Nel senso che tutto pare non debba mai arrivare ad una conclusione.
Decenni di problemi legati all’inquinamento del mare di San Leone, che non hanno mai trovato soluzione.
Lo scorso anno, fu il sindaco Zambuto ad inaugurare la fiction televisiva del mare in cui poter nuotare senza incappare in spiacevoli “incontri ravvicinati del cesso tipo”.
Un bel bagno dinanzi le telecamere secondo il sindaco sarebbe stato sufficiente a fugare i dubbi degli agrigentini sulla qualità delle acque.
Non fu così e nel bel mezzo di agosto avvenne il fuggi fuggi dei turisti che solo qualche giorno prima affollavano le spiagge agrigentine.
Non meno interessante lo spettacolo offerto alle telecamere dal consigliere Arnone nello sponsorizzare un mare da bere.
Peccato poi che Goletta Verde (Legambiente), abbia dato notizia di come il mare di San Leone fosse fortemente inquinato…
Sull’argomento torna Arnone, che invia un suo comunicato stampa:
Oggi, lunedì 26 luglio, il consigliere comunale del PD Giuseppe Arnone, durante la seduta del Consiglio Comunale, ha assunto l’iniziativa di sottoporre alla firma dei singoli consiglieri comunali la nota – petizione, con le seguenti richieste da rivolgersi a Girgenti Acque, al fine di richiedere al gestore del servizio idrico, le attività di seguito indicate.
a) di voler organizzare un sopralluogo, invitando l’intero Consiglio Comunale e l’intera Giunta Municipale, nonché gli organi di informazione, nei luoghi ove insisteva il pennello a mare e i relativi impianti di trattamento della Pubblica Sicurezza, per evidenziare se sia possibile o meno che da detto sito possano esservi scarichi abusivi;
b) di attivarsi, nei tempi più rapidi, per rimuovere le recinzioni di cantiere in lamiera che da via Nettuno, zona prospiciente lo stabilimento P.S., impediscono la visuale del mare, ponendo in essere una effettiva situazione di degrado, paesistico e non solo, di dette zone;
c) di organizzare, sempre con i consiglieri, la Giunta e gli organi di informazione, un sopralluogo sugli impianti e strutture che operano il trattamento depurativo di primo livello, a supporto del pennello a mare recentemente rinnovato (Padri Vocazionisti);
d) di organizzare, nei tempi più brevi, come più volte preannunziato, la proiezione della documentazione video subacquea finalizzata a comprovare l’eventuale stato di efficienza o meno dello smaltimento dei reflui fognari in detto impianto dei Padri Vocazionisti, documentazione della quale è stata più volte preannunziata l’esistenza.