“Per questa crisi sciagurata noi siamo qui mentre il paese soffre. Nel suo discorso ho apprezzato una frase, lei diceva e la cito “Ora si volta pagina”. Questo per molti parlamentari, soprattutto coloro che daranno a lei la fiducia oggi, significa tre cose: la prima maggiore rispetto nei confronti del Parlamento che non può essere trattato come lo zerbino dell’esecutivo; la seconda cosa è un nuovo Governo con le competenze e le capacità giuste; la terza cosa è una linea politica nuova e credibile”. Così dichiara l’On. FIORAMONTI (MISTO), già Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
“Per esempio – prosegue FIORAMONTI – sulla Scuola serve un’inversione di marcia completa. In politica estera dopo il suo innamoramento per Trump è arrivato il momento di riabbracciare i valori progressisti, soprattutto nei rapporti con quei governi e regimi che violano i diritti umani, magari cominciando chiedendo scusa alla famiglia di Giulio Regeni che tre giorni fa avrebbe compiuto 33 anni, per aver asservito il loro grido di libertà e di verità agli interessi commerciali della vendita di armamenti militari all’Egitto”.
“E infine, bisogna riconoscere che il Recovery Plan anche nella sua ultima versione non è in grado ancora di offrire una visione e tantomeno una strategia per trasformare davvero la nostra economia. E se è vero come lei dice che ha cuore l’interesse dello sviluppo sostenibile del nostro Paese, allora basta dare a manager di grandi aziende petrolifere l’incarico di stilare, non meglio chiariti “piani di trasformazione ambientale” ed ascoltare una volta per tutte le associazioni ambientaliste che da tempo a gran voce chiedono una vera riconversione e una vera transizione coraggiosa verso un nuovo modello di sviluppo”- conclude infine l’ex Ministro.