16 Aprile 2024
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3 thoughts on “Le papille gustative del consigliere Arnone

  1. Quando la politica vuole occupare tutti gli spazi,c’è il rischio dell’eccesso.

  2. L’avvocato Arnone pretende di purificare l’acqua del mare di S. Leone con i proclami e conferenze stampa, ma i fatti lo sconfessano immediatamente, nuova rottura, con perdita di liquami vicino al porto e con mare in bonaccia, manca pure la scusa delle mareggiate.

    Per stabilire se il mare di San Leone è fruibile bisogna effettuare prelievi giornalieri sera e mattina dell’acqua e farla analizzare da strutture pubbliche, solo ad esito negativo possiamo affermare che il mare non è inquinato.

    E non scarichiamo la responsabilità dell’inquinamento sugli allacci abusivi, perché io vorrei capire per quale ragione i villini che stanno sul lungomare o sul viale delle Dune, devono scaricare a mare, quando a pochi metri passa la condotta fognaria!! Questo lo vorrei spiegato!!!.

    Ed ammesso che qualcuno riesca a scaricare, non può certo inquinare un intero litorale, la bella scoperta della fogna a cielo aperto davanti il ragno d’oro, che l’avvocato Arnone in TV, disgustato guardando quel rigagnolo, ha tuonato contro questi scarichi abusivi, forse ha dimenticato il vallone Donna Cristina, gli agrigentini no!!, quello scarico a cielo aperto è sempre esistito, forse è nato prima delle abitazioni.

    Ma i pennelli, questi benedetti pennelli a mare, Arnone afferma che sono legali e scaricano liquami a tre chilometri dalla costa e cioè a circa un miglio e 65 dalla costa, questo dato e da verificare con il GPS. Lei avvocato parla del pennello “”che smaltisce liquidi fognari regolarmente trattati”” cosa vuol dire, perché non lo spiega ai cittadini di Agrigento che vuol dire regolarmente trattati. Le acque reflue diventano riciclabili, cioè possono essere rimesse nel mare o fiumi, dopo un trattamento di 6 lunghi cicli che sono; 1 grigliatura, triturazione, di sabbiatura, disoleatura, sedimentazione primaria; 2 trattamento anossica per il rilascio del fosforo; 3 trattamento anossica di denitrificazione; 4 trattamento di areazione; 5 trattamento di sedimentazione con produzione di fanghi; 6 trattamento di disinfezione per abbattere i batteri con tecnica di clorazione o ozonizzazione, tutti questi passaggi si realizzano in grande vasche, l’ultimo passaggio è il più importante perché rende l’acqua riciclabile.
    Ma l’acqua che lei, il comune di Agrigento e Girgenti Acque scarica nel mar Mediterraneo ed in particolare a S. Leone ha queste caratteristiche!!!, o si limita solo al trattamento primario o meccanico dove le acque nere vengono filtrate da griglie, per fermare reflui di una certa consistenza come cartoni, pannoloni, sacchetti di plastica ecc, ecc, ma questi oggetti caro avvocato inquinano solo la vista, gli elementi che fanno male alla salute dei cittadini, non sono i pannoloni, ma sono i batteri, quali i coliformi fecali, stafilococchi, streptococchi, salmonella ecc ecc, dalle dimensioni di 0,5 milionesimi di millimetri, e stia certo che passano attraverso tutti i filtri che vuole, per cui anche se l’occhio umano vede l’acqua del mare limpida e cristallina, ciò non toglie che potrebbe essere altamente inquinata, bisogna fare prelievi ed analisi, ed ancora analisi di laboratorio, sera e mattina, e non interviste in TV e lettere ai giornali, quelli, stia certo non preserveranno gli agrigentini dal prendersi una bella infezione.

    Si può affermare che il comune di Agrigento con lo scarico a mare di acque reflue non riciclabili, contribuisce fattivamente all’inquinamento del mediterraneo.

    Grazie dell’ospitalità Sergio

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