Ennesimo comunicato stampa – tre o quattro al giorno – che il consigliere Arnone pretende che tutti gli pubblichino, come se anziché essere un qualsiasi consigliere di una miserabile città come Agrigento, si trattasse di una dichiarazione di guerra da parte del presidente degli Stati Uniti d’America.
Nota, quella di Arnone, che pubblichiamo, non perché obbligati o per esaudire preghiere, ma solo affinchè i lettori comprendano bene da quale parte provengano le bugie.
Premesso che, l’equivoco, se di equivoco si tratta, in merito alla presunta conferenza stampa tenutasi presso la sala stampa della Girgenti Acque, nasce da quanto comunicato dal consigliere con nota agli organi d’informazione, nella quale si leggeva come il Comune di Agrigento, tramite suddetta nota inviata a nome dell’intero Consiglio Comunale e del suo Presidente, dal consigliere comunale Giuseppe Arnone, portasse a conoscenza degli organi stampa che la proiezione della documentazione video relativa al funzionamento del pennello a mare dei “Padri Vocazionisti” si sarebbe svolta presso la sala stampa della società Girgenti Acque, nella giornata di venerdì 13 p.v., alle ore 16,00, specificando come l’occasione servisse a coinvolgere nell’iniziativa – “che è anche diretta a fornire una trasparente ed esauriente informazione” – i rappresentanti dei mass media.
Orbene, dall’odierno comunicato apprendiamo invece come l’iniziativa non fosse “diretta a fornire una trasparente ed esauriente informazione”, ma potesse rappresentare uno sposalizio durante il quale l’invitato non può chiedere allo sposo di poterlo sostituire in occasione della prima notte di nozze.
Ovviamente, ci si potrebbe chiedere di chi fosse il “matrimonio”. chi lo sposo; chi la sposa e chi i testimoni.
Quale il ruolo del Comune in questo sposalizio?
Sorvoliamo sul “regalo di nozze”, del quale abbiamo il filmato che a breve pubblicheremo sul sito, come pure non entriamo nel merito dello ius primae noctis, posto che non ci appassiona sbirciare dal buco della serratura, passando direttamente a fatti più concreti.
Anche durante la celebrazione di un matrimonio, il sacerdote invita i presenti, a muovere eventuali obiezioni “ora o mai più”.
Evidentemente per il consigliere, durante quel “matrimonio“, nessuno avrebbe dovuto muovere obiezioni.
Di Bella dunque, si sarebbe comportato in modo incivile, sconoscendo le regole del galateo e di una “funzione religiosa” molto, ma molto, particolare.
Né tantomeno può oggi il consigliere rievocare quanto riportato dalla nota stampa del Presidente del Consiglio, stante la quale “Nel reiterare l’invito agli organi di informazione, in considerazione del rilievo per la cittadinanza di questa iniziativa, specifico che l’incontro non avrà le caratteristiche di una conferenza stampa in relazione alle necessità logistiche e alla titolarità del sito che ospiterà i lavori.”Arnone ci ha infatti abituati a vederlo vestire i panni del sindaco, nonostante sia un semplice consigliere.
Non si stupisca dunque se Di Bella e altri giornalisti hanno tenuto conto della sua di nota e non di quella del Presidente del Consiglio.
Nota nella quale, va sottolineato, si precisasse come l’occasione servisse a coinvolgere nell’iniziativa – “che è anche diretta a fornire una trasparente ed esauriente informazione” – i rappresentanti dei mass media, senza fare menzione alcuna di matrimoni e battesimi.
Lasciamo perdere Arnone, che pure avrà le sue buone ragioni per officiare quel particolare rito, per affrontare gli aspetti seri della vicenda.
Il sindaco, gli assessori, i consiglieri, sono a conoscenza di presunte conferenze stampa, aventi come scopo la promozione dell’azienda che gestisce gli scarichi fognari della città di Agrigento?
Il sindaco, nella qualità di massima autorità sanitaria locale, è a conoscenza di quanto accade nella zona di mare prossima al pennello dei Padri Vocazionisti?
Il sindaco, ha verificato l’iter procedurale autorizzativo, grazie al quale è stato realizzato detto pennello?
Il sindaco, è in grado di citarci il decreto assessoriale dell’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana, con il quale si autorizzavano i lavori e lo sversamento in mare dei reflui fognari?
È in grado di dichiarare pubblicamente su quale numero della Gazzetta Ufficiale è stata pubblicata detta autorizzazione?
In attesa che altro Organi facciano chiarezza sull’intera vicenda, vi invitiamo a leggere il divertente compendio di castronerie inviato oggi a tutti gli organi stampa dal consigliere Arnone:IL “FASCISTA” ARNONE REPLICA ALLE BUGIE DEL GIORNALISTA DI BELLA.
Ovvero come l’invitato al trattenimento nuziale chiese allo sposo di poterlo sostituire durante la prima notte di nozze. O, ancora, come l’avventore del ristorante si portò le uova da casa pretendendo di cucinarle e invitare gli altri commensali alla degustazione…
Premetto che pure io sono di carne, e ritengo di aver diritto a qualche giorno di riposo. Questa è l’unica ragione per la quale sinora ho tardato a replicare alle menzogne, e uso questo sostantivo con molto dispiacere, diffuse da Elio Di Bella relativamente all’incontro tenutosi il 13 agosto a Girgenti Acque.
Di Bella, in quella sede, ha posto in essere un comportamento assolutamente scorretto, e anche poco civile.
E per dimostrare quello che dico, è sufficiente riportare un passaggio del comunicato a firma del presidente Callari che convocava l’incontro del 13 agosto presso Girgenti Acque, stabilendone regole e modalità. Mi si consenta una battuta spinta: tutti noi veniamo invitati ai matrimoni. Nell’invito si legge spesso che gli sposi saluteranno gli amici presso il ristorante tal dei tali.
Sarebbe una pretesa alquanto singolare quella di chi, invitato al trattenimento, pretende poi di appartarsi, da solo, con la sposa o, a seconda dei gusti, con lo sposo, per un saluto “fuori ordinanza”. O, ancora, se si viene invitati ad un battesimo, sarebbe abbastanza singolare chiedere che il battesimo del figlio di Caio si trasformi nella messa del trigesimo dello zio Sempronio. La convivenza, in democrazia, ha delle regole che devono essere rispettate.
Vediamo quali erano le regole date dal presidente Callari, perché concordate con Girgenti Acque.
Ha scritto Callari nella nota inviata a tutti gli organi di stampa, nota che ad ogni buon conto allego integralmente: “… confermo l’incontro di oggi venerdì 13, alle ore 16,00, presso la sede di Girgenti avrà le caratteristiche di una conferenza stampa in”
Acque, finalizzato alla proiezione del video subacqueo relativo alla realizzazione e al funzionamento del nuovo pennello a mare.
Nel reiterare l’invito agli organi di informazione, in considerazione del rilievo per la cittadinanza di questa iniziativa, specifico che l’incontro non relazione alle necessità logistiche e alla titolarità del sito che ospiterà i lavori.
L’iniziativa, appunto, verte sulla esibizione della documentazione comprovante lo stato di smaltimento dei reflui fognari.
Per sfortuna di Di Bella e dei suoi estimatori, l’iniziativa non era una conferenza stampa e doveva limitarsi all’esibizione dei documenti filmati di Girgenti Acque. E l’iniziativa aveva queste caratteristiche per la semplice ragione che, correttamente, Girgenti Acque ha richiesto di non essere parte di una polemica politica che agevolmente poteva accendersi anche semplicemente tra i consiglieri comunali presenti, oltre che con i giornalisti.
Di Bella, invece, non solo pretendeva di trasformare l’iniziativa in una polemica conferenza stampa (e sin lì la forzatura si è pure accettata ed infatti lo stesso giornalista ha potuto fare le sue domande, avviando pure un principio di litigio con l’amministratore Giuffrida, su un tema estraneo all’incontro), ma di mostrare un suo personalissimo video e incentrare sul suo video la conferenza stampa. La pretesa di sostituire i video di Girgenti Acque con i suoi, richiama alla mente, riprendendo i precedenti esempi, la richiesta del tizio, invitato al trattenimento, di sostituirsi allo sposo nella prima notte di nozze, quantomeno per alcune ore.
O, ancora, se vogliamo cambiare argomento, a nessuno di noi verrebbe in mente di recarsi in un ristorante portandosi ad esempio le uova da casa, e pretendere di sostituirsi al cuoco per cucinare le proprie uova e mangiarle comodamente seduto al tavolo del ristorante, invitando gli altri presenti a mangiarle, abbandonando i manicaretti ufficiali del cuoco.
Sono stato costretto a porre termine a queste poco sensate pretese di Di Bella per rispetto degli accordi intercorsi con Girgenti Acque. Ma, nel contempo, assicuravo Di Bella che avrei organizzato un incontro stampa tutto per lui, al Comune, per consentirgli di mostrare quel video e ottenere il mio pubblico commento.
Sennonché, si scopre un’altra barzelletta. Apparentemente, Di Bella vestiva i panni del cronista del Giornale di Sicilia e, coerentemente, in apparenza il video apparteneva al Giornale di Sicilia.
Apparentemente. Perché il giorno dopo, leggendo proprio il Giornale di Sicilia, si scopre che Di Bella vestiva i panni del portatore (sano?!?) di un video del consigliere Nello Hamel. Nello Hamel, che pure è segretario di un importante partito, presente in Parlamento, con un coordinamento provinciale che ogni volta che si riunisce provoca un ingorgo nei posteggi adiacenti, non ha trovato di meglio che affidare quel prezioso video al giornalista Di Bella. E Di Bella, nella migliore tradizione stalinista, agiva sotto l’occhio vigile di un giovane barbuto che assomigliava tanto, tanto, tanto, al figlio di Nello Hamel.
Questo il reale svolgimento dei fatti, assolutamente veritiero, che potrebbe non necessitare neppure di riscontri testimoniali, che comunque ci sono a bizzeffe.
Infine, una battuta sul fascismo. O quella del paragone tra me e il fascismo è una sonora idiozia, oppure la dozzina di giornalisti e operatori presenti all’iniziativa e che hanno preso le distanze da Di Bella, non citando neanche questa “carnevalata fuori stagione”, sono tutti in fez e camicia nera.
Agrigento, 19 agosto 2010
Il consigliere comunale del P.D.
Avv. Giuseppe Arnone
P.S. Non si è mai visto, comunque, né Mussolini, né mussoliniani, invitare gli antifascisti nei propri incontri, portarli in televisione, sottoporsi alle loro domande “senza rete”. Né tantomeno si è mai visto Mussolini organizzare – come volevo fare io – un apposito incontro con il più vivace dei giornalisti “antifascisti”
P.S.2. Se Di Bella vorrà, possiamo chiedere a una emittente televisiva di ospitare anche un confronto su questi temi della pulizia del mare. E, come proposta di un “fascista”, mi pare proprio un’apertura niente male…
P.S. 3. Prego tutti i siti che hanno pubblicato integralmente la nota di Di Bella (e in particolare quelli di G.J. Morici e di Franco Castaldo) di pubblicare la mia replica. Credo che gli altri siti non abbiano bisogno sollecitazione alcuna.
5 Responses to Arnone, il “matrimonio” e le “bugie” del giornalista Di Bella