ARNONE INNANZI ALLE TELECAMERE “PESCA E MANGIALE PATELLE A MARE NOSTRUM”
“Ieri, Giuseppe Arnone, ha ritenuto di fornire all’opinione pubblica siciliana tranciante prova che il mare di San Leone sta tornando ad essere il bellissimo mare di quarant’anni a dietro- recita il comunicato stampa del consigliere -, quand’era ricco di frutti di mare.
Ieri mattina, Arnone, ha registrato le immagini che si inviano a disposizione di televisioni e giornali, relative alla raccolta delle squisite patelle che crescono oggi sugli scogli del Mare Nustrum, al centro di San Leone. Per consentire riprese video, Arnone ha ottenuto la collaborazione dei Signori Carubia, del pontile Mediterraneo, che hanno messo a disposizione dell’iniziativa il migliore dei gommoni di cui dispongono.
Quindi, il gommone con l’operatore televisivo e Arnone, si è recato sugli sui scogli (di Mare Nostrum) , Arnone si è tuffato in acqua col coltello sa sub, ha prelevato le patelle e le ha degustate innanzi alla telecamera.
Arnone ha dichiarato : ” Sono assai gustose le patelle a Mare Nostrum” .
Ma ho pure gustato molto – afferma Arnone – l’aver potuto dimostrare l’imbecillità o mala fede di chi continua a sostenere che il mare di San Leone è inquinato.
Adesso questi imbecilli che tanto danno stanno facendo al turismo ed immagine della città, devono spiegare come sia possibile che cosi squisite patelle possano crescere in luoghi inquinati.
Le immagini della trasparenza dell’acqua parlano da sole, ancor più delle analisi eseguite per l’ottima qualità del mare“.
Dopo le abbondanti bevute di acqua marina, finalmente ci si può riempire lo stomaco…
Buon appetito!
PROVA NON VALIDA. OCCORREVA UN “PIANO SEQUENZA” CIOE’ UNA RIPRESA SENZA STACCHI. GLI AMICI CAMERAMAN CHE SONO ANCHE DEI BRAVISSIMI TECNICI CAPIRANNO MEGLIO. SOLO COSI’ LA “PROVA” SAREBBE STATA INCONFUTABILE. SE NAPOLI, DICE IL CARDINAL SEPE, E’ SENZA PANE E SPERANZA, AGRIGENTO CONTINUA A RIMANERE SENZA MARE E SPERANZA.
Illustre direttore ,La prego di consigliare al consigliere ARNONE .di mangiare le ” cozze allevate in acque inquinate scatenano infatti nell’organismo umano ogni genere di malattia” come asserisce un lettore in altro sito,solo cosi’ il nostro amico potra’ avere credibilita’.
Grazie dell’ospitalita’
giuseppe
e dopo aver preso una multa per il motorino che ne dite se la capitaneria elevasse verbale per aver navigato a meno di 300 metri dalla riva con un gommone a motore !!!
Con buona pace dei “portatori sani di negatività”, Agrigento ha certamente riavuto il suo mare (anche se c’è ancora parecchio da lavorare sul completamento della depurazione) e certamente non ha mai perso le proprie speranze. Anche se queste ultime spesso sono state riposte nelle persone meno indicate (v. ad es. i risultati elettorali alle politiche o alle regionali).
Pur rischiando il linciaggio per qualunquismo, direi che Napoli è “senza pane e senza speranza” anche grazie a un Vescovo laccato d’oro che il pane l’ha consumato tutto per sè e pure la speranza (di cavarsela), a sentire i suoi avvocati, è bella e sepolta… caro Direttore, ma con tutti i prelati che abbiamo per fare calzanti esempi religiosi, giusto Sepe dobbiamo utilizzare???
Esaminando le “diffidenze” sulla bontà tecnica del video, i “sapienti” consigli di biologia marina, le precisazioni centimetriche sulle corrette distanze da tenere dalla costa con un mezzo a motore, mi chiedo e vi chiedo se sia questo il modo più efficace di contraddire una notizia, un’affermazione ovvero di manifestare disappunto su un evento, su un’attività politica.
Se il mare di S. Leone, nell’estate 2010, fosse stato inquinato, le frequenti e costanti analisi ASP delle acque di balneazione lo avrebbero accertato, come avviene altrove e come è avvenuto pure ad Agrigento, nelle scorse stagioni. Si tratta di DATI NUMERICI, meno soggetti a interpretazione rispetto agli odierni “sapori di mare”. Anche se c’è chi è pronto a giurare che le patelle, da quelle parti, sono ritornate da alcuni mesi, mentre per anni non se n’era vista granchè traccia. E anche questi sarebbero dati… ma tant’è.
Sul mare e sull’inquinamento non va abbassata la guardia: Agrigento ha attraversato anni bui e non potrebbe sopportarne altri. Allo stesso tempo, se proprio dobbiamo far polemica, facciamola sui fatti e non sulle patelle…
Desidero replicare al commento del lettore “Leonardo Lo Gatto” (forse meglio identificabile come Pepè). Noi siamo pure disposti a “credere” alle vostre m…te, a patto che fate ufficialmente riconoscere a legambiente (Goletta verde) che è stata lei a raccontare m…te quando ha dichiarato il mare di San Leone INQUINATO. Purtroppo ci rimarrebbe sempre un dubbio (si fa per dire): chi ha più INTERESSE a raccontare m…..te?