Agrigento 01 settembre 2010 – “Il duello fra i medici consumatosi a Messina nella sala parto rivela brutalmente una scarsa sensibilità dei contendenti che è sfociata nei comportamenti inconsulti. E’ davvero così malata la sanità siciliana ? O è un fatto che avrebbe potuto verificarsi in un ospedale di Bolzano o di Trieste? O, ancora, ciò che è accaduto è il segno inequivocabile di una società spenta e ripiegata su se stessa, rissosa ed orientata su facili guadagni che non mostra rispetto verso la persona? Sono interrogativi che molti di noi ripetono in questi giorni. E non è semplice darvi risposta”. E’quanto dichiara l’europarlamentare Salvatore Iacolino (Ppe – Pdl) a proposito della sconcertante lite tra due medici verificatasi nella sala parto del Policlinico di Messina. “La salute – continua l’On. Iacolino – è il bene prezioso per eccellenza ed il suo luogo di cura rimane, ancora oggi, prioritariamente l’ospedale. Non sempre vi è una giusta cultura della prevenzione e spesso è assente la continuità ospedale-territorio. Così può accadere che l’ambito ospedaliero non abbia piena conoscenza del percorso clinico-diagnostico seguito dal paziente e che il medico di fiducia di quest’ultimo non abbia titolo per stare, com’è accaduto, in sala parto al momento dell’evento nascita, benché sia il paziente a richiederne la presenza. Entrano allora in gioco meccanismi e prassi non scritti che regolano l’efficiente funzionamento della struttura. Che a Messina sono clamorosamente mancati per evidenti deficit organizzativi e di buon senso”. “Occorre ripensare – conclude l’eurodeputato – all’attività libero-professionale ( extramuraria e intramuraria) del dirigente medico del Servizio Sanitario Nazionale, inquadrandola con maggiore incisività fra le prestazioni che attribuiscono valore aggiunto al sistema pubblico e concreti ed ulteriori benefici al paziente”.
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