E’ il 32° anno dalla Strage di Capaci e da siciliana, per me memoria indelebile da siciliana e da ex Commissario di Polizia.
Anni roventi in cui lo Stato pareva essere stato sconfitto, impotente rispetto al susseguirsi di omicidi e stragi, ed ancora oggi , il modo più coerente con cui i siciliani possono onorare la memoria di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e la loro scorta, e tutti i martiri della battaglia per la giustizia, è quello di far germogliare, con le proprie azioni e il seme della legalità, della speranza, rinunciando ad ogni forma di contiguità, connivenza , complicità , corruzione , compromesso morale che alimenta la cultura mafiosa .
Occorre che al dito indice, di Sciasciana memoria, che espone chi lotta alla vendetta della mafia, si sostituiscano le dita che stringano forte la matita elettorale, in modo da portare nelle istituzioni le persone migliori, in grado di rappresentare i cittadini con disciplina ed onore, con assoluta dirittura morale.
Persone credibili e non colluse, contigue a certi ambienti o genuflesse alle influenze di lobby finanziarie, non persone corrotte o corruttibili, su cui gravino pesanti ombre e sospetti ma limpide e trasparenti, che al di la’ di passate in giudicato assicurino credibilità politica.
Nel rispetto della memoria della Strage di Capaci per onorare Giovanni Falcone e le altre vittime il primo dovere dei siciliani e degli Italiani è superare la rassegnazione ed andare a votare per il cambiamento scegliendo davvero chi voglia con determinazione affrontare la battaglia contro la mafia e voglia debellarla, non certamente chi indebolisce gli strumenti dell’ordinamento per sconfiggerla . Chi non lo farà, sarà complice, conclude la deputata del M5S, Ida Carmina.