
Andrea Donzella giovane, brillante e talentuoso tenore lirico/cross-over ha al suo attivo numerosi premi e riconoscimenti ed ha già conquistato il pubblico di importanti teatri nazionali.
Il suo CD d’ esordio dal titolo “Lyric and Love”, primo di una trilogia, nasce grazie all’ intuizione dell’ artista Tom Sinatra, autore anche di un brano inedito contenuto nel disco e alla collaborazione di diversi artisti anch’ essi di fama internazionale.
Ascoltando “Lyric and Love” è impossibile non avvertire
un’ atmosfera assolutamente avvolgente e coinvolgente che solo un fuoriclasse può evocare attraverso una timbrica, una energia, una innata intensità ed espressività che lo rendono un artista che incarna pienamente la grande tradizione musicale italiana del “Bel canto” e quella inarrivabile dimensione, ma che lui raggiunge come naturale propensione, di una bellezza musicale senza tempo che tocca i meandri dell’ anima.
In questo scenario passato e futuro convergono in una interpretazione pura e viscerale dando vita ad un viaggio del cuore di note senza tempo.
Intervista ad Andrea Donzella:
“Lyric and Love” è un titolo che lascia intendere un connubio perfetto ed affascinante! Qual è il fil rouge che lega questi dieci brani?
Il fil rouge che lega questi brani è sicuramente il mio modo di essere in musica!
Il CD contiene dieci tracce emblematiche del mio stile, anzi dei miei stili: sono infatti presenti canzoni classiche napoletane, una lirica siciliana ed una ballata inglese che non è lirica ma è crossover, insomma la musica leggera che però abbraccia anche il pop lirico. Non mancano neanche i classici della musica popolare lirica e della musica leggera italiana, passando poi a delle cover di canzoni spagnole messicane popolari. “Lyric and Love” è un pot-pourri musicale.
Tra questi brani troviamo anche un inedito che ci trasporta immediatamente in un’ atmosfera travolgente, appassionante e sensuale tipica dei paesi latini. Ce ne parli?
Sì, come potrete sentire l’ ottava traccia si intitola “Rosa de Miel” ed è un vero e proprio tango argentino, chiaramente cantato in spagnolo che, come hai detto bene tu, ci trasporta nell’atmosfera latina argentina sensuale.
Questo ballo di coppia per eccellenza che si lega molto alla seduzione, alla sensualità e alla sintonia nella comunicazione dei corpi, in questo brano assume anche un forte valore sentimentale e di conquista. Un brano tutto da ascoltare, tutto da scoprire e anche tutto da ballare.
Questo brano è stato scritto quindi appositamente per te! Te lo senti cucito addosso?
Assolutamente sì! “Rosa de Miel” è un brano che sento molto grazie al compositore,
mi riferisco al mitico Tom Sinatra, che ha ben pensato di scrivere una canzone perfettamente in linea con la mia vocalità ed espressività vocale, ascoltandomi con molta attenzione e usando l’ intuito che solo i grandi hanno. Pensa che è stato il primo brano che lui ha deciso di scrivere per me.
Sei un tenore Crossover, definizione usata appunto in ambito musicale, per chi attinge da generi differenti superando i confini convenzionali della musica e dei suoi stili. Sei arrivato a questo genere attraverso un background musicale molto ampio. Qual è stato il percorso per giungere a questa tua identità artistica?
La musica è sempre stata per me una passione immensa, fin dalla primissima infanzia. Sono nato con questo amore smodato per la musica che mi ha portato ad esplorare i generi più disparati dalla classica, al rock, al pop, al jazz, alla dance passando per l’ R&B e la musica elettronica.
Ascoltavo altresì molto le grandi voci del passato, i tenori e i cantanti del bel paese di un tempo come Claudio Villa, Andrea Bocelli e molti altri.
Non immaginavo per me la strada del canto, anche se comunque sia nasco da una famiglia d’artisti e cantanti. A casa mia cantavano tutti ed io ascoltavo, mi piaceva tantissimo ascoltare…
Quando avviene la svolta?
Mia madre, debbo dire con molta insistenza, mi invogliava sempre a cantare ma io ero preso da altre passioni. La svolta avvenne attraverso un particolare sogno che feci una notte; credo sia stato veramente un sogno premonitore ovvero sognai di cantare all’interno di un teatro enorme con una moltitudine di persone applaudivano e si complimentavano con me.
Al ché l’indomani, così senza dire nulla a mia madre, iniziai a cacciare degli acuti “terribili”…(Sorride) provocando grande stupore sul volto dei miei genitori.
E così da quel giorno cominciai a prendere lezioni di canto da insegnanti professionisti, frequentare delle master class di perfezionamento canoro, ed eccomi qui! Da lì ho iniziato a perseguire questa grande passione.
Il talento non basta occorre anima e cuore. Sei d’ accordo con questa affermazione?
Anima, cuore e studio! Beniamino Gigli diceva: “Per essere dei bravi cantanti bisogna fare tre cose: studiare, studiare, studiare.” Quindi oltre al talento, assolutamente fondamentale , ci vuole l’anima, il cuore, la passione per tutto ciò che si fa in generale, e più di ogni altra cosa lo studio. Sono degli elementi imprescindibili e non solo imprescindibili ma l’ uno si collega all’altro, sono complementari. La voce è uno strumento che va educato e potenziato attraverso la
la giusta tecnica che permette poi di affinare alcuni aspetti.
Dietro questo tuo primo lavoro uscito da circa un mese e che ha riscosso subito tanti consensi, c’è una squadra meravigliosa di musicisti ed artisti di fama internazionale con la quale hai trovato la giusta sintonia per realizzare il cd.
Debbo ringraziare pubblicamente in primo luogo tutto l’ entourage e tutti i musicisti che hanno collaborato alla nascita di “Lyric and Love”! Il mio ringraziamento sentito e speciale lo debbo a colui che tutto ha mosso: Tom Sinatra che è stato veramente un padre musicale e lo è tuttora perché la nostra collaborazione continuerà nel tempo. Lui ha saputo veramente portare avanti questo progetto musicale con determinazione ed entusiasmo. Un progetto che ha richiesto sicuramente molto tempo, sacrifici e anche qualche notte in bianco, però ce l’abbiamo fatta!
Abbiamo dato vita ad un CD che vale veramente la pena di ascoltare.
Anche la tua famiglia ha avuto un ruolo fondamentale nel tuo percorso musicale?
La mia famiglia e in particolar modo mia madre, (per questo si dice che la mamma è sempre la mamma ed è la verità!) Anche il padre per carità, ma mia madre, con la sua innata passione per il canto, ha giocato un ruolo non indifferente anzi direi proprio fondamentale! Senza di lei e senza tutta la mia famiglia sarebbe stato veramente difficile scoprire e mettere a frutto le mie potenzialità artistiche.
Se dovessi darmi una personale definizione di musica e del ruolo che riveste nella tua vita?
E’ la vita, la musica è la vita! (Afferma senza esitazione e senza pensarci un attimo). La musica è l’ unica medicina che non ha controindicazioni.
Con la musica riaffiorano i ricordi, le sensazioni più impalpabili. La musica è quella dimensione che ti connette con te stesso, facendoti gioire o commuovere.
Le emozione dettate dalla musica sono le più vere e profonde perché sgorgano direttamente dall’ anima. La musica è ricordo ma anche immersione nel qui e ora, è comunicazione totale. Secondo me è un’ Arte concreta.
Sui social ho letto che ti definisci “Antico nei tempi moderni”.
Cosa apprezzi di questa epoca moderna e supertecnologica e cosa non riesci proprio ad apprezzare?
Di questa era apprezzo i mezzi di comunicazione molto più accessibili a tutti e in particolare anche a chi meno fortunato di noi. I social hanno la capacità di farci notare in maniera quasi istantanea ma, nello stesso tempo chi ne abusa può anche bruciare la carriera in men che non si dica, basta che comunque si pubblichi qualcosa di sbagliato! Purtroppo il web non perdona!
Apprezzo tantissimo la tecnologia per tutti, non apprezzo tutto il resto perché se è vero che la tecnologia è accessibile a tutti e anche vero che purtroppo la possibilità di accedervi ce l’ha anche chi crea danni. Purtroppo l’ essere umano spesso abusa dei mezzi positivi credendosi potente e con questi strumenti ci vuole poco a rovinare una persona.
Dai social emerge anche ben chiara, purtroppo, una profonda crisi di valori. Parlo dei valori morali, culturali, sociali e spirituali. I valori sono scomparsi ed il mezzo social si configura come nitida fotografia di questa situazione allarmante. Abbiamo perso quasi completamente la nostra identità.
Per te come Artista essere controcorrente significa anche attingere dal passato?
Attingere dal passato per creare qualcosa di nuovo ma, come dico spesso, continuando ad essere identitari da un punto di vista musicale, perché se ci pensiamo il bel canto è italiano, la musica l’abbiamo creata noi, l’abbiamo portata ai massimi livelli, l’abbiamo esportata in tutto il mondo e adesso purtroppo ci troviamo in una in una realtà ben diversa. Chiaramente ci sono dei casi eccezionali che portano in alto la nostra bandiera ma sono solo casi rari, prima invece ne eravamo veramente pieni.
Diciamo che la Musica non sta vivendo un momento florido?
Assolutamente no! La musica italiana in Italia sta attraversando un periodo molto difficile di crisi profonda, infatti all’estero ci conoscono ancora per mezzo della musica italiana del passato.
Invitiamo i nostri lettori ad ascoltare il tuo cd “Lyric and Love” attraverso una metafora. Se il tuo disco fosse un viaggio che viaggio sarebbe?
Sarebbe un viaggio sicuramente multiculturale e multi linguistico perché all’interno di questo CD troviamo l’ italiano, lo spagnolo ma anche l’ inglese ed il siciliano e sarebbe anche un viaggio multipolare perché trae origine da più influenze musicali.
Un viaggio esotico ed Italiano al contempo! Sopratutto auspico che sia un viaggio che esplora la bellezza dei sentimenti in senso lato.
Grazie Andrea! Alla prossima
Grazie a voi!
Maria Giuseppina Terrasi