
Testo e foto di Diego Romeo
Diciamolo a chiare lettere. Se oggi abbiamo un parco archeologico patrimonio dell’umanità lo dobbiamo in massima parte al colonnello inglese Sir Alexander Hardcastle che a sue spese diede l’avvio alla scoperta, al rispetto e all’interesse culturale dei nostri templi. Ne tengano conto quanti oggi considerano la valle dei templi la “gallina dalle uova d’oro” secondo la “vecchia egemonia della mammella” da cui succhiare benemerenze e consenso. Lo abbiamo scritto diverse volte che la valle dei templi non sia considerata una “escort” da affittare a questo o a quello perché tra l’altro la classe politica rischierebbe di fare la figura del lenone di turno. Anche per questo tutti quanti, tutti noi dovremmo capacitarci di rendere omaggio e onorare la memoria di questo “inglese” che morì povero e volle essere seppellito nella nostra città. E con grande afflato civico , stamane, in tanti hanno partecipato alla cerimonia in ricordo del capitano inglese Alexander Hardcastle nel novantesimo della morte avvenuta il 26 giugno 1933. A fare gli onori il presidente del Cepasa dott. Paolo Cilona che dal lontano 1984 conduce una intensa diffusione dell’opera svolta ad Agrigento dal 1921 al 1933 dall’illustre mecenate che il noto archeologo Pirro Marconi definì persona colta e generosa. Una mattinata importante sul piano culturale che ha visto la partecipazione di esponenti delle istituzioni come il delegato del prefetto Filippo Romano il dr. Sardo, l’emerito presidente della Società Storia Patria prof Attilio Dalli Cardillo, il dirigente scolastico prof. Francesco Curaba, la delegata dell’Ordine Nazionale Onorificenze Cavalleresche Cav. dott.ssa Etta Milioto, il presidente del Parco letterario Luigi Pirandello, ing. Bernardo Barone, la dirigente dell’Ufficio regionale del Turismo dott.ssa Antonella Bonsignore, lo scrittore prof. Enzo Di Natali, il consigliere nazionale delle Pro-loco d’Italia Filippo Vitello, studiosi e cultori dell’ Opera del capitano inglese. Dopo l’ampio discorso di Paolo Cilona, animatore dell’ iniziativa il quale ha auspicato una maggiore attenzione da parte del Comune in difesa della tomba che vede i muri perimetrali assai lesionati con il rischio di coinvolgere l’area cimiteriale. È stato auspicato che per il 2025 (che vede la città impegnata come Capitale della cultura) di dedicare al capitano un convegno a livello europeo con la partecipazione dell’ambasciatore di Gran Bretagna a Roma. Sono intervenuti infine i poeti Stella Camiglieri, Liliana Arrigo, Giuseppina Mira, Vincenzo Galvano, che hanno declamato bellissime liriche e composizioni varie in ricordo di Alexander Hardcastle. Per quanto riguarda le preoccupanti lesioni del muro di cinta cimiteriale era stato fatto il sopralluogo per vedere lo stato di salute della tomba del capitano inglese Alexander Hardcastle in vista della cerimonia di oggi per ricordare il novantunesimo anniversario della sua morte. Purtroppo con grande disappunto è stato trovato il sito in pessime condizioni non solo dal punto di vista della pulizia ma soprattutto in ordine alle condizioni statiche del muro di cinta. Infati stamattina gli organizzatori dell’evento hanno chiesto al Comune di tutelare e di conservare la tomba del grande mecenate che diede tanto alla città dei Templi. İn caso di difficoltà di ordine finanziario assegnare la tomba all’Ente Parco Archeologico come bene da salvaguardare a futura memoria. İn caso contrario si procederà ad una sottoscrizione pubblica per ripristinare degnamente la tomba e i muri perimetrali assai lesionati.


