“Sta diventando pericoloso essere ebrei in Italia, il 25 aprile ci sono stati dei pestaggi alla brigata ebraica, non si può andare nelle università, il caso anche di David Parenzo lo dimostra, a parlare della situazione mediorientale ed avere una visione diversa che non ti fanno parlare, in quanto ebreo. Io per questo domenica a Milano ho indetto una manifestazione contro l’antisemitismo che sta avendo le adesioni di tutte le forze politiche cittadine. Io mi chiedo ma come mai non ci sono boicottaggi nei confronti dell’università iraniane? L’Iran nel 2022 ha mandato a morte 853 persone e lì gli accordi universitari vanno tutti bene. Dopodiché si vogliono colpire le università israeliane che sono la parte più progressista di quel Paese. Ricordiamo che Israele, con tutti i difetti che ha e lo si può criticare anche per la condotta sulla guerra ma è un Paese democratico dove il 22% della popolazione è araba-israeliana che gode di tutti i diritti civili e politici. Si fa tutto questo diciamocelo, perché riguarda gli ebrei”.
Antisemitismo più forte del 1982, rischiamo il morto
“Sentendo durante le manifestazioni pro Palestina gridare in arabo ‘morte agli ebrei’ ha risvegliato dei fantasmi del passato. Io in 41 anni di età non ho mai percepito l’antisemitismo, oggi Milano è pena di scritte contro gli ebrei, ci sono le situazioni che accadono nelle Università, il voler zittire delle voci ebraiche etc., la situazione è davvero preoccupante e bisogna rispondere. Oggi più del pericolo fascista in Italia c’è un pericolo di antisemitismo, si sta sottovalutando il problema. Oggi essere un ebreo in Italia è pericoloso ed il clima è peggiore rispetto al 1982 quando ci scappò il morto, quindi attenzione perché così al morto ci si arriverà”, conclude Daniele Nahum, consigliere comunale a Milano e candidato per Azione alle prossime elezioni Europee, a 24 Mattino su Radio 24.