“Malgrado gli sforzi degli operatori e la buona volontà del personale impegnato l’attuale modello degli Ospedali psichiatrici giudiziari non è al passo coi tempi. Occorre andare nella direzione auspicata dalla legge 230 e dal DPCM dell’aprile 2008. L’intero sistema deve essere riorganizzato con il concorso essenziale della Regione, fin qui assente”.
Lo afferma l’europarlamentare e Vicepresidente della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento europeo, Salvatore Iacolino a margine del sopralluogo effettuato stamane presso l’Ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto (ME) con il Direttore dell’ospedale Nunziante Rosania per verificare e prendere atto delle reali condizioni di vivibilità degli internati e delle condizioni strutturali e igienico-sanitarie.
“Gli Opg ancora aperti – continua l’On Iacolino – sono strutture inadeguate a sostenere il percorso riabilitativo dei pazienti. Occorre procedere al recepimento della normativa nazionale che obbliga la Regione a programmi di reinserimento sociale nei confronti dei detenuti affetti da problemi psichiatrici anche attraverso rinnovate chance di lavoro per una efficace inclusione sociale. La Regione ha fin qui doppiamente fallito: non ha riorganizzato il sistema garantendo il diritto alla salute nei confronti del detenuto in condizione di normalità e non si è fatta carico del paziente psichiatrico detenuto negli Opg prevedendo percorsi di riabilitazione differenziati in ragione delle esigenze di salute di ciascun recluso”.
“Nei prossimi mesi – conclude l’europarlamentare siciliano – la Commissione Europea varerà un libro verde che contemplerà misure di sostegno e lavoro nei confronti di persone vulnerabili compresi i detenuti ed ex detenuti per assicurare interventi concreti e opportunità di lavoro nei confronti di queste categorie di persone”.