Gentile direttore, leggo il bell’articolo di Agostino Spataro pubblicato ieri, Venerdì 23 Luglio, su Repubblica.
Leggo e condivido in pieno.
Mi sento rappresentata e mi indigno.
Ma scrivere e leggere non basta più.
Perchè uno scrive, altri leggono e tutto rimane fermo, fermissimo.
Anzi no.
Tutto scompare come si fosse scritto sulla sabbia.
E domani è un altro giorno che porterà altre informazioni degne di altre indignazioni.
Una girandola di informazioni che da le vertigini e nulla conclude.
Bisogna scrivere, leggere e ridiscendere in piazza.
La piazza come spazio per la scrittura e la lettura.
La piazza come spazio per l’indignazione.
La piazza è qui e ora.
La piazza coinvolge il nostro territorio e il nostro tempo.
Coinvolge le persone.
Persone che hanno un volto, un nome, un sorriso.
Persone che hanno parole.
E non l’anonima folla del web.
Lia Rocco
1 thought on “LETTERA AL DIRETTORE:l’anonima folla del web”
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Lia Rocco ha ragione