Il Piano Territoriale Provinciale (P.T.P.), illustrato al Consiglio Provinciale dal direttore del settore ambiente e territorio ing. Bernardo Barone, è uno strumento di pianificazione generale della Provincia Regionale. Si tratta di uno strumento sovraordinato al Programma delle Opere Pubbliche che la Provincia deve realizzare nel proprio territorio così come è indicato in maniera inequivocabile dalla legge regionale n. 9 del 1986 che istituì le Province Regionali siciliane.
Il Piano ha pertanto effetti diretti e prescrittivi nel territorio ed una volta che verrà approvato costituirà una variante a tutti i Piani Regolatori Generali dei Comuni interessati e pertanto consente di superare i passaggi amministrativi connessi alla conformità ai Piani urbanistici locali degli interventi programmati. Assume quindi il ruolo di strumento operativo che disegna la rete infrastrutturale e individua aree per la realizzazione delle opere e degli impianti di interesse sovra comunale.
L’incarico venne assegnato, dopo la deliberazione della Giunta Provinciale del 28 ottobre 1998, il 17 dicembre dello stesso anno ad un pool di professionisti guidati dal prof. Nicola Giuliano Leone, capofila di un gruppo di progettisti composto dal prof. Ing. Gustavo Cecchini, dal prof. Ing. Ferdinando Corriere, dal prof. Arch. Maurizio Carta, dall’arch. Antonio Liga e dall’arch. Giacomo Sorce.
Il Consiglio Provinciale il 19 ottobre del 2001 approvava il Rapporto Preliminare del Piano e veniva quindi disposta l’esecuzione del progetto di massima.
Nello schema di massima veniva quindi inserito l’aeroporto di Agrigento da realizzarsi nella piana di Licata. Al riguardo il prof. Nicola Giuliano Leone prendendo atto dell’ipotesi infrastrutturale dell’aeroporto ha espresso il parere che “… la nuova localizzazione è confacente agli indirizzi di piano già espressi nella sede di formazione dello Schema di Massima del Ptp” ed ha fatto presente che “ la visualizzazione della nuova localizzazione sulle tavole del Piano verrà condotta, come per prassi, negli elaborati di Piano assieme alle altre modifiche che verranno determinate in sede di espressione del parere relativo da parte del Consiglio Provinciale”.
Il progetto di massima del piano. Pertanto, dovrà contenere una relazione generale analitica dello stato di fatto, riferito ai diversi contenuti del Piano, alla popolazione residente, ai servizi ed attrezzature di interesse generale, all’ambiente fisico, alla storia, all’economia, al traffico ed alle comunicazione. Inoltre verrà elaborata una relazione sui principali problemi consequenziali all’analisi dello stato di fatto, la determinazione del fabbisogno rispetto agli obiettivi di piano e le soluzioni dei problemi riferiti ad un arco temporale non superiore al decennio.
In particolare la relazione generale analitica dello stato di fatto sviluppa una analisi del dominio culturale e naturale, dei servizi, dei trasporti, la schedatura della programmazione negoziata e delle politiche comunitarie e le trasformazioni in atto sul territorio.