“Iniziero’ il lavoro da dove l’ha lasciato il prefetto Postiglione, e so che ha lasciato qui bellissini ricordi .Ho visto che Agrigento vuole essere, anzi è consapevole della sua ricchezza intellettuale e dalla lettura delle relazioni e dai colloqui che ho avuto col prefetto Postiglione vedo che è una terra che come società civile vuole partecipare all’attività dello Stato e questo ce lo dimostrano i protocolli che sono stati sottoscritti, protocolli che non sono stati solo parole ma seguiti con costanza e pazienza grazie al raccordo che è stato creato con la società civile ,con le istituzioni .”
L’esordio del nuovo Prefetto di Agrigento Francesca Ferrandino non poteva essere più felice di così al primo contatto con la stampa. “Ho incontrato già questa mattina-prosegue la Ferrandino- i dirigenti di area e i collaboratori, Ho avuto modo di constatare che è una squadra veramente dinamica”.
E sorprende tutti quando ,con divertita ironia , risponde al cronista che le fa notare come sia la prima donna prefetto di Agrigento:” Ebbene si, vi è capitata una strega, mi spiace per voi…” e subito dopo precisa come le “quote rosa” in Sicilia” siano una cosa straordinaria, su nove prefetti in Sicilia cinque sono donne…ma anche le donne devono meritarselo il posto che occupano e non soltanto perché sono donne…”
La dott. Ferrandino, 47 anni, napoletana di origine, proviene da Palermo dove ha esercitato la funzione di vice prefetto, è sposata,il marito abita e lavora in Toscana con un figlio di 18 anni che la raggiungono tutti i fine settimana, le piace moltissimo girare per la Sicilia e rivela di avere visitato l’isola molti anni fa in gita scolastica..”Da allora mi sono portata dietro l’immagine della valle dei Templi e l’altra sera sono ritornata a fare un giro per la città e i dintorni che trovo davvero magici. Quei templi di notte sembrano sospesi in aria….”
La prima reazione quando ha saputo di essere stata designata per Agrigento? “La Sicilia mi ha dato tanto e io credo di dovere molto alla Sicilia, quindi sono stata contenta …non sono parole di circostanza, lo dico davvero.”
E quando le vengono accennati i nostri soliti atavici problemi dall’acqua, all’aeroporto, alla sicurezza risponde che sarà “presente e non invadente , vicina alle amministrazioni e alla società civile con tutto il ruolo che la Prefettura svolge quotidianamente passo dopo passo, ai giovani soprattutto voglio dire di essere consapevoli della bellezza del loro territorio e di custodirlo e difenderlo…giovani che vorrò incontrare non appena farò il punto della situazione, non mancheranno le occasioni…”
“La disturberemo per farci sapere quello che fa- incalza un cronista. “Affatto, voi non disturbate e poi devo confessarvi che ho avuto dei grandi prefetti come maestri come Caruso, Roberto Sorge grandi uomini che avevano una marcia in più, da loro ho raccolto qualcosa e spero di essere degna dei loro insegnamenti”.
Diego Romeo
Forse la d.ssa Ferrandino non sa ancora che il suo “illustre” predecessore, l’ex prefetto Postigione, si è distinto ad Agrigento per la “diligenza” che ha messo nel promuovere il rigassificatore “Valle dei Templi” e che per questo motivo non ha lasciato un bel ricordo nell’altra agrigento, quella che ha gridato no al rigassificatore durante il referendum appositamente predisposto dal sindaco Marco Zambuto.
E credo che non abbia lasciato un bel ricordo neanche tra quella borghesia agrigentina con il cappello in mano che applaudì Postiglione alle cene sociali pagate dalla lobby dell’energia per promuovere l’ecomostro al confine con il nostro parco archeologico. Quella stessa borghesia, siamo certi, ha voltato le spalle a Postiglione appena partito, pronta a rivolgersi al potente nuovo arrivato, facendo attenzione a non abbandonare mai la loro posizione preferita: la schiena prona a 90 gradi.
Auguri al nuovo Prefetto per un ottimo lavoro.