprio sito il filmato che mostra la grande coerenza del presidente D’Orsi, senza aver timore dell’arroganza dei “poteri che manovrano”. Da quale pulpito vien la predica, presidente D’Orsi?
Gian J. Morici