Grandangolo – il giornale di Agrigento diretto da Franco Castaldo – pubblica nel numero 26 in edicola domani, ancora una volta in esclusiva, tra le altre cose, le ultime novità sul blitz “White River” compiuto dai carabinieri sull’asse Cammarata, San Giovanni Gemini e Casteltermini. Sono cominciati i primi interrogatori e qualcuno già comincia a fare le prime ammissioni. Come è noto ad inizio di settimana, i Carabinieri di Cammarata hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip di Agrigento Stefano Zammuto, nei confronti di Serafino Tagliareni 33 anni di San Giovanni Gemini; Giovanni Alberto Tagliareni, 23 anni di Santo Stefano Quisquina; Vito Nazareno Guanà, 23 anni di a Mussomeli; Antonino La Vardera 31 anni di Palermo; Fulvio Vitrano 34 anni di Palermo; Domenico Macaluso, 23 anni di Santo Stefano Quisquina. Per Carmelina Popolo, 32 anni nata in Belgio ma residente a Casteltermini e Gregorio Magno 24 anni di Casteltermini è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di Casteltermini. In realtà, il provvedimento giudiziario contemplava complessivamente, undici richieste di cattura che riguardavano i sei poi arrestati ma anche Popolo e Magno, nonché tre minori: G. M. R.; M. L. T. e G. T. tutti residenti a Cammarata. Il Gip, per i minori si è dichiarato incompetente mandando il fascicolo che li riguarda al competente organo giudiziario palermitano. Anche per i due palermitani Fulvio Vitrano e Antonio La Vardera, pur se catturati, hanno uno strascico giudiziario anche davanti al Tribunale di Palermo per i fatti di spaccio compiuti nel capoluogo regionale. La vicenda viene spiegata compiutamente a pagina due. Un’intera pagina viene dedicata ai fatti di mafia con particolare attenzione alle vicende della mafia favarese e canicattinese dando contezza di tutti i fiancheggiatori di Giuseppe Falsone l’ex primula rossa di Campobello di Licata catturato mentre Grandangolo andava in stampa (sul sito www.grandangolo-online.it vengono raccontate tutte le vicende legate all’ex capo di Cosa Nostra con ampi ed esclusivi servizi fotografici)E poi l’intervistona. Questa volta Diego Romeo ha intervistato a tutto campo il Procuratore della Repubblica aggiunto di Agrigento, Ignazio Fonzo, complice il particolare momento storico (Ddl intercettazioni e manovra economica), e ci “consegna” un’immagine del magistrato al di fuori di ogni immaginario steccato. Parole nude e crude. Dirette. Intervista da leggere.