La situazione del verde pubblico agrigentino per certi versi è stato abbandonato al proprio destino, all’incuria, al maltempo ed alle aggressioni dell’uomo. Così qualche tempo fa l’assessore al ramo, ha dato la possibilità di adottare una aiuola a chiunque fosse interessato, in modo che i privati si prendessero cura del verde pubblico e mantenere a proprie spese il decoro della città.
Nobile iniziativa dell’amministrazione ed altrettanto per gli interessati, se non fosse per il fatto che questa iniziativa si può trasformare in business per quei privati o aziende che in questo modo, pubblicizzano le proprie attività.
Non è da meno la frazione di San Leone che è naturalmente appetita per tutte le attività che vogliono fare pubblicità “occulta” con appunto la scusa dell’adozione dell’aiuola.
Una decina di aiuole che dividono le carreggiate del lungomare sono state “adornate” dei cartelli di ringraziamento da parte dell’ amministrazioni, alle ditte che hanno adottato le aiuole. Ma di vedere sistemate le stesse neanche l’ombra…!!
Le aiuole continuano ad essere nello stesso stato pietoso di sempre, anzi forse di più.
Se è questo il risultato di un’adozione, forse è meglio riportare i “bimbi” all’orfanotrofio di provenienza, nella speranza che la prossima volta, chi pensa di adottare qualcosa abbia seriamente intenzione di prendersene cura.
Agrigento è anche questa: una città capace di far morire pure le iniziative più valide.