Non arrivano i fondi Fas e non partono i cantieri di lavoro. Sono i fondi per le cosiddette aree sottoutilizzate che ha come fonte di finanziamento la Legge finanziaria e come principali strumenti le Intese Istituzionali di programma e i relativi Accordi di Programma Quadro (APQ). Sono stabilite ogni anno dalla Legge Finanziaria e assegnate dal CIPE al fine di perseguire l’obiettivo del riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese. Ieri mattina nella sala della giunta comunale di palazzo dei Giganti si sono riuniti una quindici di Sindaci dei Comuni della Provincia per fare il punto sull’ennesima beffa che frena l’economia locale. Una’altra promessa non mantenuta dal governatore Lombardo e del governo Berlusconi quella dei fondi Fas. I decreti di finanziamento dovevano essere stati già firmati a febbraio ed i cantieri dovevano essere avviati nell’aprile dell’anno corrente. A Palermo sono fin troppo impegnati in rimpasti e ribaltoni, gli operai siciliani possono attendere. In tutta l’Isola dovevano partire 1357 cantieri. Una bocca d’ossigeno comunque importante e attesa da migliaia di lavoratori. Nel settore dell’edilizia invece i posti si continuano a perdere e l’economia non parte. I cantieri di lavoro vengono istituiti sulla base demografica. Ad Agrigento ben dieci sono quelli richiesti dal comune e in tutta provincia sono almeno trecento. Tutti gli uffici tecnici comunali della provincia agrigentina hanno presentato i progetti da tempo, ma molto probabilmente nessun cantiere aprirà quest’anno.
Elio Di Bella
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