Dal 14 al 16 maggio il centro, che in 10 anni ha supportato circa 2400 beneficiari, ha organizzato una tre giorni tra eventi di sensibilizzazione sul tema della tutela volontaria, workshop di serigrafia, itinerari sonori, giochi e la presentazione in anteprima del video “Bellezza” realizzato presso la Basement Room Lavazza di Civico Zero
Tre giorni a base di workshop, esibizioni, giochi, momenti di condivisione per celebrare i 10 anni di Civico Zero Torino, il centro diurno a bassa soglia volto a fornire supporto, orientamento e protezione a minori e giovani adulti con background migratorio, con particolare attenzione ai minori non accompagnati. Il progetto nasce nel 2015 grazie alla collaborazione tra Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro, e il Comune di Torino e, dal 2021, in partenariato con la Cooperativa Atypica. Tante sono le storie che hanno attraversato il centro in questi dieci anni.
Come quella di A., di origine albanese giunto solo da minore in Italia nel 2022, anno di forti arrivi su tutto il territorio nazionale. Inizialmente accolto in un centro di prima accoglienza emergenziale, trascorreva gran parte della giornata a Civico Zero in compagnia degli operatori e partecipando alle attività proposte, corsi di italiano, laboratori espressivi e attività di socializzazione. Lo sportello legale di Civico Zero ha supportato il ragazzo, in collaborazione con l’Ufficio Minori Stranieri del Comune di Torino. Divenuto maggiorenne, A. è stato trasferito in un progetto abitativo dedicato a giovani adulti. Alla fine del 2022, ha partecipato al progetto “A Cup of Learning”, un’iniziativa di Fondazione Lavazza promossa anche presso Civico Zero Torino, grazie alla quale ha frequentato un breve corso di alta formazione al barismo per poi svolgere un tirocinio presso un bar. L’esperienza si è rivelata essere molto positiva, al punto che A. ha ottenuto prima una proroga del tirocinio a carico del datore di lavoro e infine è stato assunto con un contratto di apprendistato di 5 anni. “In futuro, anche grazie al mio lavoro, vorrei creare un famiglia e portare la mia mamma qui in Italia con me.”
Jaja, partito dal Gambia a 16 anni, quando è arrivato a Torino, sin dai primi giorni andava a Civico Zero “per imparare l’italiano, fare musica, giocare a calcio e a carte”, applicando i consigli preziosi di un connazionale più grande incontrato in Sicilia, che gli aveva suggerito: “Studia, impara la lingua e il modo di vivere in Italia che è diverso da quello africano”
Da oggi al 16 maggio le porte del centro di via Mameli a Torino resteranno aperte nell’ambito dell’evento “Il mondo in una stanza” che vedrà la presentazione in anteprima del video “Bellezza” realizzato nell’ambito del Music Lab presso la Basement Room Lavazza di Civico Zero, con il supporto di Large Motive APS e della Cooperativa EDI; un evento di sensibilizzazione sul tema della tutela volontaria dei minori stranieri non accompagnati, in collaborazione con UNHCR, ma anche workshop di serigrafia, itinerari sonori, giochi dal mondo in piazza con i bambini e altro ancora. Civico Zero Torino propone laboratori e workshop espressivi, attraverso i quali i ragazzi e le ragazze si sperimentano e si raccontano. L’arte del “fare insieme” rappresenta sempre una risorsa per coinvolgere, conoscere e comunicare con e tra giovani provenienti da Paesi, vissuti e percorsi diversi tra loro, oltre che uno strumento efficace per costruire relazioni.
“In questi 10 anni Civico Zero ha supportato tanti minori stranieri a rischio di marginalità sociale, garantendo loro protezione e sostegno all’inclusione, soprattutto ai più vulnerabili e a rischio di subire violenze, abusi e sfruttamento. I minori non accompagnati sono ragazzi e ragazze che arrivano soli in Italia dopo aver affrontato viaggi impegnativi difficili e che sono spesso accumunati da storie di povertà, conflitti, soprusi subiti lungo le rotte, insieme al senso di angoscia e al dolore per la lontananza da casa.Al tempo stesso, le loro storie testimoniano una forte determinazione, la capacità di guardare avanti, la volontà di realizzare i loro sogni e progetti per il futuro. Una volta giunti in Italia, nonostante la normativa preveda un chiaro percorso di accoglienza e inclusione, purtroppo nella prassi numerose sono le difficoltà incontrate e molteplici i bisogni specifici dei minorenni che necessitano di risposta. Civico Zero nasce per garantire ai ragazzi il sostegno di cui hanno bisogno: il centro diurno a bassa soglia di via Mameli fornisce infatti sia servizi di base (biancheria pulita, kit igienici, generi di prima necessità, stanze calde in cui riposare, e telefono), sia mediazione culturale, protezione e orientamento sui propri diritti, sulle proprie capacità e competenze, sulle opportunità di lavoro ed educative” dichiara Sara Guidi, coordinatrice di Civico Zero Torino
Da aprile 2015 a oggi Civico Zero Torino ha sostenuto circa 2400 beneficiari, di cui 1930 minori (338 solo nel 2024) e 460 neomaggiorenni, la maggior parte di sesso maschile (2187) ma con una presenza femminile (203), di 54 diverse nazionalità di provenienza, tra le prevalenti Egitto e Marocco, ma anche Tunisia e Senegal.
Attualmente sono 16.187 i minori stranieri non accompagnati presenti nel sistema di accoglienza italiano[1].
Save the Children, che dal 2008 realizza progetti per proteggere e supportare i minori migranti soli in arrivo nel nostro Paese, sottolinea la necessità di politiche che garantiscano loro l’accesso ai diritti fondamentali, alla protezione e all’assistenza adeguate, tenendo conto della loro storia, dei possibili traumi vissuti, ma anche dei loro sogni e delle loro speranze, e assicurando loro un percorso di tutela e inclusione che li accompagni all’età adulta
Civico Zero Torino è uno dei 4 centri aperti in Italia da Save the Children, a partire da quello di Roma avviato nel 2009 e poi negli anni successivi anche a Milano e a Catania, con l’obiettivo di offrire ai minori stranieri non accompagnati dai 14 ai 17 anni e neomaggiorenni con background migratorio dai 18 ai 21 anni una valida alternativa alla strada in orario diurno, garantendo loro protezione da situazioni di marginalità ed esclusione sociale, dai rischi di sfruttamento ed abuso, e facilitando la loro inclusione nel tessuto cittadino, con attività quali apprendimento dell’italiano, orientamento alla formazione e all’inserimento lavorativo, laboratori artistici e culturali, e supporto psico-sociale e legale.
Fino ad oggi il Programma Civico Zero ha supportato più di 24.000 ragazzi e ragazze.