“Era il novembre 2013 quando Riina, dal carcere di Opera, lanciò il suo proclama di morte contro il pm Nino di Matteo (“Organizziamola questa cosa! Facciamola grossa e non ne parliamo più”).
Si trattava in realtà, a ben vedere, di un segnale di sconfitta, di impotenza contro la pervicacia di un uomo, di un magistrato che, con coraggio, da anni conduce una lotta senza quartiere contro l’organizzazione della quale è a capo “la mafia”.
Nino Di Matteo ha contribuito a svelarne anche i legami con settori deviati delle istituzioni che è riuscito ad individuare e far incriminare e condannare, nel processo più importante contro la criminalità organizzata ed i suoi favoreggiatori occulti che sia mai stato tenuto dopo il Maxiprocesso.
Oggi, dopo 8 anni, le minacce ritornano, e sempre dallo stesso carcere, ad opera del boss calabrese Bellocco che, parlando con un altro detenuto e ritenendo di non essere ascoltato, dice di sapere che Di Matteo deve essere ammazzato, che la sua condanna a morte è già stata emessa …
I cittadini onesti non possono tollerare ancora una volta, come nel triste passato di questa terra,che un uomo delle istituzioni, un onesto e fedele servitore dello Stato, possa essere oggetto di tale genere di minacce.
Mai più un uomo che difenda lo Stato di diritto e i suoi princìpi dovrà cadere vittima della tracotanza mafiosa!
SCORTA CIVICA, associazione nata proprio a seguito delle minacce da parte di Riina per sostenere l’operato dei magistrati minacciati dalla mafia, ribadisce la propria presenza accanto al dott. Di Matteo e si fa sentire sempre più forte, per esortare tutti i cittadini onesti ad innalzare la loro voce di protesta contro la criminalità organizzata ed il suo clima avvelenato che da troppo tempo continua a paralizzare la vita e lo sviluppo di questa terra.”
SCORTA CIVICA tornerà nelle piazze per manifestare vicinanza e solidarietà al dott. Di Matteo e nei prossimi giorni inviterà tutti a partecipare.