Presentata nel corso di una conferenza stampa l’iniziativa “giornata della liberazione dalla mafia”.
Ad illustrare l’iniziativa c’erano il Presidente della Provincia Eugenio D’Orsi, il Sindaco di Agrigento Marco Zambuto e il Sindaco di Campobello di Licata Michele Termini.
“La politica non può stare lontana dalle aspettative dei cittadini, ha detto il Presidente della Provincia Eugenio D’Orsi, che richiedono sicurezza, lavoro e serenità. Di comune accordo con il Sindaco di Agrigento Marco Zambuto ed il Sindaco di Cambobello di Licata Michele Termini abbiamo deciso di dedicare una giornata che abbiamo chiamato di liberazione, il 14 luglio, anche in sintonia con quello che è avvenuto qualche secolo fa con la presa della Bastiglia, a simboleggiare il fatto che questo territorio grazie agli ultimi successi che la magistratura e le forze dell’ordine hanno avuto, hanno chiaramente liberato la provincia da pericolosi latitanti che influenzavano e condizionavano la nostra vita. La manifestazione si svolgerà il quattordici Luglio, dalla chiesa di San Leone, dove sarà officiata una messa in suffragio delle vittime della mafia. Subito dopo partirà una fiaccolata nella quale chiederemo alla gente comune, ai parlamentari agrigentini, al Presidente della Regione, ai Sindaci della provincia di partecipare, a cui credo prenderanno parte pure i magistrati e le forze dell’ordine. Subito dopo questa marcia ci porteremo nel Piazzale Giglia, ex Aster, dove le istituzioni omaggeranno il Questore, le forze dell’ordine e i magistrati per il grande lavoro svolto. Per chiudere la giornata della liberazione si svolgerà un evento musicale che stiamo organizzando. Chiederemo all’Arcivescovo di officiare la santa Messa. Abbiamo invitato Don Luigi Ciotti, Presidente dell’Associazione Libera, uno dei simboli della lotta alla mafia.
Questo non vuole essere un evento in cui i rappresentanti delle istituzioni vorranno fare la passerella. Vi assicuro che è un atto di grande determinazione, soprattutto nel volere ribadire che la politica e la società civile sono a fianco di chi opera nella lotta alla criminalità organizzata”.
Il Sindaco di Agrigento ha ringraziato il Presidente D’Orsi per questa iniziativa che ha voluto assumere coinvolgendo tutti i comuni della provincia di Agrigento. “Oggi io e Michele Termini siamo qui a rappresentare tutti i comuni della provincia che parteciperanno all’iniziativa. Una manifestazione importante, perché a fronte di un messaggio e di una condizione che vedono la Sicilia e la provincia di Agrigento andare alla ribalta della cronaca nazionale per fatti negativi, questa iniziativa rappresenta proprio, per il suo messaggio culturale di liberazione della nostra terra dal fardello mafioso, un momento importante con la quale intendiamo mandare il messaggio che in questa terra si può crescere solamente se si radica la pianta della legalità e dell’ordinamento giuridico. Dobbiamo riuscire a far arrivare ai nostri concittadini questo messaggio. Oggi l’arresto di Falsone rappresenta veramente un momento di liberazione dai condizionamenti mafiosi”.
“Siamo nuovamente insieme – ha dichiarato Michele Termini – io, il Presidente della Provincia e il Sindaco di Agrigento, per fare battaglie in favore del riscatto della nostra provincia. Noi vogliamo finalmente affrancare questa territorio partendo dalle piccole cose. Siamo la provincia più povera d’Italia, ma non abbiamo riconosciuto questo ruolo e non ci vengono date le risorse per uscire da questa situazione”.
Illustre Direttore ecco come si vuole risolvere il problema della illegalita’ “Secondo il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini si tratta di un’ipotesi sconcertante. “Spero solo che l’emendamento che prevede il taglio delle tredicesime per le Forze dell’Ordine, assieme a quelle di molte altre categorie, sia solo un nuovo clamoroso refuso di questa maggioranza sulla manovra – ha detto – Sarebbe gravissimo colpire il simbolo della legalità e della sicurezza nel nostro Paese, già vessato da una situazione in cui è contingentata persino la benzina per le auto di pattuglia. Chi è incaricato di garantire la sicurezza dei cittadini ha già subito troppe umiliazioni negli ultimi anni. Ma se questa fosse davvero la volontà del governo, contrasteremo con ogni mezzo in Parlamento questa sconcertante iniziativa”.
Giuseppe