La Sicilia accoglie buone notizie per i precari, poiché è stata approvata una legge che permette la stabilizzazione di coloro che occupano posizioni temporanee. Questa misura rappresenta una svolta positiva per i giovani che, piuttosto che rimanere disoccupati, accettano lavori precari. Finalmente, sembra che si profilino opportunità di stabilità per loro nel nuovo anno. Tuttavia, il 2024 sembra portare una controtendenza, con il previsto turnover in alcune posizioni amministrative che potrebbe offrire opportunità di impiego per molti giovani. La Sicilia si impegna attivamente in questo senso, cercando di soddisfare le esigenze occupazionali dei cittadini.
L’approvazione di un emendamento rappresenta un passo significativo per affrontare il problema del precariato in Sicilia. Luca Sammartino, vicepresidente della Regione Siciliana e assessore all’Agricoltura, ha dichiarato che l’emendamento è un gesto dovuto nei confronti del considerevole numero di precari nella regione. Questo emendamento fa parte del disegno di legge di stabilità regionale e mira a stabilizzare tutti i precari che da tempo contribuiscono con il loro lavoro. Questa decisione è fondamentale per garantire stabilità nelle posizioni occupate dai precari, segnando la fine di un periodo di incertezza lavorativa.
Situazione parallela e che cammina sulla stessa lunghezza d’onda è quella dei lavoratori forestali siciliani, anch’essi precari, tanto amati,odiati e sballottati in tutte le salse che ancora attendono una stabilizzazione del settore ai danni di alcuni tentativi di rattoppare le situazioni in corso. Ne parla Antonio David, operaio Forestale della Provincia di Palermo che nel contesto si congratula con il governo regionale per il percorso fatto sui precari siciliani che occupano vari settori istituzionali. -“Certamente il fatto di arrivare ad una serenità mentale e duratura dei precari siciliani è una bella notizia ma, come sempre e da tempo, il settore della Forestazione in Sicilia rimane soggetto alle varie interpretazioni insensate e manovre irrisolte con farlocchi tappabuchi che il governo fà alle spalle dei lavoratori forestali senza capire il real problema dei lavoratori del settore. Chiudiamo un altro anno sabatico con la notizia di aver fatto rientrare dei lavoratori che avevano svolto dei turni precedenti negli anni passati e da qui passare i colleghi 78sti a 101 giornate, così come si vocifera dal parlamento che che siano aumentate le giornate ai 101nisti che possono effettuare anche 130 circa ma, sarebbe altrettanto opportuno evitare disparità di trattamento con i 151nisti che ad oggi si vedono penalizzati a nessun aumento di giornate. Sappiamo bene che le prossime elezioni regionali sarà il cavallo di battaglia per i deputati che vorrebbero trovare alleati nei lavoratori della forestazione per le solite magagne e promesse pre-elettorali. Peccato che in tanti siamo abbastanza vaccinati di capire il da farsi e ciò, metterà a dura prova l’efficacia delle promesse non mantenute. Dunque stabilizzare il settore per una migliore efficacia sul territorio è utile a tutti e si conoscono i settori in cui si può operare ma, questi “contentini” di facciata non possono passare per stabilizzazione o serenità di tante famiglie che combattono con il caro vita….”
Dunque, ancora situazioni sfarzose in aula parlamentare che, a parole mantengono tiepidamente viva la parola stabilizzazione del settore forestale. I fatti del rimandare di anno in anno non porta a nulla di concreto e questo non può che alimentare lamenti e disparità di trattamento tra gli stessi che immancabilmente devono prendere atto della situazione…..