In provincia di Agrigento il problema dei precari rimane una miccia accesa. Si susseguono infatti le proteste dei lavoratori, a fronte di una classe politica regionale che prosegue con il triste spettacolo della nomina di consulenti esterni. A pochi giorni dalle elezioni, incurante del legittimo malumore dei lavoratori, il governatore dimissionario, continua ad elargire favori.
La rabbia dei lavoratori, come quelli dell’Esa di Agrigento che non percepiscono lo stipendio da tre mesi, è sfociata nel corso di alcuni incontri tenuti dal candidato all’Ars Lillo Firetto nella giornata di ieri. Intervenendo in merito alla vicenda, prima a Favara e poi a Casteltermini, Firetto ha così commentato:
“Non è possibile assistere al paradosso di chi percepisce stipendi faraonici e chi non riesce a sbarcare il lunario e rischia di perdere il lavoro. Il nuovo Governo deve aprire un dialogo e un’azione comune tra tutti i soggetti che sono stati colpiti dalla crisi economica e che rischiano sempre più spesso di rimanere isolati. L’obiettivo è stabilizzare i precari, fondamentali per il funzionamento delle macchine amministrative. Per evitare la paralisi degli uffici comunali ci sono diverse strade percorribili che la classe politica ha il dovere di verificate con urgenza e con determinazione.”
Non meno preoccupante la vicenda dei Forestali della Regione Sicilia, i cui stipendi di agosto e settembre sono stati sbloccati soltanto qualche giorno fa. Una soluzione tampone che non risolve in via definitiva la vertenza.