“Uno degli elementi su cui stiamo ragionando è anche la sospensione della patente, anche per periodi più lunghi e addirittura, laddove ci siano condotte che portano ad incidenti stradali con dei decessi imputabili alla condotta, anche il cosiddetto ergastolo della patente, vale a dire il sequestro della patente finalizzato ad impedire che una persona possa continuare a guidare. Un altro aspetto che esiste, così come giustamente rilevato dalla Polizia Stradale, è l’utilizzo del cellulare che è oggi una delle principali fonti di distrazione soprattutto tra i giovani che determina sinistri a volte anche mortali, è ovvio che una volta che si mette mano al codice della strada questi sono aspetti che andranno valutati e toccati”. Lo ha detto Galeazzo Bignami, viceministro alle Infrastrutture e mobilità, a 24 Mattino su Radio 24.
Aumenti multe ben oltre il reddito medio
“Non è che parliamo di aumentarla per chi ha delle fasce di reddito intermedie o anche diciamo ragionevolmente superiore alla media, parliamo di chi guadagna, estremizzando per rendere l’idea, magari milioni di euro, per i quali pagare l’eccesso di velocità 300 € non è un problema. Mentre il valore afflittivo per un operaio che si vede magari decurtato del 10%/15% il proprio stipendio è alto, chi guadagna molto lo rifà tranquillamente”.
Multe in base al modello auto potrebbe essere un parametro
“Noi come abbiamo detto vogliamo approfondire, proprio perché consapevoli dei mille problemi che ci sono. È chiaro che il valore dell’auto è un valore oggettivo, ed è anche evidente che quello è un indicatore. Non è che con questo si devono attaccare degli status symbol, però è un parametro che viene suggerito” – conclude Galeazzo Bignami, viceministro alle Infrastrutture e mobilità, a 24 Mattino su Radio 24.