ROMA – Il Partygate rischia di travolgere il premier britannico Boris Johnson, al centro di un’indagine interna sulle feste organizzate a Downing Street, in violazione delle restrizioni introdotte per la pandemia durante il primo lockdown: un comportamento «difficile da giustificare», si legge nel rapporto dell’alta funzionaria Sue Gray.
Le sue scuse alla Camera dei Comuni non convincono i bookmaker internazionali, che – come riporta Agipronews – scommettono sull’addio di Boris Johnson entro quest’anno a 1,50, mentre resistere fino al 2023 è una possibilità a 6,50. Al suo posto gli analisti piazzano Rishi Sunak, attuale Cancelliere dello scacchiere (il ministro delle Finanze del governo britannico, ndr) in lavagna a 2,88, davanti alla ministra degli Esteri, Liz Truss, a 7,50. Si sale a 8 per Jeremy Hunt, ex Segretario di Stato agli Esteri, con il leader dei laburisti Keir Starmer e l’ex ufficiale Tom Tugendhat a 9 volte la posta. Un ritorno di Theresa May – la premier che guidò i negoziati sulla Brexit – è dato 50 a 1, mentre il sindaco di Londra, Sadiq Khan, è una possibilità che si gioca 100 a 1. Si sale a 200 a 1 per altri due ex “inquilini” di Downing Street, David Cameron e Tony Blair.