Montreal (Canada) – 11 persone arrestate ieri con l’accusa di traffico illegale di stupefacenti.
Obiettivo dei poliziotti, un traffico di droga che potrebbe essere alla base degli attentati incendiari in danno di parecchi locali pubblici di Montreal.
La polizia ha dichiarato che i 19 incendi dolosi recenti sarebbero collegati a scontri fra i gruppi italiani della mafia che tentano di controllare il territorio.
Il comandante Mario Lamothe ha detto ai reporter che i locali andati a fuoco erano centri di commercio di droghe illegali.
La polizia dovrà ora aspettare per vedere se l’operazione condotta contro il traffico stupefacenti fermerà la lunga scia di attentati incendiari e dinamitardi.
Nessuno degli undici arrestati è comunque accusato per gli incendi dolosi, ma solo di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti.
Secondo le forze dell’ordine, l’escaletion di attentati, andrebbe attribuita all’azione intimidatoria di spacciatori che vorrebbero prendere il controllo dei traffici illegali in una zona che fino a poco tempo fa è sempre stata controllata dal clan Rizzuto.
Lo scopo degli attentati incendiari, è quello di intimidire, non di uccidere. Sono messaggi…
Con la ‘Sesta Famiglia’ in declino, non sono pochi i gruppi criminali che pensano di poter rimpiazzare il clan Rizzuto e i Cuntrera.
La maggior parte degli arrestati, potrebbe comparire già oggi in tribunale, per rispondere dell’accusa di spaccio di droga.
Secondo fonti di polizia il bar dove sono stati effettuati ieri gli arresti, apparterrebbe ad un uomo i cui parenti sarebbero legati alla mafia italiana e gestirebbero il traffico di droga.
Il commercio di stupefacenti all’interno del bar, avrebbe fruttato al gruppo circa 70mila dollari la settimana.