Prima della breve pausa di Ferragosto, il parlamentare agrigentino del Pd Antonino Moscatt ha presentato un’interpellanza per la tutela dei diritti dei disabili e contro l’aumento dei costi per la proporzione di ricorsi in materia di insegnanti di sostegno, ed affinché misure idonee assicurino agli alunni disabili l’assegnazione di un numero adeguato di ore di sostegno garantendo la possibilità, per le famiglie con soggetti disabili, di rivolgersi nel caso di lesione dei propri diritti, ai Tribunali amministrativi senza dovere sostenere gravosissimi costi.
L’interpellanza urgente è stata sottoscritta da ben 35 parlamentari che ne hanno sposato i contenuti.
I ricorsi proposti dai genitori degli alunni diversamente abili, per ottenere la nomina di un insegnante di sostegno ai sensi della legge 5 febbraio 1992 n. 104, sono stati assoggettati al pagamento del contributo unificato nella misura ordinaria sin dall’istituzione di questo tributo, avvenuta con il d.P.R. del 30 maggio 2002, recante il testo unico sulle spese di giustizia.
L’interpellanza di Moscatt apprezzata e sostenuta dall’Associazione “Nuove Ali” di Agrigento e dall’Associazione polisportiva dilettantistica “Magica” di Sciacca è stata presentata perché a circa un mese di distanza dall’inizio dell’anno scolastico, non risulta adottata alcuna soluzione in grado di risolvere in grave problema della mancata assegnazione agli studenti disabili di un numero adeguato di insegnanti di sostegno ed a seguito dell’azione del Segretariato generale della giustizia amministrativa che, adeguandosi alle disposizioni impartitegli dall’Agenzia delle Entrate, ha invitato con propria circolare alle segreterie dei tribunali amministrativi regionali a pretendere, nel caso di proposizione di ricorsi in materia di insegnanti di sostegno, un contributo unificato di ben 650 euro.
In particolare tale circolare del Segretariato generale della giustizia amministrativa rende certamente assai più difficile, per i genitori di soggetti disabili, rivolgersi agli organi di giustizia giacché nell’attuale momento di profonda crisi economica risulta notevolmente gravoso affrontare un costo di ben 650 euro per il contributo unificato. Tanto, specie per le famiglie di soggetti disabili che già vivono situazioni di particolare difficoltà economico sociale legate alla disabilità.
Con l’interpellanza è stato chiesto quali iniziative di competenza il Ministro dell’Istruzione intenda intraprendere per garantire agli alunni disabili, già dal mese di settembre 2013, l’assegnazione di un numero adeguato di ore di sostegno; e se il Governo intenda intervenire per porre immediatamente fine (ed in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico) alla richiesta da parte delle segreterie dei tribunali amministrativi del contributo unificato per i ricorsi in materia di sostegno.
“Le famiglie – ha affermato la Vicepresidente di ‘Nuove Ali’ Giovanna Librici – rischiano di trovarsi già da settembre, nella frustrante situazione di dover ricorrere all’autorità giudiziaria per vedere riconosciuto un diritto fondamentale dei propri figli disabili, ma anche di fronte alla beffa di dovere sostenere per avviare il contenzioso gravosissimi costi. Ecco perché auspichiamo che con l’interpellanza dell’Onorevole Moscatt ed il suo impegno su queste tematiche qualcosa in meglio possa cambiare”.