Le priorità del Recovery Plan – La lezione del calcio in streaming che divide ancora di più il Paese
Se la banda larga c’è in alcune zone e in altre no siamo davanti allo specchio delle nostre diseguaglianze. Siamo sempre al solito federalismo regionalista della irresponsabilità. Per cui i diritti universali non esistono più. Sono i piccoli diritti di avere una scuola funzionante, un asilo nido nel proprio quartiere, un ospedale attrezzato, un treno veloce, una rete a banda larga ultra-veloce che una volta si chiamavano standard di civiltà. Il diritto negato a vedere in streaming la partita della squadra del cuore assume un valore simbolico che non va sottovalutato. Perché sono i simboli che tengono insieme il Paese
di Roberto Napoletano, Direttore del Quotidiano del Sud – l’Altravoce dell’Italia
Il calcio è la religione degli italiani e fa il suo debutto di campionato in streaming. Realizza in novanta minuti lo straordinario risultato di mandare in onda la partita del digital divide di un Paese che è costretto a rincorrere gli altri e che è rimasto immobile per vent’anni guidato dall’idea-chiave che i tanti o i pochi che questo o quello non ce l’hanno si arrangiano. Siamo sempre al solito federalismo regionalista della irresponsabilità. Per cui i diritti universali non esistono più. Sono i piccoli diritti ad avere una scuola funzionante, un asilo nido nel proprio quartiere, un ospedale attrezzato, un treno veloce, una rete a banda larga ultra-veloce. Queste cose una volta si chiamavano standard di civiltà.
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