Proprio quando il Cardinale Sepe viene coinvolto ed indagato per corruzione da parte del procuratore di Perugia, in merito alla sua attività quando era a capo della Congregazione Propaganda Fide tra il 2001 e il 2006, sul sito ufficiale del Vaticano, compare un link per poter accedere all’Archivio storico della Congregazione.
Sarà certamente un caso se avviene solo ora, visto che l’iniziativa volta a facilitare l’accesso ai tanti ricercatori che ne fanno richiesta – così come precisato da fonti Vaticane -, era allo studio da mesi.
Tutto quindi finalizzato a rendere più fruibile e trasparente l’archivio della Congregazione.
Del resto, non potrebbe essere diversamente e solo i malpensanti potrebbero ipotizzare che sia in atto un tentativo di maquillage per restaurare un’immagine che giorno dopo giorno viene distrutta dai fatti di cronaca che riguardano molti esponenti della chiesa cattolica.
Potrebbe anche essere l’occasione buona per il Vaticano, di far chiarezza, oltre che sui fatti di pedofilia e corruzione, anche sul carrozzone culturale Arcus, che seppur di proprietà dello Stato italiano, finanzia le istituzioni vaticane ed è stato già oggetto di attenzioni – poco gradite, stando ai risultati – da parte dei media.
Come hanno infatti dimostrato Le Iene, con un servizio in merito ad una pinacoteca – della quale pare non esserci traccia all’interno del palazzo di Propaganda Fide – che è stata finanziata dalla Arcus con 2.500.000 euro degli italiani.
Il comportamento dei dipendenti del Vaticano nei confronti dei giornalisti, in quella circostanza, sembrò tutt’altro che improntato alla tolleranza ed agli altri insegnamenti cristiani.
Il Vaticano, saprà certamente approfittare dell’occasione, per dissipare ogni dubbio che possa minimamente velare l’operato dei religiosi, rendendo di pubblico dominio, ciò che solo nel mese di marzo, quando Le Iene hanno messo in onda il filmato, si è voluto arrogantemente celare.
Questo, unitamente alla rivelazione di tanti altri segreti che poco hanno a che vedere con la fede, potrebbe finire con il convincere anche atei ed agnostici sull’esistenza dei miracoli.