Il termine più usato in questi ultimi mesi è sicuramente emergenza. Sostantivo che racchiude il senso di necessità, imprevedibilità ed urgenza, che caratterizza ogni aspetto della nostra vita in era Covid. L’insieme delle azioni che sono scaturire da questa situazione imprevista, hanno trovato sempre più spesso una risposta concreta nella digitalizzazione. Cosa succederà quando l’urgenza sarà terminata? Aidr incontra i protagonisti del cambiamento, i precursori della realtà di domani.
Zoltan Daghero – Managing director di GiGroup, multinazionale italiana, leader nel settore del mercato del lavoro. L’azienda è membro del World Employment Confederation, la confederazione mondiale delle agenzie di lavoro private. Dalla sua prospettiva come sarà il lavoro di domani?
Sicuramente, prima di guardare al domani, occorre fare una profonda riflessione sulla realtà odierna. Vero, viviamo un momento di emergenza, la vita di ognuno di noi è cambiata profondamente, ma per cogliere le opportunità e gettare le basi per il futuro, bisogna capire che la realtà odierna non è una parentesi, ma costituisce di fatto uno spartiacque, tra ciò che è stato e ciò che sarà. Il solco viene tracciato proprio dalla digitalizzazione.
L’emergenza Covid ha accelerato un processo già in corso, quello della digitalizzazione
È vero, ma non bisogna rincorrere l’emergenza. Oggi assiste alla corsa al digitale, le competenze, intese come insieme di attitudini e sapere, si formano nel tempo cambiando in primis il nostro approccio. Deve innescarsi una vera rivoluzione digitale, che coinvolga il sistema pubblico e privato. Per questo abbiamo aderito volentieri alle numerose iniziative promosse da Aidr in questi anni. L’associazione Italian Digital Revolution ha avuto il merito di mettere al centro del dibattito il tema del digitale, in maniera assolutamente lungimirante creando un network tra le diverse professionalità presenti nel Paese, ponendo l’attenzione sulla vera portata della digitalizzazione. Per Gi Group è stata l’occasione per poter offrire il proprio contributo all’interno di un dialogo costruttivo tra le parti. Molti dei temi affrontati nel corso delle iniziative di Aidr qualche anno fa, oggi sono di straordinaria attualità.
La rivoluzione digitale mette al centro l’uomo, poi la tecnologia
Certamente, chi crede che la digitalizzazione sia legata esclusivamente alle tecnologie, non ha colto la portata di quella che Aidr chiama giustamente rivoluzione digitale. L’uomo guida il cambiamento. Per farlo, deve avere una adeguata formazione. Basti guardare a quanto è avvenuto in questi mesi di emergenza in cui ci si è rapportati ad un nuovo modo di lavorare. Migliorare le proprie competenze, acquisire nuovi saperi e sviluppare le proprie potenzialità, sono aspetti imprescindibili. Nella rosa dell’offerta formativa di GiGroup, che conta circa 4.000 corsi attivati negli anni, abbiamo previsto diversi percorsi, modulati sulla scorta delle diverse esigenze. Anche noi non ci siamo mai fermati, promuovendo una serie di corsi online e webnair, in modo da garantire un supporto a quanti a causa della crisi sono rimasti senza lavoro.
Quale messaggio vuole lanciare ai giovani, i protagonisti di domani?
È verissimo, i giovani sono i protagonisti di domani. Ma come ripetiamo in Gi Group, fin da oggi è necessario che investano sulle proprie capacità per costruire un futuro adeguato alle proprie esigenze e aspettative. In questa direzione, con la nostra Fondazione Gi Group e Adapt abbiamo voluto riaccendere l’attenzione sull’apprendistato, creando un Manifesto. Crediamo infatti che lo strumento giuridico di avviamento al lavoro, pur essenziale, rischi di non essere adeguatamente impiegato. Il nostro obiettivo è stato in primis informare, poi mettere a disposizione le nostre competenze per supportare i diretti interessati.
Come sarà il lavoro dell’era digitale?
Sarà certamente diverso nelle forme, rispetto a come lo abbiamo inteso fino a qualche anno fa. Le previsioni sulle richieste del mercato del lavoro, ci dicono che continuerà a crescere esponenzialmente la domanda legata al digitale. Le competenze dirette sono fondamentali, bisogna padroneggiare gli strumenti. La formazione, quindi deve essere continua. Ma tra le oltre quattromila richieste che riceviamo quotidianamente in media dalle aziende, molte riguardano il settore della logistica. Lo sviluppo dell’ecommerce ha dato un forte impulso, proprio per questo la nostra ultima sfida è creare modelli organizzativi più adatti a rispondere ad uno scenario di mercato complesso e in continua evoluzione.