Discusse due interrogazioni, nella seduta odierna del Consiglio Provinciale. Laprima, del cons. Daniele Camilleri ed altri (PD) sulla mancata stabilizzazione dei precari della Provincia di Agrigento, è stata illustrata dallo stesso cons. Camilleri che ha contestato “la politica degli annunci dell’Amministrazione Provinciale” e solidarizzato con i precari. Il Presidente della Provincia Eugenio D’Orsi ha rivendicato l’azione positiva dell’Amministrazione e il riguardo verso i precari. “Noi – ha detto D’Orsi – nonostante i vincoli stringenti per le assunzioni, non abbiamo alcun problema a stabilizzare i precari. Abbiamo rispettato la normativa del 2009 che prevedeva la possibilità di assumere i precari delle categorie A e B tramite prove selettive regolarmente espletate. Questo non solo nell’interesse dei precari ma anche dell’Amministrazione, avendo i cosiddetti precari acquisito una notevole professionalità. Il nostro era un programma serio, poi, come è noto, sono intervenuti la Regione, il Commissario dello Stato e in ultimo la Legge Finanziaria Nazionale con i relativi tagli. Tutto ciò ha reso impossibile agli Enti Locali la stabilizzazione vera e propria, ed è nota a tutti la battaglia politica in corso per far rivedere queste norme. E fortunatamente siamo riusciti a prorogare i contratti di altri tre mesi! In attesa della legge che convertirà il decreto 78/2010 e che contiene proposte di emendamento molto positive, reputo incomprensibili le accuse di cattiva politica o peggio di politica degli annunci. E, per concludere, riterrei già positiva una proroga di altri cinque anni dei contratti in attesa di un segnale positivo da parte dei governi nazionale e regionale”. Daniele Camilleri ha infine evidenziato come su oltre 22 mila persone si sia speculato per costruire facile consenso politico. “Bisogna evitare che le scelte del centrodestra ricadano sui più deboli” ha concluso.
Il Presidente D’Orsi ha risposto anche all’interrogazione del cons. Stefano Girasole ed altri (PD) sui contributi per l’anno 2010 per il servizio di vigilanza e salvataggio per le spiagge della provincia, servizio che secondo Girasole sarebbe partito in ritardo. “Ricordo – ha detto D’Orsi – che la Provincia interviene nella misura del 25 %, e se accoglierò senz’altro l’invito del cons. Girasole ad una maggiore sollecitudine, ricordo anche che abbiamo potenziato il relativo capitolo di spesa con 100 mila euro, e che nutriamo perplessità sui criteri di assunzione dei lavoratori. Noi pretendiamo la massima trasparenza e garanzia sugli stessi lavoratori che devono svolgere un servizio così delicato e importante per la comunità”.
Sul punto relativo ad un debito fuori bilancio (terza annualità progetto centro di accoglienza “San Calogero”) si è sviluppato un ampio dibattito. Dopo la lettura da parte del Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi di una nota della cooperativa che ha effettuato il servizio, è intervenuto il Direttore generale dr. Giuseppe Vella che ha ribadito come la proposta del Settore Servizi Sociali sia corredata di tutti i pareri tecnici. Nicola Testone (PdL) ha rilevato la mancanza di un parere legale esterno pro veritate richiesto dal Consiglio nelle precedenti sedute. Mario Lazzano (PdL) ha inizialmente chiesto il voto a scrutinio segreto, mentre Orazio Guarraci (PdL Sicilia) ha evidenziato come la nota della cooperativa costituisca una sostanziale diffida e che il problema va risolto una volta per tutte. “L’Amministrazione deve garantire la correttezza della procedura attraverso un parere legale esterno” ha detto Guarraci. Angelo Bennici (PdL) ha ipotizzato che il parere venga fornito dall’esperto dell’Amministrazione, avv. Girolamo Rubino, mentre secondo Salvatore Montaperto (UdC) il lavoro è stato effettivamente svolto e dunque il debito va approvato. Nino Spoto (RC) ha confermato di non voler votare i debiti pregressi e ha lasciato l’aula “perché la maggioranza ha i numeri per poterli approvare”. Daniele Camilleri (PD) ha evidenziato come il debito arrivi in consiglio provinciale ben 4 anni dopo, mentre Carmelo D’Angelo e Pellegrino Quartararo (PdL Sicilia), con toni diversi, hanno chiesto ulteriori chiarimenti. Secondo Roberto Gallo (La Destra) l’atto è legittimo, visto che ci sono i pareri, tuttavia meriterebbe un approfondimento. Lo stesso Gallo non ha condiviso l’atteggiamento dei consiglieri d’opposizione che hanno abbandonato l’aula.
Si è quindi passati al voto sulla proposta di rinvio del punto per approfondimenti, e a questo punto è mancato il numero legale, essendo presenti solo 17 consiglieri (numero minimo previsto 18), e cioè Tavormina, Gentile, Militello, Bennici, Buscemi, Carmelo D’Angelo, Roberto Gallo, Guarraci, Lazzano, Lo Leggio, Paci, Picone, Quartararo, Testone, Vinci, Giovanni D’Angelo e Montaperto, quest’ultimo unico a votare contro la proposta di rinvio del punto. La seduta quindi è stata rinviata di un’ora, ma all’appello successivo erano presenti solo 4 consiglieri, e cioè Montaperto, Buscemi, Bennici e Giovanni D’Angelo.
I lavori proseguiranno quindi domani 4 agosto sempre alle ore 18.00. All’ordine del giorno le relazioni semestrali del 2009 (I e II semestre) del Presidente della Provincia Eugenio D’Orsi, il regolamento per le adunanze e il funzionamento del consiglio provinciale e delle commissioni consiliari e la modifica del regolamento per l’assegnazione di fondi agli istituti di istruzione secondaria di pertinenza provinciale, i riconoscimenti di alcuni debiti fuori bilancio, la mozione del cons. Gioacchino Zarbo sulla strada di collegamento con la SS 640 e prolungamento via Portella di mare – Favara e la modifica del regolamento per la disciplina delle concessioni ed autorizzazioni e per l’applicazione del canone di occupazione di spazi ed aree pubbliche (COSAP).