“Ad un mese dalla strage di Lampedusa, la commissione europea e gli Stati membri non hanno messo in campo azioni concrete per fronteggiare l’emergenza, tutt’altro che conclusa, degli sbarchi nel canale di Sicilia”. A dirlo è l’europarlamentare del Ppe, Salvatore Iacolino, vicepresidente della commissione per le Libertà civili, la Giustizia e gli Affari interni, che oggi alle 17,30, a Castronovo (Palermo), parteciperà ad una messa in suffragio delle vittime di Lampedusa, voluta dall’amministrazione comunale.
“Eccetto la Slovenia che sta collaborando con l’Italia nell’operazione ‘Mare Nostrum’ – aggiunge Iacolino – il salvataggio e l’accoglienza dei migranti è tutto sulle spalle degli Stati membri rivieraschi. La task-force formata da Commissione europea, Europol, Frontex, Servizio per l’azione esterna dell’Ue esiste solo sulla carta. Mancano infatti mezzi, energie e risorse economiche. Così come è stata finora disattesa la risoluzione congiunta approvata dal Parlamento europeo in materia d’immigrazione”.
“La politica degli annunci – conclude Iacolino – deve lasciare spazio ai fatti, altrimenti un pezzo d’Europa sarà sempre più lontana dal popolo europeo”.