Il timore esiste, tant’è che lo stesso Berlusconi non ha voluto metterci la faccia.
Il sottosegretario Augello, afferma che è innegabile che il testo uscito dal Senato, pure opportunamente modificato, contiene ancora alcune criticità. Il rischio è che possa essere respinto dalla Consulta e dal Quirinale.
Il ministro Alfano, più volte definito ministro d’ingiustizia, forse, più correttamente alla luce di quanto accaduto al lodo che porta il suo nome e ad analoghe iniziative, potrebbe chiedere in un prossimo governo il dicastero alle “Incostituzionalità”.
Quello che appare evidente, è il fatto che se anche questa volta andasse buca per il ministro agrigentino, qualche problema con il premier potrebbe anche nascere.
Non bisogna infatti dimenticare che lo stesso Berlusconi lo ha avvisato in passato che molti sarebbero disposti a prendere il suo posto.