Il sindaco di Agrigento Marco Zambuto è intervenuto a seguito delle recenti note apparse sui vari organi di informazione circa le finalità originarie del “Patto per il territorio”: “Mi preme sottolineare come tale “Patto” non è mai stato né potrà mai essere né un nuovo partito né un movimento in cerca di collocazione politica. Esso è invece un organismo di coordinamento che vuole mettere insieme amministratori locali, rappresentanti sindacali, aderenti all’associazionismo ambientalista, sociale e culturale, esponenti della società civile per difendere il territorio dalle distrazioni e dalle inadempienze dei governi nazionale e regionale. Il “Patto per il territorio” dovrà proporre ai poteri pubblici interventi concreti per la crescita economica, sociale e culturale delle nostre comunità. Il “Patto” però vuole avere oggi una connotazione nuova ed originale, rispetto alle varie iniziative del passato partendo dalla considerazione secondo la quale fino ad ora il meridionalismo propugnato in Sicilia e nel Sud del Paese è stato perdente perché “piagnucoloso” ed intriso di rivendicazionismo di maniera, pronto ad alimentare una spesa pubblica “sprecona” e clientelare. Tale meridionalismo di vecchio stampo ha alimentato il rafforzamento degli interessi del Nord facendo prosperare la Lega con il suo radicamento elettorale, non riuscendo a risolvere di fatto alcun problema. Oggi secondo il “Patto per il territorio” bisogna riprendere la politica del più grande Presidente della Regione cha ha avuto la Sicilia. Pier Santi Mattarella, prima di essere ucciso dalla mafia, propose alle forze politiche ed ai siciliani la “politica delle carte in regola”. Prima di qualsiasi rivendicazione nei confronti dello Stato – sosteneva in sostanza Mattarella – mettiamo le nostre carte a posto, evitiamo sprechi, clientele, nepotismo, corruzione, collusioni varie con i poteri mafiosi, dotiamoci di progetti credibili, concreti, seri e cantierabili, tagliamo tutto ciò che ha reso in Sicilia la spesa pubblica clientelare e nepotista, e poi contestiamo allo Stato le sue inadempienze, i suoi ritardi e le sue responsabilità. E questo quello che deve fare oggi il “Patto”per il territorio”: avviare con ogni ente pubblico una politica di risanamento e di lotta agli sprechi per proporre in positivo il rilancio degli interessi collettivi e comunitari. Il “Patto” dovrà lottare per spezzare l’isolamento del suo territorio e confrontarsi sulle grandi questioni viarie, portuali, aeroportuali, del lavoro, dei servizi essenziali, dei centri storici, perché la Sicilia con il Ponte sullo Stretto non abbia a conoscere una nuova era di sottosviluppo e di emarginazione, ma possa guardare, stringendo un nuovo patto di solidarietà e di collaborazione col Nord del Paese, al suo futuro in termini di speranza e di ottimismo”.
3 thoughts on “Zambuto su “Patto per il territorio””
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Troppe spiegazioni per fare passare una iniziativa senza senso, ma con scopi ben diversi da quelli ostentati a beneficio del popolo (excusatio non petita, accusatio manifesta). Con questo “Patto per il territorio” il sindaco Zambuto VORREBBE conseguire il raggiungimento di quegli obbiettivi che non è capace di raggiungere nel suo ruolo istituzionale di sindaco?? Se gli rimane un minimo di credibiltà e di “rossore”, ci faccia un piacere: non ci faccia rimpiangere ancora di più la figura di suo padre e si ritiri a vita privata !!!!!
cancia musica Marcu. Per una volta sei riuscito a prenderci in giro. Ci fai così ncretini da caderci di nuovo? Se non ti danno una sistemazione politica, è meglio che cominci a pensare seriamente di andare a lavorare. Vedrai, lavorare non è poi così brutto per come forse tu hai creduto per tanti anni…
Sono in perfetta sintonia con il lettore “agrigentino incazzato”:che vada a lavorare ,tanto ha vinto un concorso all’A.S.L,!!!
Grazie dell’ospitalita’
giuseppe