Negli ultimi anni, il termine femminicidio è entrato tragicamente nel linguaggio quotidiano. Il caso di Giulia Cecchettin, quello di Sara Di Pietrantonio, di Giulia Tramontano, di Elisa Claps, di Melania Rea e di Noemi Durini sono solo alcuni degli episodi che hanno scosso l’opinione pubblica e messo sotto i riflettori una realtà scomoda: la violenza sulle donne è spesso il tragico epilogo di relazioni tossiche.
Con il nuovo DDL sul femminicidio appena approvato, si cerca di rafforzare la protezione delle vittime di violenza, inasprendo le pene e velocizzando le procedure di intervento. Ma la legge, da sola, non basta. È fondamentale agire prima che la violenza si manifesti, riconoscendo i segnali di tossicità nelle relazioni.
👉 Love bombing, gaslighting, controllo emotivo, isolamento sociale: le dinamiche di manipolazione psicologica sono sottili, difficili da riconoscere e spesso scambiate per segnali di un amore profondo. Una relazione tossica non nasce mai con un atto di violenza fisica. Inizia con parole dolci, attenzioni eccessive, richieste di controllo sempre più frequenti fino a trasformarsi in una prigione emotiva.
📢 “Quando ci troviamo di fronte a casi di femminicidio o violenza di genere, ci chiediamo sempre come sia potuto accadere. La realtà è che quasi sempre c’erano segnali evidenti di tossicità, ma non siamo stati in grado di coglierli per tempo” — spiega il dott. Leonardo Gottardo, tra i massimi esperti italiani in ambito di relazioni tossiche.
Il dott. Gottardo ha lavorato per anni a fianco di donne e uomini coinvolti in dinamiche relazionali pericolose, aiutandoli a riconoscere i segnali di una manipolazione affettiva e a costruire relazioni più sane e consapevoli. Questa primavera uscirà anche il suo libro, in collaborazione con Autoritas Editore, che analizzerà in modo approfondito i meccanismi psicologici alla base delle relazioni tossiche e come uscirne.
🔎 Perché è importante parlarne adesso
Negli ultimi anni, il true crime ha visto una crescita esponenziale di interesse. Serie Netflix, documentari, podcast e canali YouTube dedicati ai casi di cronaca nera hanno conquistato milioni di spettatori. La violenza domestica e il femminicidio sono diventati argomenti di discussione diffusi, ma troppo spesso vengono trattati come spettacolo, senza la giusta attenzione alla prevenzione e alla consapevolezza.
“È fondamentale passare da un approccio di intrattenimento a uno di consapevolezza” — sottolinea il dott. Gottardo. “Dobbiamo imparare a riconoscere i segnali di una relazione tossica, non solo per proteggerci, ma anche per aiutare chi ci sta accanto: figli, amici, colleghi, genitori. Se una persona cambia improvvisamente comportamento, si isola, diventa più insicura o controllata, è nostro dovere intervenire e offrire sostegno.”
🚨 I segnali da non sottovalutare
- Isolamento sociale → Il partner cerca di limitare i contatti con amici e familiari.
- Controllo eccessivo → Chiede di sapere sempre dove sei, cosa fai e con chi sei.
- Critiche e svalutazioni → Commenti continui sull’aspetto fisico, le abitudini o il lavoro.
- Sbalzi di comportamento → Alternanza tra momenti di affetto estremo e freddezza o rabbia.
- Senso di colpa → Ti senti costantemente responsabile del malumore o della rabbia del partner.
Questi segnali non vanno ignorati. La manipolazione affettiva è un meccanismo subdolo che porta la vittima a perdere il senso di sé e la capacità di riconoscere ciò che è sano e ciò che non lo è.
💡 Un libro per fare chiarezza
Nel libro in uscita questa primavera con Autoritas Editore, il dott. Leonardo Gottardo offrirà strumenti pratici e casi reali per riconoscere le dinamiche tossiche nelle relazioni e trovare il coraggio di uscirne. Libro che ha come obiettivo quello di eseguire un’analisi psicologica comprensibile a tutti, e di essere una guida per costruire relazioni consapevoli, basate sul rispetto e sull’autenticità.