Incursione dei “ladri di ferro” alla stazione di Porto Empedocle C.le: trafugati numerosi tombini di ferro, un cancelletto, un lampione risalente agli anni 40/50 del secolo scorso e altri oggetti in ghisa. A fare l’amara scoperta sono stati i soci dell’associazione Ferrovie Kaos che, in collaborazione con Rete Ferroviaria Italiana gestisce alcuni locali della stazione ferroviaria, meta di numerosi visitatori da ogni parte d’Italia.
I ladri, dopo aver scavalcato il muro di cinta hanno arraffato tutto quello che hanno potuto: hanno scassinato anche il portone in alluminio della sala d’attesa viaggiatori prelevando due storiche tabelle in uso nella cessata linea per Castelvetrano, un campione di binario a scartamento ridotto esposto per fini museali, una chiave di armamento e altri oggetti storici faticosamente raccolti dall’associazione Ferrovie Kaos in questi anni. Immediato è scattato l’allarme alla Polizia Ferroviaria di Agrigento e agli uffici di RFI competenti.
“Siamo profondamente amareggiati – si legge in una nota ufficiale dell’associazione Ferrovie Kaos – per questo atto vile, compiuto sicuramente da ignoranti (oltre che, ovviamente, delinquenti) che magari intendono vedere per pochi centesimi di euro oggetti ferroviari che, con grande sforzo, siamo riusciti a raccogliere negli anni attraverso donazioni e acquisti effettuati in tutta Italia, senza capire l’effettivo valore storico dei beni trafugati. Nonostante il continuo presenziamento dell’impianto da parte dei nostri soci, finalizzato proprio a scongiurare episodi del genere, i soliti incivili sono riusciti a causare notevoli danni economici e morali a danno della nostra associazione”.
“Lanciamo un duplice appello: il primo a chi acquista il ferro in provincia di Agrigento, nella speranza che, almeno, possano essere recuperati gli oggetti storici come le tabelle gialle ed altri attrezzi ferroviari; il secondo al mondo imprenditoriale locale, affinchè possa aiutare Ferrovie Kaos ad acquistare un impianto di videosorveglianza efficiente che ci consenta di monitorare l’area ferroviaria empedoclina”, conclude la nota di Ferrovie Kaos.