Analisi impietosa di una risposta che D’Orsi avrebbe fatto molto meglio a non dare:
D’Orsi: “La costituzione in giudizio della Provincia Regionale di Agrigento, risulta ininfluente ai fini del giudizio dinnanzi al TAR del Lazio. Lo stesso Giudizio, infatti, continua ad essere ancora pendente dinnanzi al Tribunale Amministrativo del Lazio, in virtù della costituzione degli altri enti che a suo tempo avevano già proposto ricorso”.
Stante a quanto riportato nelle memorie predisposte dall’avvocato e pronte per essere depositate al TAR-LAZIO, si evince chiaramente come la Provincia Regionale di Agrigento potesse risultare determinante ai fini del pronunciamento, per più di un motivo:
1) il Consiglio Provinciale di Agrigento nella seduta del 20/10/2009 approvava a maggioranza di voti la proposta di delibera del settore presidenza, avente ad oggetto l’ordine del giorno del consigliere provinciale Roberto Gallo che esprimeva contrarietà alla realizzazione del rigassificatore;
2) l’eccezione del Comune di Porto Empedocle è infondata – scrive l’avvocato Aiello -, poiché la Provincia Regionale di Agrigento, nel partecipare alla conferenza di servizi esprimeva attraverso l’Ass. Castellino, delegato dal presidente della Provincia, parere favorevole a condizione che la società Nuove Energie srl accogliesse tutte le misure compensative di cui alla lettera del 20 gennaio 2009.
D’Orsi: “In ogni caso la linea della Provincia Regionale di Agrigento,si uniforma alle linee programmatiche espresse dalla Presidenza della Regione in materia di sviluppo economico e di tutela del territorio la quale ritiene l’opera necessaria alla crescita dell’Isola”.
Il presidente, più che “uniformarsi” come egli stesso scrive, avrebbe dovuto tener conto del deliberato del Consiglio provinciale e dell’operato dell’assessore Castellino.
Ad una Provincia o Comune che sia, non serve un mero esecutore di ordini. Non esisterebbe alcuna autonomia da parte degli Enti Locali, né avrebbe senso mantenere un apparato che potrebbe funzionare tramite un solo commissario senza gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini.
D’Orsi: “Saremo comunque vigili sotto il profilo politico ed istituzionale per assicurare a tutti i cittadini il massimo rispetto delle norme a salvaguardia delle condizioni di vita ottimali”.
L’esser vigili, come D’Orsi afferma, significa far finta di non accorgersi delle violazioni di legge elencate nella Memoria di Costituzione predisposta dall’avvocato che aveva avuto mandato a rappresentare la Provincia?strano concetto della “vigilanza” ha il presidente allorquando, seppur consapevole delle violazioni di legge, si “uniforma” ai dettami imposti dall’alto. Forse, su questo punto, varrebbe la pena di far maggiore chiarezza.
D’Orsi: “Va inoltre precisato che la decisione di procedere alla revoca della costituzione in giudizio è stata adottata in ragione di una più attenta analisi degli interessi dell’Ente che non ha fatto ravvisare un concreto ed attuale interesse alla partecipazione al Giudizio” .
Evidentemente l’interesse per la collettività o lo stesso mero interesse economico in termini di “compensazioni”, previste per legge come ricordato nelle memorie dell’avvocato Aiello, pare poco “concreto” al Presidente D’orsi. Presidente, quali altri interessi “concreti” ha la Provincia nel favorire la realizzazione dell’impianto, rinunciando ad un risarcimento del danno – questo significa il termine compensazioni – che l’avvocato da lei nominato definisce “immane”?
Il Presidente D’Orsi ha quindi concluso rilevando di ” essere profondamente rammaricato del fatto che il giornalista Agostino Spataro non abbia ritenuto necessario ascoltare le ragioni delle proprie determinazioni prima di elaborare articoli che hanno più il sapore di “sentenze” che di “pezzi” giornalistici “.
Sentenze? Omissis!
Gian J. Morici
non bisogna abbandonare i cittadini agrigentini che non vogliono il rigassificatore
D’Orsi si uniforma alle “voglie” di Lombardo piuttosto che al deliberato del Consoglio Provinciale….siamo alla paranoia. Evidentemente spera, facendo il bravo ragazzo, che Lombardo gli rinnovi il mandato…… Con questi comportamenti l’unico mandato che potrebbe ottenere è quello…… ” DI ……. “.
Caro direttore, la vicenda D’Orsi tiene banco ma non posso non osservare il silenzio dell’ ASI anch’esso invitato a costituirsi all’udienza presso il TAR Lazio. E’ opportuno ricordare che lo statuto ASI prevede che dette aree sono destinate a piccole e medie industrie. Non mi pare che L’ENEL sia piccola o media. Ricordo pure che detta area non è dismessa come pare sia detto nel progetto trattasi di un riempimento nuovo ( e L’ASI dovrebbe evidenziare il fatto), realizzato a spese dei contribuenti con decine di vecchi miliardi, che verrà “dato” all’enel per parecchi decenni.. e non sò se le compensazioni equivalgano o meno ad un affitto di una vastissima area (pare circa 150000 mq) per un tempo molto lungo. Anche se il Presidente Catuara è stato, pare, destituito, ritengo altri debbano ottemperare agli obblighi dell’Ente.
Quanto sostenuto nel commento, è stato riportato nelle memorie dell’avvocato Aiello, il quale ha evidenziato anche molti altri aspetti, che per ragioni di spazio non abbiamo potuto riportare.
Anche questo aspetto, prova, se mai fosse stato necessario, come D’Orsi avesse il diritto-dovere – come scritto nelle memorie di Aiello – di costituirsi dinanzi al Tar.
D’ORSI prenda l’iniziativa e si scagli contro gli attuali deputati inetti che invece di portare sviluppo pprtano impianti che distruggeranno le coste.Il mare di Agrigento diventerà il Mare di Nessuno.