Si frantuma l’unità nazionale e si ampliano le diseguaglianze sociali ed economiche fra Nord e Sud del Paese. E’ la notte della Repubblica, il popolo non resterà inerme dinanzi a questo scempio”
Con il Si all’Autonomia Differenziata si è consumata una tra le pagina più buie della storia della nostra Repubblica, queste le parole di Ida Carmina, deputata del M5S per il primo sì al Senato al Disegno del leghista Calderoli, che rischia di frantumare l’unità nazionale e di fare carta straccia della Costituzione, delegando alle regioni sia materie di legislazione concorrente che di legislazione esclusiva dello Stato.
“Sono indignata da italiana, da siciliana e da parlamentare di opposizione. L’immagine plastica di quanto sta avvenendo è l’oltraggioso sventolare nel Senato della Repubblica Italiana della bandiera della Serenissima Repubblica di Venezia, mentre i Senatori del M5S intonavano “Fratelli d’ Italia “in memoria di Goffredo Mameli e di tutti quei giovani che hanno versato il sangue per l’ideale dell’Unità d’Italia nel Risorgimento Italiano. Questo progetto folle di autonomia differenziata “spacca Italia”, sta prendendo veramente una piega distruttiva e pericolosa per i diritti essenziali di tutti i cittadini italiani e sta dicotomizzando il Nord dal Sud. Io ancora una volta mi chiedo su materie che incidono su diritti essenziali come sanità, istruzione, sociali, trasporti, infrastrutture, commercio, ambiente, etc, può essere mai accettabile una autonomia che incide prevalentemente sul gettito fiscale, sulle risorse distribuite alle regioni, in termini egoistici a mettere tutto in ordine? Abbiamo sollevato più volte le incongruenze di questa finta autonomia e che non basta avere chiari i Lep (i livelli essenziali di prestazione) ma occorrono le rispettive risorse per eliminare le disuguaglianze. Invece niente: una riforma come questa realizzata ad invarianza finanziaria, cioè senza che lo Stato impieghi previe risorse per eliminare le diseguaglianze, non fa che abbandonare le regioni economicamente più deboli al proprio destino, aggravando le differenze tra cittadini di serie A e di serie B. Altro che amore per la Patria. Giorgia Meloni la ha svenduta alla Lega per uno scambio con la riforma del premierato e per meri giochi elettorali. Più che “Fratelli d’ Italia” il partito dei patrioti a convenienza dovrebbero chiamarsi “Fratelli del Centro Nord “. Il governo sovranista di Meloni e Salvini andrà avanti, ma noi, l’opposizione e gli italiani contrasteremo con tutti i mezzi, in Parlamento e nelle piazze, lo scellerato disegno spacca Italia. Questo progetto del Leghista Calderoli, che come affermano insigni costituzionalisti, con l’autonomia differenziata attribuirà maggiori poteri ad alcune regioni, specie a quelle del Nord rispetto a quelle del Sud creando diseguaglianze, potrà essere impugnato alla Corte Costituzionale e, comunque, ci attiveremo con un referendum abrogativo. Come M5S spiegheremo agli italiani gli effetti devastanti di un ddl che nasconde un disegno disgregante e secessionista, che aumenta le diseguaglianze. Trovo riprovevole che nessun parlamentare siciliano o meridionale di centrodestra abbia detto nulla, accettando passivamente il disegno leghista che favorisce le regioni italiane più ricche a danno di quelle più in difficoltà’. Forse dovremmo donare loro le camice verdi visto che hanno accettato in toto di spaccare l’Italia approvando il progetto della Lega che canta vittoria?