Alle tante problematiche relative all’immigrazione che i lampedusani devono quotidianamente affrontare, si aggiunge la beffadi un’informazione poco attenta che finisce con il causare ulteriori danni ad un’isola che vive di turismo e i cui abitanti sono stanchi di subire le conseguenze dell’incapacità politica nella gestione del fenomeno.
E’ questo il caso della signora Paola La Rosa, la quale, come tutti gli abitanti dell’isola, finisce con il dovere subire i danni da parte di chi con poca accortezza diffonde notizie che danneggiano l’immagine turistica di Lampedusa.
Questa la nota pubblicata oggi dalla signora La Rosa sulla sua pagina Facebook, inviata dal suo legale, Avv. Alessandra Ballerini, al direttore del TG LA7:
Formulo la presente in nome e per conto dei signori Paola La Rosa e Carmelo Gatani, in qualità di titolari e gestori del B&B “Calapisana” situato sull’isola di Lampedusa, i quali nel conferirmi mandato, mi riferiscono quanto segue.
In data 10 maggio i miei assistiti seguivano l’edizione serale ( ore 20:00) del Telegiornale de LA7 che presentava, tra i servizi relativi ad altre notizie, un servizio relativo all’immigrazione e che avrebbe dovuto fornire informazioni in merito allo stato di avanzamento delle trattative in Europa per decidere politiche comuni di accoglienza dei migranti.
Il servizio (del quale non è stato possibile individuare il redattore), rappresentava una situazione di estrema emergenza e gravità sull’isola di Lampedusa, asseritamente caratterizzata dalla presenza di migranti, costretti a dormire in capanne di fortuna, allestite con materiali di recupero (cartone e plastica), il tutto accompagnato da un filmato che mostrava centinaia di uomini e donne accampati in condizioni di estrema precarietà, in varie zone dell’isola.
In questa sede i miei assistiti tengono a precisare che, le immagini di cui sopra, si riferiscono ai primi mesi dell’anno 2011, durante la cosidetta “primavera araba” quando – per scelte politiche aberranti – ben oltre 6000 migranti tunisini furono di fatto abbandonati sull’isola, per oltre due mesi, senza un riparo o altra assistenza al di fuori della mera somministrazione di tre pasti giornalieri.
Poichè la stagione estiva è alle porte, non vi è dubbio che il servizio trasmesso dal Vostro Telegiornale abbia cagionato in via generale un sicuro danno di immagine all’isola di Lampedusa la cui economia com’è noto, si basa fondamentalmente sul turismo e non vi è dubbio alcuno in merito alla gravità del danno che i miei assistiti, in quanto titolari e gestori del B&B sull’isola di Lampedusa, potrebbero patire nel caso in cui il Tg La 7 non provveda con assoluta tempestività ad effettuare le necessarie rettifiche (innanzitutto segnalando che le immagini del servizio in questione sono di repertorio, riferendosi ai primi mesi dell’anno 2011).
Con la presente sono pertanto ad intimarVi di provvedere con assoluta urgenza alla rettifica del servizio andato in onda, in data 10 maggio 2015, in occasione dell’edizione serale (ore 20,00) del Tg. La 7, evidenziando che le immagini trasmesse si riferiscono a fatti accaduti nell’anno 2011 e che non costituiscono pertanto specchio della attuale situazione sull’isola di Lampedusa ove, sebbene il Centro di Prima Accoglienza “ospiti” al momento un numero di persone superiore a quello per cui è stato realizzato (non provvedendosi ai dovuti trasferimenti, argomento al quale il Tg di ieri non faceva alcun cenno), la situazione non riveste certamente alcun carattere di emergenza o gravità.
Con riserva di per il risarcimento dei danni patiti e patiendi dai miei assistiti in ragione diquanto sopra.
Devo avvertirVi che, in caso mancato immediato riscontro da parte Vostra, sarò costretta ad adire, senza indugio, le sedi meglio viste ai fini della tutela dei miei assistiti.
Valga la presente ad ogni fine ed effetto di legge, quale formale atto di messa in mora.
Distinti saluti
Avv. Alessandra Ballerini