Per dovere di cronaca, pubblichiamo il comunicato stampa del sig. Giuseppe Arnone, in replica alla conferenza tenuta martedì scorso dall’esponente di Italia dei Valori, avente per oggetto la qualità delle acque del mare di San Leone (clicca qui).
È bene ricordare, come per Arnone i metodi scientifici di controllo e analisi delle acque marine, si racchiudano essenzialmente in: 1) Analisi papillo-gustativa (clicca qui); 2) scorpacciata patelle (clicca qui); raccolta campioni d’acqua in contenitori non sterili e non conservati a norma di legge; richiesta (non ancora esaudita…e forse non lo sarà mai…) ad autorevoli rappresentanti della Fede, nella speranza che si compisse il miracolo (clicca qui).
Ad onor del vero, bisogna però riconoscere ad Arnone una certa furbizia (sufficiente ad ingannare i gonzi), quando a stagione balneare terminata e dopo che la maggior parte dei villeggianti hanno già abbandonato San Leone, il consigliere Arnone propone: alla presenza di un notaio, porteremo i tecnici del laboratorio di analisi del dott. Vetro a prelevare direttamente i campioni sul tratto di mare ove insiste il famoso “pennello”. Come se ciò non bastasse, Arnone aggiunge che è normale e lecito che i reflui fognari così trattati, vengano immessi in mare, purchè a quella distanza dalla costa. Non ci saremmo meravigliati di simili affermazioni, se Arnone non fosse un avvocato. Citi Arnone quale legge della Repubblica Italiana, reciti quanto da lui affermato. Purtroppo per il sig. Arnone, le direttive comunitarie recepite da questa Repubblica, vietano esplicitamente l’immissione in mare di reflui la cui qualità è ben diversa da quanto imposto dalla vigente normativa.
Questo il Comunicato Quotidiano…Amen:
Giuseppe Arnone: “Ausilia Eccelso ha fornito agli agrigentini elementi fuorvianti e suggestivi, rispetto al problema dell’inquinamento del mare, infangando ulteriormente e senza giustificazione il mare di S. Leone. Non solo la smentisco, non solo la settimana prossima inviterò i giornalisti ad un contraddittorio, ma sin d’ora invito l’avv. Eccelso ad un confronto televisivo che, per quanto mi riguarda potrà essere moderato anche dal giornalista Franco Castaldo.”
All’inizio della prossima settimana convocherò una conferenza stampa che avrà per tema la vicenda del “pennello a mare”. Altri impegni, politici e professionali, non mi consentono di farlo prima.
Se le condizioni meteomarine lo permetteranno, tra sabato e domenica, alla presenza di un notaio, porteremo i tecnici del laboratorio di analisi del dott. Vetro a prelevare direttamente i campioni sul tratto di mare ove insiste il famoso “pennello”.
Sin d’ora però è utile che gli avvocati Ausilia Eccelso e Rosa Salvago, e l’intera opinione pubblica, siano al corrente della mia piena disponibilità ad un contraddittorio – confronto televisivo con le due signore avvocatesse. Mi sarà estremamente agevole dimostrare la quantità di mistificazioni, disinformazioni e suggestioni semplicemente dannose per la città di Agrigento, che sono state lanciate nelle loro performances televisive.
In particolare, l’avv. Eccelso, oltre a essere legale come me, è come me esponente politico. Spero non avrà difficoltà a confrontarsi, anche nella sede che riterrà più opportuna. E invito sin d’ora a partecipare al confronto, se vorrà farlo, anche Mimmo Bosio.
Ma, entrando immediatamente e sinteticamente nel merito dei temi che approfondirò in conferenza stampa, evidenzio che:
- né Ausilia Eccelso, né alcuno dei tecnici e degli scienziati che Ella ha coinvolto, sono stati in grado di fornire uno straccio di prova in ordine a difformità, in termini di inquinamento del mare e di sversamento di liquami, da parte del “pennello” a mare. Con una “furbizia” che lascia senza parole, e ritenendo gli agrigentini “imbecilli di prima scelta”, la signora avv. Eccelso, appunto per confondere le idee, ha sostenuto che il pennello sversa acqua inquinata nella parte terminale del medesimo, cioè a circa tre km di distanza e a circa 20 metri di profondità. E ciò è del tutto ovvio, normale, lecito e non inquinante per le acque di balneazione e per la qualità del mare, perché appunto lo sversamento di quei liquidi è previsto a quella distanza, per utilizzare pienamente le capacità di autodepurazione e dispersione del mare aperto;
- la Eccelso sostiene ancora che il “pennello” ha avuto una rottura che è stata riparata all’insaputa della Capitaneria di Porto. Dubito che simili interventi di riparazione debbano essere autorizzati dalla Capitaneria di Porto. E comunque, non vedo cosa c’entri questo eventuale aspetto, meramente formale, connesso all’urgenza della riparazione, con l’inquinamento del mare;
- Ausilia Eccelso si è avvalsa, più che di tecnici, di maghi: solo il mago Merlino può dirci se una saldatura sott’acqua, a parecchi metri di profondità, è stata realizzata a maggio o a luglio. Peraltro,
solo dei pazzi potrebbero pensare di effettuare una riparazione non nell’immediatezza dell’evento, bensì dopo due mesi, considerato tra l’altro che la riparazione costerebbe molto di più;
- E’ possibile, e chiederemo che questo venga verificato, che il “pennello” a mare sia stato collocato in modo non perfettamente coerente con prescrizioni e autorizzazioni. Anche se non se ne comprenderebbe la ragione, visto che le truffe non si realizzano differenziando le latitudini, bensì diminuendo la lunghezza e le qualità del materiale utilizzato. Però, sotto questo aspetto, va ancora una volta rimarcato che esso è estraneo ad ogni fenomeno di inquinamento, perché anche queste eventuali imperfezioni e difformità non provocano scarichi inquinanti: la Eccelso non ha fornito alcun elemento che indichi scarichi o fuoriuscite di liquami sul percorso del pennello, e ciò malgrado le verifiche effettuate sott’acqua;
- Purtroppo per lei, la Eccelso, nel creare questa enorme confusione, non è riuscita a sfuggire a quella che è la verità “solare” che la definisce bugiarda: il 18 giugno, danneggiando l’immagine di Agrigento, si è inventata di sana pianta una rottura inesistente, fornendo, per suffragare la falsità, foto dell’anno prima, simulando che fossero di quest’anno;
- La Eccelso, assieme alla collega Salvago, si sono trovate, come si può notare, perfettamente a proprio agio con il giornalista Ruoppolo: si può chiedere a Ruoppolo, o a chiunque altro esse ritengano (per quanto mi riguarda persino a Franco Castaldo), di moderare un confronto tra il sottoscritto e le egregie avvocatesse. O eventualmente tra me e la sola avvocato, esponente politico, Ausilia Eccelso.
Agrigento, 22 settembre 2011
Avv. Giuseppe Arnone
Consigliere Comunale P.D.
L’avvocato Eccelso ha pieno diritto di credere che siamo tutti imbecilli dato che il consigliere-del-PD-Arnone prima di lei aveva dichiarato “Nei prossimi giorni porteremo i giornalisti e gli “inquinati” interessati a fare il prelievo nel sito ove scarica il pennello (a circa tre km dalla costa) e poi alla “Scala dei Turchi” e faremo fare le analisi comparative. Se risulterà che il mare in prossimità dei pennelli è inquinato, mi dimetterò da consigliere comunale e non mi candiderò a sindaco.” Queste parole, che contengono anche una solenne promessa, sono riportate nell’articolo pubblicato dalla sua emittente libera ma sotto contratto: http://www.teleacras.com/home_02/index.php?option=com_content&task=view&id=22536&Itemid=1
Noi agrigentini queste parole ce le siamo “calate” come il consigliere-del-PD-Arnone suole fare con l’acqua di mare. E’ impossibile che quanto sversato in mare sia acqua pulita: tutti lo sapevamo, al consigliere-del-PD-Arnone è stato spiegato solo adesso?
Ma si rende conto di cosa scrive? Come si può dire che la capitaneria non deve essere informata delle riparazioni? Intuitivamente immagino che la zona dovrà essere interdetta al normale traffico di barche e barchette..
Se la zona dove l’opera doveva essere collocata è stata vagliata dalla sovrintendenza ai beni culturali per evitare che si mettesse sopra dei reperti archeologici come può non esser importante se l’opera viene messa fuori da dove si sa che non ce ne sono? Mi scocciò essere presa per cretina, veramente è una cosa insopportabile…. Certo da uno che ci da il permesso di mettere i lavelli e scale nella valle dei templi perché tanto c’è ben altro che inquina visivamente tipo le pale eoliche nella zona di Palma che hanno occupato l’unica visuale pulita dietro i templi. Pale che da perfetto ambientalista si è vantato in TV di avere concesso di costruire credendo di scongiurare un possibile ingresso tra i candidati del geom Moncada facendogli sapere, anche sui giornali, che gli farà costruire di tutto di più basta che non si candidi…. Quindi noi agrigentini oltre che imbecilli dovremmo essere anche analfabeti per non leggere quello che fa scrivere e sordi per non sentire quello che dice in TV e…. per fortuna hanno inventato il telecomando! Veramente basta… è una situazione grottesca!
Ma va’ friiti……Confronti e sfide continue. Non sei un interlocutore che merita confronto. Fai solo “scumazza”, come quella che si vede nel mare di San Leone.
Beh…vogliamo sapere piuttosto..quando si dimette?
…sfide…confronti…facci provi… – ma ancora non l’ha capito che non se lo fila più nessuno? che la sua credibilità se l’è giocata da tempo? gli avvocati ECCELSO e SALVAGO sbaglierebbero ad accettare le sue provocatorie disfide; è ormai chiaro il suo intendimendo di riportare la questione su un piano politico-polemico, distraendo così, l’attenzione della magistratura; si vada invece avanti penalmente! che sia la legge ad occuparsi di questa squallida e penosa vicenda che renderà finalmente giustizia alla città! certo la posta in gioco (per lui) è molto alta! ci pensate? LUI, il consigliere che ha preso il “maggior numero di voti” (ma non credo che accadrà mai più), quello che ogni giorno “nni l’atturra a teleakras”, smascherato da una giovane professionista? cu quali maschera s’ava presentari a Giurgenti? sarebbe MALA FIGURA A VITA; ma poi mi chiedo una cosa (che penso si chiederanno tutti gli agrigentini) ma picchì tutto questo accanimento in difesa di GIRGENTI ACQUE? CHI CCE’ SUTTA???
Giuseppe Arnone, nel comunicato di oggi, mi tira in ballo impropriamente con una spiritosaggine degna di lui affermando che il dibattito con Ausilia Eccelso potrebbe moderarlo “persino Franco Castaldo”. Resto sorpreso perchè l’ultima volta che ho provato a porre una domanda ad Arnone l’ho visto scappare come un coniglio. Sul punto consiglio di vedere il filmato su youtube. Ma non quello “segato” da Teleacras bensì quello messo in rete da http://www.Grandangoloagrigento.it.
Se Arnone promette che non scapperà prima ancora che io possa fare la prima domanda, potrei valutare l’ipotesi di moderare il dibattito.
Cordialità
Castaldo
Per chi non avesse chiaro quanto dichiarato da Arnone e riportato dal sito di Teleacras:
“Ma tornando al “pennello” rifatto, con connesso impianto di grigliatura, va dato merito a Girgenti Acque di gestire adesso le fogne comunali della fascia costiera in modo assolutamente non inquinante per il nostro mare. Nei prossimi giorni porteremo i giornalisti e gli “inquinati” interessati a fare il prelievo nel sito ove scarica il pennello (a circa tre km dalla costa) e poi alla “Scala dei Turchi” e faremo fare le analisi comparative. Se risulterà che il mare in prossimità dei pennelli è inquinato, mi dimetterò da consigliere comunale e non mi candiderò a sindaco.”
Arnone oggi (che dovrebbe dimettersi:
“Con una “furbizia” che lascia senza parole, e ritenendo gli agrigentini “imbecilli di prima scelta”, la signora avv. Eccelso, appunto per confondere le idee, ha sostenuto che il pennello sversa acqua inquinata nella parte terminale del medesimo, cioè a circa tre km di distanza e a circa 20 metri di profondità. E ciò è del tutto ovvio, normale, lecito e non inquinante per le acque di balneazione e per la qualità del mare…”
Finito il paragone con Scala dei Turchi, così come la promessa di dimettersi. Resta da vedere, se la Procura deciderà di avvalersi delle consulenze papillo-gustative o di quelle – certamente meno scientifiche – di chi lavora anche per conto di grandi aziende come Enel ed è chiamato ad operare anche in altre nazioni. Siamo certi che d’ora innanzi, tutto il mondo si avvarrà di gargarismi e scorpacciate di patelle per effettuare analisi bio-chimiche secondo metodi altamente professionali e a costi contenuti.
Buon lavoro avvocato Arnone! Sono certo che presto le proporranno incarichi da tutte le nazioni del mondo.
E cu chistu cu avia dubbi ora nunnavi cchiu. Arnone ritirati lo hai promesso alla città. lo stiamo leggendo tutti!!! rassegnati sei alla frutta!!!
Quello che ha dimostrato con prove l’avvocatessa Ausilia Eccelso, risponde perfettamente a quanto dibattuto in sede di riunione del Consiglio Comunale.
E’ tutto messo a verbale.
Dalla mancanza di autorizzazioni allo scarico, al mancato collaudo.
La Procura, dovrebbe soltanto prendere i verbali del Consiglio Comunale, aggiungere le prove portate dall’avvocatessa Eccelso e trarre le conclusioni.